Associazione di volontariato Idra

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Firenze, 4.10.'99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

Audizione di Idra e del Comitato contro i progetti AV di Sesto F.no presso la Sesta Commissione del Consiglio Regionale della Toscana: documentate e discusse le conseguenze ambientali e sociali della cantierizzazione TAV a Firenze, Sesto Fiorentino e Monte Morello, e nell'intera area metropolitana fiorentina.

L'area metropolitana fiorentina condannata a diventare per 10 anni una camera a gas. Due dure requisitorie fitte di dati e documenti. Chiesta una risposta trasparente sulle risorse assegnate all'ARPAT.

Nella delegazione ricevuta stamani in Regione, Idra ha invitato anche tecnici ed esperti, oltre che esponenti del Comitato SOS alberi di Firenze, dell'Associazione Città per l'uomo di Sesto Fiorentino, del Comitato di Vaglia-Paterno, di Italia Nostra.

Una delle conseguenze più gravi della mancata contestualità fra progetto di nodo e progetto di tratta sarà l'accumulo abnorme di veleni, di inquinamento acustico e di pericolo sulle strade dell'intera area metropolitana fiorentina. Le popolazioni sono state sistematicamente ingannate nel momento in cui si sono autorizzate procedure di valutazione di impatto ambientale disgiunte fra la cantierizzazione di Sesto Fiorentino e quella di Firenze. Il risultato è che non viene considerato l'effetto sulla salute che deriva dalla somma dei danni ambientali provocato dalle due cantierizzazioni. Danni che si verificano e si accumulano su uno stesso territorio densamente popolato, quello del Nord Ovest, senza considerare - oltretutto - che qui sono già in atto o incombono nuove aggressioni agli equilibri biologici, idrogeologici e sanitari fragilissimi che rendono da anni Firenze una delle città più cancerogene d'Italia, una camera a gas difficilmente vivibile: il potenziamento dell'aeroporto di Peretola, le infrastrutture e gli impianti termici a servizio del nuovo Polo scientifico universitario, la piastra ferroviaria dell'Osmannoro e la progettata "galleria del vento", la riurbanizzazione del quartiere di Novoli-FIAT.

Lo stesso diritto all'accesso all'informazione sul progetto Alta velocità è stato macroscopicamente calpestato. Altro che standard europei: la presentazione e la pubblicità dei progetti a Firenze rappresenta un'offesa alla trasparenza e alla democrazia.

La 'gerarchia rovesciata' delle procedure di approvazione dei progetti (la connessione con la tratta prima, la soluzione del nodo poi) è per Idra fonte di particolare preoccupazione per i suoi riflessi sociali e ambientali. Qualora venisse verificata, alla prova dei progetti esecutivi (che com'è noto sono ancora del tutto incompleti per il nodo di Firenze) e della cantierizzazione concreta, la non-praticabilità del corridoio sotterraneo fiorentino, potrebbe farsi strada una "soluzione" aberrante: l'utilizzazione per i treni TAV della coppia di binari di superficie Rovezzano-Prato in via di completamento fra Firenze e Castello. Che segnerebbe la morte certa e definitiva di ogni progetto di servizio ferroviario metropolitano, e la condanna del territorio fiorentino alla congestione automobilistica, allo sviluppo di nuove arterie stradali e autostradali, alla vittoria definitiva del modello di trasporti cancerogeno fondato sulla gomma, sull'asfalto e sul petrolio.

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