Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 5.12.'01

 

PERCHÉ L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

NON CONSENTE AI CITTADINI DI FARE AZIONI LEGALI

PER VEDERE ALMENO RISARCITI I DANNI ALLA SALUTE?

Invitata alla conferenza stampa indetta stamani dal neo-nato Comitato Antitraffico e Antidegrado del Quartiere 4 di Firenze, alla quale ha partecipato come invitato anche il Presidente del Quartiere 4 Eros Cruccolini, l’Associazione Idra ha presentato alcuni precisi appunti sul diritto alla salute e alla qualità della vita dei cittadini fiorentini intorno al Ponte alla Vittoria.

Idra ha sottolineato di avere proposto già nell’ottobre del ’98 al sindaco di Firenze (allora Mario Primicerio) un monitoraggio biologico dei danni da inquinamento atmosferico attesi dalla penetrazione urbana della città di Firenze da parte della linea ferroviaria ad Alta Velocità. La qualità scientifica dello screening era assicurata dall’équipe del prof. Massimo Gulisano, ordinario al Dipartimento di Anatomia umana e Istologia del Policlinico di Careggi. Nel documento trasmesso al sindaco di Firenze si leggeva: "Il progetto mira ad accertare - prima che vengano iniziati i lavori di cantierizzazione per la linea ferroviaria ad Alta Velocità - le condizioni di salute delle fasce maggiormente a rischio nella popolazione che gravita sulle aree più direttamente interessate dalle opere programmate (cantieri TAV e nuova viabilità), e dunque più esposte alle variazioni qualitative e quantitative dell'inquinamento legato al trasporto degli inerti e dei materiali da costruzione, e agli incrementi di traffico prevedibili. I dati acquisiti attraverso tale studio saranno utilizzabili sia in sede di assunzione delle scelte inerenti i progetti di Alta Velocità, sia in sede di comparazione con dati successivamente acquisiti".

La proposta di Idra ricevette un’accoglienza zero dal primo cittadino di Firenze.

Soltanto la Sesta Commissione Consiliare (Servizi Socio-Sanitari), il successivo 26 novembre ’98, ebbe un moto di interesse, assai effimero peraltro. Il presidente Sandro Domenichetti convocò Idra e il prof. Gulisano a un’audizione nel corso della quale fu proposta da Domenichetti stesso una giornata di confronto delle varie responsabilità, competenze e soggetti istituzionali deputati al controllo ambientale e sulla salute, da realizzare insieme alla Commissione Ambiente. "Va valutata infatti l'accettabilità tecnico-sanitaria dei dati e l'impatto dei cantieri sulla salute e sull'ambiente della città", spiegò il presidente della Sesta Commissione. Anche di ciò, per quanto risulta a Idra, non si è fatto più nulla.

Oggi, fa rilevare Idra, persino il progetto istituzionale dell’ASL e dell’ARPAT per la sorveglianza della salute dei cittadini fiorentini assediati dai cantieri delle "grandi infrastrutture" non è stato ancora avviato, nonostante sia stato presentato una prima volta nel maggio del 2000 (a firma ASL) e una seconda volta nel gennaio 2001 (a firma congiunta ASL-ARPAT).

Idra teme che condotte di questo genere impediscano nei fatti ai cittadini la possibilità di avviare azioni legali a salvaguardia della propria salute e a indennizzo dei danni ricevuti, considerato che – come ha ammesso l’ARPAT – non si provvede neppure nelle aree sensibili come il triangolo infernale fra Via del Pignoncio, Via dei Vanni e Via del Ponte sospeso, alle misurazioni degli inquinanti atmosferici, acustici e di altro genere ai quali i residenti sono quotidianamente e rovinosamente esposti.

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