Associazione di volontariato Idra
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TAV IN MUGELLO: I CITTADINI TORNANO
A UNIRSI.
IDRA SALUTA L’EVENTO CON SIMPATIA E SODDISFAZIONE.
L’associazione di volontariato Idra riceve e rilancia il comunicato con
cui agricoltori, allevatori e cittadini del Mugello fanno il punto sui danni e
preparano un programma di azione, informazione e prevenzione con un occhio
anche all’Italia e alle altre “grandi opere” in Mugello.
Questo il
testo del comunicato.
Borgo San Lorenzo, 26 luglio 2007
Di questi tempi non è cosa di tutti i giorni che alcuni agricoltori,
allevatori e cittadini del Mugello si riuniscano per fare un resoconto dei danni
ambientali e materiali che i lavori per la realizzazione della linea
ferroviaria ad Alta Velocità Firenze-Bologna hanno
inferto al loro territorio, sconvolgendolo. Di solito prevale la rassegnazione.
Il 24 luglio 2007 al circolo MCL di Luco di Mugello è successo!
Dopo aver esposto ognuno i problemi sofferti dalla propria famiglia,
abitazione, azienda, tutti i partecipanti hanno denunciato la condizione di
solitudine in cui sono stati lasciati dalle amministrazioni locali (Comuni,
Comunità Montana del Mugello, Provincia di Firenze e, non ultima, la Regione Toscana) di fronte a
grandi soggetti imprenditoriali, molto potenti e spesso non rispettosi delle
regole, e della qualità della vita e dei diritti della popolazione locale.
Chi, a suo tempo, contro il volere dei cittadini, ha avallato l’Alta
Velocità, ancora oggi promuove un progetto che si è dimostrato devastante per
il territorio, inadeguato alle esigenze trasportistiche del nostro paese e un
vero salasso per la finanza pubblica.
Queste amministrazioni e gli enti di controllo a loro collegati, escluso
l’OAL (Osservatorio Ambientale Locale), che ha lavorato molto bene, non hanno
in molti casi provveduto - dovendo fare i conti spesso anche con
l’insufficienza delle risorse - alle azioni di controllo sulle opere, perché
fossero eseguite nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Drammaticamente poco, e anche quel poco in ritardo, è stato fatto o viene fatto
in seguito ai danni procurati, per tutelare il territorio e i suoi abitanti.
Nella maggior parte dei casi ci si è accontentati della vaghe promesse
del Cavet che si impegnava ora a riportare l’acqua
alle aziende, ora a ripristinare una frana, ora a risarcire altri eventuali
danni. Promesse rivelatesi in tanti casi vane: una quantità di danni sono
ancora tutti lì ad aspettare gli esiti delle cause civili molto costose che i
singoli hanno dovuto intentare a proprie spese e che chissà quando e come
termineranno.
Intanto i problemi aumentano e il degrado ambientale si aggrava, e la
Regione Toscana sostiene, impunemente, che i problemi nel Mugello “sono
superati”.
I danni ambientali di cui si parla sono enormi e ad essi vanno ad
aggiungersi i danni economici alle aziende e quelli alla salute delle persone.
In cambio di tutto questo “Progresso” le amministrazioni hanno
“intascato” una manciata di opere pubbliche: giardinetti, asili, strade di
circonvallazione, marciapiedi, parcheggi e anche una piscina coperta. Tutte
opere che avrebbero dovuto e potuto essere realizzate attraverso una buona amministrazione
delle risorse pubbliche: non dimentichiamo che la TAV, “contropartite”
comprese, attinge solo e integralmente al pubblico erario.
Gli abitanti e gli agricoltori del Mugello vogliono manifestare la loro
grande preoccupazione. Per questo si incontreranno di nuovo prima della fine di
agosto per definire un programma di azione e una piattaforma di richieste al
fine di:
Un gruppo di abitanti, agricoltori e
allevatori del Mugello