Associazione
di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 5.2.04
“Le scriviamo per chiederLe di ritirare la querela e la relativa
richiesta di risarcimento personale inoltrata
da Lei, dal direttore e dal dirigente dell’Assessorato all’Urbanistica a carico
di un cittadino di Firenze, rappresentante del Coordinamento dei Comitati
Cittadini, che avrebbe usato nel corso di un’assemblea pubblica nei Vostri
confronti espressioni considerate diffamatorie”: così il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio in una lettera
aperta indirizzata oggi all’arch. Gianni Biagi, assessore all’Urbanistica
del Comune di Firenze, in occasione della prima udienza di un procedimento di
querela con richiesta di 130.000 euro di risarcimento.
Tre i
motivi per cui Idra chiede all’assessore di fare un passo indietro.
“Nel contesto di
un’assemblea di residenti più o meno giustificatamente esasperati per lo
stravolgimento delle condizioni di vita legate a certe trasformazioni
urbanistiche”, scrive Idra, “pare comprensibile – anche se non
condivisibile - che possano essere pronunciate espressioni inappropriate o
sopra le righe”. E se è vero che chi è membro del governo della città dispone di un potere
incommensurabilmente superiore a quello del cittadino accusato, “appare
ingeneroso segnalare alla magistratura simili sbavature per richiedere a
cittadini lavoratori, che dispongono di redditi ordinari, l’esborso di cifre
ingenti a titolo di risarcimento economico personale”.
In secondo luogo, fa notare l’associazione, “c’è una tale disparità
fra i mezzi di comunicazione di cui Lei, assessore, dispone presso Palazzo
Vecchio e quelli a cui si aggrappano i cittadini senza partito e senza apparato
ogni volta che tentano di far sentire la propria voce, che se questa voce
qualche volta suona distorta o sgradevole ci sembra sproporzionato il ricorrere
a strumenti di tipo giudiziario”. Altre frecce avrebbe avuto all’arco un
assessore, dunque, per tutelare la propria immagine: “Sarebbe forse
bastato uno dei tanti comunicati stampa di cui la giunta di Palazzo Vecchio fa
quotidianamente uso, con riflessi puntuali sui mezzi di informazione
di massa, per segnalare e stigmatizzare – in sede prima di tutto politica, dato
che di polis si sta parlando – eventuali scorrettezze nei toni o nei
contenuti registrate in assemblee che di polis si occupano”.
Infine Idra si domanda se possa essere percepita come oltremodo
grave e meritevole di sanzione esemplare “una sola espressione per quanto
ritenuta pesante, usata in una sola circostanza pubblica, da parte di un solo
cittadino”. E aggiunge: ”Non Le sembra che vi sia anche in questo
caso una certa sproporzione fra la reazione attivata e il fatto contestato?”.
Il portavoce chiude la lettera con un invito
all’amministratore fiorentino: “Ci permettiamo di suggerirLe di intavolare piuttosto con i
comitati dei cittadini che dimostrano passione per la polis un rapporto di
frequentazione atto a promuovere in tutti l’esercizio del dibattito con toni
che, quand’anche aspri, si mantengano però sempre nell'ambito della correttezza
civile. Toni che noi auspichiamo fortemente, ma talvolta
umanamente difficili da praticare quando si ha la sensazione – giusta o
sbagliata che sia – che gli argomenti prodotti non ricevono
dall’amministrazione pubblica l’attenzione sperata”.