Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
Boboli:
restituite i giardini ai cittadini! la salute al primo posto!
Idra scrive a
Domenici e a Paolucci e avanza una proposta concreta: biglietti gratuiti da sùbito,
direttamente agli ingressi, senza tessere né trafile burocratiche.
I
cittadini del centro storico sono indignati per il vistoso ritardo col quale
Comune e Soprintendenza stanno gestendo – finora senza soluzioni concrete – il diritto
di accesso dei cittadini al verde nel centro storico di Firenze. “Dal 1° gennaio
– osserva Idra in una lettera
trasmessa ieri al sindaco di Firenze Leonardo Domenici, al soprintendente
Antonio Paolucci e ai presidenti dei Quartieri 1 e 5 - una passeggiata a Boboli costa ben sette euro; due diventano invece gli
euro necessari per una boccata d’aria – più modesta – nel parco romantico della
Petraia o nel giardino rinascimentale di Castello”. Questo è inconcepibile, secondo
l’associazione ecologista fiorentina, che si domanda: cosa è stato fatto nel
tempo trascorso dal 7 ottobre, quando l’assessore alla Cultura Simone
Siliani comunicava al soprintendente per il Polo Museale prof. Antonio
Paolucci: “Sono, mio malgrado, costretto
a comunicare l’impossibilità del Comune di Firenze di prorogare oltre il 31
dicembre 2005 la validità della convenzione”?
Idra propone
nella sua nota che, se proprio non si può tenere conto dei diritti dei turisti, “per lo meno l'accesso ai giardini per gli
abitanti della città sia restituito e garantito per il futuro. Che esso sia
effettivamente gratuito. Che non venga disincentivato da assurde burocrazie. Le
tessere a pagamento possono e devono essere abolite, e il biglietto
gratuito può e deve essere rilasciato in tempo reale presso le
biglietterie d’ingresso, dietro la semplice presentazione di un documento
d'identità attestante la residenza nel Comune di Firenze”.
“Noi riteniamo
– si legge ancora nella lettera - che
i cittadini di Firenze non possano e non debbano
essere puniti per il fatto di abitare in un luogo in cui il
verde pubblico (perché come tale sono apparentemente contabilizzati negli
standard urbanistici - dal Comune di Firenze - i giardini di Boboli, Castello e
Petraia) è al tempo stesso un museo a cielo aperto! Ci sconforta non poco il
modo in cui le istituzioni teoricamente più vicine alla popolazione, il Comune
e i Quartieri, si sono spogliate di ogni responsabilità evitando persino
di informare la cittadinanza della decisione, assunta da tempo, di non
rinnovare la convenzione con la Soprintendenza, che fissava per i
residenti il “privilegio” di quella pur piccola ma fastidiosa gabella annuale”.
E si osserva: “Di fronte a provvedimenti
indiscriminati (e questo si aggiunge a tanti altri del genere), le classi
povere sono sempre le più colpite. Firenze ha perso negli ultimi anni decine di
migliaia di abitanti. In particolare il centro storico si sta trasformando in
una sorta di “città proibita”, specializzata nell’espellere residenti o nel
selezionarli in base al reddito. Quest’ultima misura su Boboli sembra
iscriversi in questa disastrosa recente tradizione. Del verde hanno bisogno
anche i fiorentini che ancora resistono nei vicoli "dove il sole del buon
Dio non dà i suoi raggi". Tutti, ma specialmente i bambini, hanno
necessità di luce solare per una corretta crescita. E il Quartiere 1 dispone
(dati del Comune di Firenze del marzo 2003) di soli 5,33 mq/ab di spazi
pubblici attrezzati a parco, giochi e sport (ben al di sotto di standard
decenti!)”.