Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA     Firenze, 4.12.'08

 

Potranno mai partecipare, i cittadini di Firenze, almeno a un caso di urbanistica proibita?

“Ci penso”, ha risposto l’assessore Bevilacqua alla proposta di Idra.

 

“Assessore, per cortesia, una risposta fra queste tre: “sì”, “no”, “ci penso”. Potremo scrivere che da stasera è venuta fuori la condivisione, da parte sua, dell’opportunità di avviare un processo di partecipazione concreto su un qualsiasi caso-scuola del quartiere? Potrebbe essere Viale Morgagni, il nodo Rodari-Macelli-Mugnone al Ponte all’Asse, l’ex Panificio militare di Via Mariti.... uno a scelta dell’Amministrazione.”

“Ci penso, va bene”, ha risposto al portavoce dell’associazione Idra Girolamo Dell’Olio l’assessore alla Partecipazione del Comune di Firenze Cristina Bevilacqua, al termine di un incontro pubblico convocato dall’Amministrazione sul tema del “Regolamento per la partecipazione”, il 13 novembre scorso, presso la sede del Consiglio di Quartiere 5, epicentro delle grandi manovre urbanistiche (e non solo) oggi all’attenzione anche della magistratura fiorentina.

Nel corso della riunione Idra aveva sollevato il tema-Castello a proposito del lungo dibattito pubblico sul Piano strutturale di Firenze. “Mi pare che ci sia un progetto di mega-area sportiva e non solo - aveva detto il portavoce dell’associazione ecologista fiorentina  - firmato da un grande architetto, che aleggia sulla città di Firenze in attesa di planare da qualche parte. Cosa strana, peraltro: non s’è mai visto un progetto serio avulso dal territorio in cui lo si immagina”. E aveva aggiunto: “Mi pare sia stato in qualche modo abbracciato un po’ da tutti, quasi a concorrenza, nonostante che non ce ne sia traccia nel Piano strutturale, giusto?”.  L’assessore aveva annuito, rivelando un apparente imbarazzo al riguardo. “E, allora se questo fosse vero – aveva concluso Idra - ci domandiamo ancora a una volta a che gioco abbiamo giocato finora!.

Di qui la proposta di Dell’Olio alla Bevilacqua: “Nel Piano strutturale, in ogni caso, gli unici progetti dei quali si è potuto cominciare a parlare sono stati quelli minori, che non incidono sulla vita della città. I grandi progetti, denominati “invarianti”, non si toccano. Francamente ci pare che sia un po’ povero proporre a una città di discutere delle cose che contano solo marginalmente... Però qui faccio anche una proposta in positivo. Come si diceva una volta, “qui è Rodi e qui salta!”. Chiedo all’assessore Bevilacqua se è in grado di mostrarci l’applicazione del principio della partecipazione. Proviamo a fare un cantiere effettivo di indagine su come la gente vorrebbe che si rispondesse alle esigenze di partecipazione su un caso concreto, ma di quelli che non sono ammessi. Prima di andare in ferie, questa Amministrazione apra un cantiere di partecipazione su una di quelle famose invarianti strutturali blindate. Tramvia? Mugnone? Alta Velocità? Quelle che sono state negate per definizione al dibattito della città di Firenze. Vediamoci su queste. Io credo che sarebbe effettivamente da una parte la cartina di tornasole della effettiva buona volontà e onestà politica dell’Amministrazione. E dall’altra, probabilmente, sarebbe anche il modo per sperimentare in corpore vivo, su una istanza sentita e condivisa, il principio finora solo astratto della partecipazione”.

 

Sabato prossimo 6 dicembre, dalle 9.30 alle 13.30, presso la Sala Vetrate in Piazza Madonna della Neve, l’associazione Idra è stata invitata dall’assessore Bevilacqua a intervenire, insieme agli altri cittadini che si sono impegnati nei focus group e nei forum di Quartiere, alla prossima tappa del percorso partecipativo sul Regolamento per la Partecipazione che il Comune di Firenze sembra voler adottare. Verrà posta in discussione una bozza di linee guida elaborate dall’assessorato sulla base delle osservazioni pervenute. Lì Idra verificherà se quel “ci penso, va bene” formulato dall’assessore ha avuto un seguito positivo, come sarebbe oltremodo auspicabile soprattutto in un momento in cui Palazzo Vecchio risulta così pesantemente travolto dall’inchiesta in corso su Castello.

 

Idra non intende aderire infatti a una mera dichiarazione di princìpi che non sia accompagnata da atti concreti. “C’è tuttora una totale opacità, una vergognosa opacità, sul progetto Alta Velocità, ad esempio, ha detto il portavoce dell’Associazione il 13 novembre al Quartiere 5. Io penso che un cittadino si senta abbastanza umiliato da questo tipo di approccio, e che si senta anche un po’ preso in giro. Spero che rimanga a verbale che la nostra associazione ritiene codesto assessorato – se le condizioni di rapporto con la città non cambiano - non titolato ad avviare processi di partecipazione per il futuro, visto che nel passato e nel presente non li sta garantendo.

 

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