Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 31.7.'01

 

LA SALUTE DEI CITTADINI DI SESTO FIORENTINO E DI CALENZANO

VALE FORSE MENO DI QUELLA DEI FIORENTINI?

IDRA CHIEDE L'ESTENSIONE AI COMUNI DELL'AREA METROPOLITANA

DEL PIANO SPECIALE DELL'ASL 10

PER LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE PUBBLICA

MINACCIATA DAI CANTIERI PER LE GRANDI INFRASTRUTTURE.

Scrive ai sindaci di Sesto Fiorentino e di Calenzano, l'associazione di volontariato Idra, per proporre che i due Comuni adiacenti al capoluogo, interessati come Firenze dagli effetti dei cantieri per l'Alta Velocità ferroviaria sulla salute di migliaia di cittadini, chiedano che sia esteso anche a loro il progetto di salvaguardia della salute pubblica redatto dall'Azienda Sanitaria 10 per gli abitanti del capoluogo regionale.

Idra ha trasmesso ai due sindaci nei giorni scorsi i testi dei documenti redatti rispettivamente dalla ASL 10 di Firenze a maggio 2000, e congiuntamente dalla ASL 10 di Firenze e dall'Agenzia ARPAT a gennaio 2001. I "piani speciali" contengono proposte particolarmente consapevoli delle esigenze di tutela della salute pubblica in una città già così colpita come Firenze, costretta adesso per anni a sopportare le conseguenze delle cantierizzazioni per le "grandi infrastrutture".

Nella "Proposta di monitoraggio ambientale sanitario dei cantieri delle grandi infrastrutture di trasporto pubblico" si ravvisano i seguenti fattori di rischio da sottoporre a indagine:

Ma si individuano anche parametri sanitari e non sanitari a rilevazione routinaria come:

Un capitolo del progetto è dedicato all'"Indagine sulle modifiche della qualità della vita". Qui si legge: "Le grandi opere in fase di avvio, caratterizzate da lunga durata e dalla localizzazione in un tessuto urbano già sofferente, incideranno sotto diversi aspetti sulla vita dei cittadini (aumento dei tempi di percorrenza, modifica dei percorsi e dei ritmi abituali, impatto psicologico derivante dalla presenza di lavori rilevanti in prossimità della propria abitazione, disagi legati al rumore, alla polverosità, ecc.). Questo studio, riconducibile ad un concetto globale di salute e che risulta del tutto nuovo per i servizi di prevenzione, ha un carattere di ricerca e richiede un impegnativo lavoro sia preparatorio che per l'esecuzione.(…) D'altra parte, considerata la rilevanza delle opere e la loro durata, crediamo che questa sia da considerare una priorità nell'ambito della salute pubblica".

Appare scontato che gli impatti sanitari e le modifiche alla qualità della vita dei cittadini dell'area metropolitana non saranno inferiori a quelli attesi per la popolazione urbana di Firenze. Il concetto di "area metropolitana" è forse solo uno slogan da convegno? "Considerati i pregi del progetto formulato da ASL e ARPAT, La preghiamo di valutare l'opportunità di richiedere urgentemente l'estensione di quel tipo di metodologia al territorio del Comune, e di promuovere lo stanziamento delle opportune risorse", scrive quindi ai sindaci di Sesto Fiorentino e di Calenzano l'associazione di volontariato ambientale fiorentina. Che non dimentica alcuni aspetti preoccupanti del contesto in cui si svolgono i lavori TAV: a Sesto Fiorentino, ad esempio, l'ARPAT ha fatto sapere di non avere validato i risultati dei rilevamenti dell'inquinamento atmosferico prodotti dal consorzio delle imprese costruttrici. Della serie: dopo due anni di cantieri non si sa cosa si respira!

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