Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 30.7.'03

DOPO DUE MESI DI ATTESA, IDRA SCRIVE DI NUOVO AL SINDACO DI VICCHIO, ALESSANDRO BOLOGNESI: IL COMUNE NEL CUI TERRITORIO HA OPERATO DON MILANI CEDERÀ ALLE SIRENE DELLA TAV, CHE CERCA ALTRE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI METRI CUBI DI INERTI DA GETTARE NEL POZZO SENZA FONDO DELL'ALTA VELOCITÀ?

"Sono passati più di due mesi dalla data in cui Le abbiamo trasmesso un'istanza di informazioni sulla macroscopica nuova richiesta di inerti da parte della TAV, inoltrata all'Amministrazione comunale da Lei diretta per il prosieguo dei lavori di cantierizzazione della tratta Firenze-Bologna. (…) Le avevamo segnalato gli altri casi in cui, dopo la chiusura della Conferenza di servizi nel '95, erano state formulate dai costruttori dell'opera richieste di supplementi di inerti, con conseguenze che gravano sullo stesso martoriato Mugello teatro del dissesto idrogeologico prodotto dalla cattiva progettazione ed esecuzione dei cantieri TAV, e vittima degli ingenti danni che ne derivano alla qualità della vita e dell'ambiente, nonché alle tradizionali e peculiari attività economiche e produttive. (…) Abbiamo atteso due mesi, gentile Sindaco, prima di riscriverLe. Non avendo ricevuto risposta, ci permettiamo con questa nostra di richiamare i princìpi di democrazia e trasparenza che informano la legislazione italiana in tema di rapporti fra pubblica amministrazione e associazioni di cittadini (la nostra ONLUS è iscritta al Registro regionale del volontariato per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale). Confidiamo dunque in un Suo cortese esauriente riscontro, che ci speriamo inauguri una stagione di collaborazione e consultazione delle espressioni della società civile, affinché le decisioni assunte dall'Amministrazione comunale da Lei diretta possano giovarsi della massima partecipazione democratica".

Questi i passaggi principali della lettera trasmessa lunedì scorso al sindaco di Vicchio, Alessandro Bolognesi, dal vice presidente di Idra, Pier Luigi Tossani.

La mattina stessa il sindaco ha telefonato all'associazione, chiedendo di trasmettergli anche la prima lettera, inviata lo scorso 21 maggio ma - ha affermato - a lui non pervenuta. Il sindaco ha spiegato di non averne avuto notizia neppure attraverso la stampa che se ne è occupata (Il Corriere di Firenze, "Cantieri Tav: Idra scrive al sindaco", 23.5.'03) o che l'ha interamente riprodotta (Il Galletto, Il Giornale del Mugello, "E' questo il regalo che don Milani avrebbe gradito per il suo anniversario?", 31.5.'03). L'associazione di volontariato fiorentina ha quindi ritrasmesso anche la prima missiva.

Nell'occasione si è appresa una notizia a suo modo curiosa. Il primo cittadino di Vicchio - che ha cortesemente promesso di rispondere per iscritto ai quesiti posti dall'associazione di volontariato - ha fatto sapere che il Comune sta iniziando a valutare la proposta della TAV tenendo conto delle esigenze legate alla realizzazione delle casse di espansione sulla Sieve. Ma quali sono - ha chiesto Idra - i contenuti concreti della richiesta di inerti da parte del CAVET? Ebbene, non esisterebbe nel municipio di Vicchio alcun documento al riguardo. Neppure una domandina scritta.

Viene spontaneo interrogarsi: quale altro cittadino, quale altro interlocutore, potrebbe permettersi il lusso di mettere un'Amministrazione pubblica al lavoro sulle proprie proposte senza che queste siano state in alcun modo ufficializzate?

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