Associazione di volontariato Idra
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DUE ANNI E MEZZO DOPO LA DENUNCIA DI
IDRA, È ANCORA SBARRATO IL
CAMMINAMENTO SULLE MURA TRECENTESCHE DI FIRENZE A PORTA ROMANA.
MA LA BACHECA INFORMATIVA C’È
SEMPRE. E LA SEGNALETICA TURISTICA PURE...
Era il 5 gennaio 2005
quando l’associazione indipendente fiorentina Idra, constatato che da mesi era stato chiuso l’accesso al camminamento
sulle mura storiche in Oltrarno (sul cancello un cartello della Firenze Parcheggi S.p.A. recitava: “A causa dei
continui e ripetuti atti di vandalismo siamo stati costretti a chiudere il
camminamento sulle mura storiche. Ci scusiamo per il disservizio arrecato”), scrisse al sindaco di Firenze Leonardo Domenici per
chiedere il ripristino di quel percorso, che apriva ai fiorentini e agli ospiti
gradevoli scorci sulla nostra città, e permetteva la visita anche agli ambienti
della “stanza di veduta” di Porta Romana. Un’apposita bacheca bilingue
(in italiano e in inglese), intitolata “Camminamento sulle mura e stanza di
veduta della Porta Romana” e firmata “Il Presidente della Firenze Parcheggi
S.p.A. Dott. Eugenio Giani”, lo pubblicizzava e lo pubblicizza tuttora. Così
come, all’ingresso del “Parcheggio Oltrarno”, un segnale turistico invita
ancora oggi alla visita...
“Ha senso – osservava Idra
- aprire uno spazio storico così importante, che “lascia un segno duraturo
su Firenze e una attrattiva in più per il turismo” (come si legge nella
bacheca), e poi dismetterne il godimento soltanto perché si verificano “continui
e ripetuti atti di vandalismo”?”
Alla
lettera di Idra il sindaco non
rispose, come di consueto. Una
consigliera comunale fece propria la segnalazione con un’interrogazione
al sindaco, registrata il 19 gennaio 2005, che andava in scadenza – recitano
gli atti comunali - il 18 febbraio. Solo allora rispose - ma con molta calma, l’11 aprile – l’assessore alla Cultura, che spiegava di aver “richiesto alla “Firenze Parcheggi Spa” la pulizia e manutenzione del
percorso”. E aggiungeva: “Per
quanto riguarda l’apertura al pubblico sarà
necessario valutare i costi dei lavori per la messa in sicurezza (che
dovranno comunque essere autorizzati dalla Soprintendenza competente), come anche i costi del personale per
l’apertura, chiusura e vigilanza del percorso. Tale valutazione dovrà
essere svolta alla luce del bilancio comunale”.
Ebbene, a quanto pare nel bilancio non si sono trovate queste risorse. Da allora sono passate
altre tre estati e il percorso è ancora chiuso. Ma la bacheca informativa è
lì (foto 1). Anche l’invito turistico non è stato rimosso (foto 2). E’ cambiato
leggermente solo l’avviso della “Firenze Parcheggi” (foto 3). Dietro al cancello
arrugginito (foto 4 e 5) che sbarra l’ingresso al camminamento (foto 6), un
foglio senza troppe pretese adesso recita (solo in italiano): “S’informano i gen.li clienti [curiosa definizione dei cittadini, destinatari del percorso
a titolo gratuito, ndr] che il camminamento sulle mura storiche è
chiuso fino a tempo indeterminato [sic].
Ci scusiamo per il disagio arrecato.
Grazie. Firenze Parcheggi s.p.a.”.
Uno stile da capitale della cultura, insomma.
E’ forse esemplare, il caso descritto? L’Amministrazione comunale di Firenze non è
in grado davvero di stanziare – impegnata com’è nella discussa
“modernizzazione” della città - più cura e attenzione nella tutela e nella
valorizzazione dei beni architettonici e culturali? Il vandalismo si affronta
tirando giù il bandone?
Idra, un po’ stanca di scrivere a questo sindaco senza
ricevere quasi mai risposte, propone oggi direttamente all’opinione pubblica e
ai media questa piccola riflessione – a partire dalle pietre trecentesche di
Porta Romana - sulla “Firenze che cambia”...
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