Associazione di volontariato Idra
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Brutte notizie sul fronte TAV in
Toscana: dopo quello sulla tratta appenninica, decade anche l’Osservatorio ambientale
nazionale sul nodo ferroviario fiorentino.
Ma i lavori sarebbero già iniziati:
Firenze dunque senza regole?
Stazione Foster e doppio tunnel: “La
riserva finanziaria non è stata ancora sciolta”.
“A che punto
siamo con i lavori per il sottoattraversamento dell’Alta velocità?”, chiede la cronista all’assessore all’Urbanistica
del Comune di Firenze in un’intervista pubblicata l’11 maggio scorso su un
quotidiano fiorentino. A Gianni Biagi (che come dirigente responsabile del
Servizio Infrastrutture della Regione Toscana firmò il 24 luglio 1995 la
deliberazione di approvazione del progetto esecutivo TAV Firenze-Bologna, le
cui conseguenze in Mugello sono sotto gli occhi di tutti) viene attribuita la
seguente risposta: “E’ stata appaltata
l’opera ed è stata consegnata all’impresa. Per
quanto riguarda il primo lotto, cioè lo scavalco, i lavori sono già iniziati”.
L’associazione indipendente Idra disponeva di notizie diverse e ha pensato perciò di
verificare, rivolgendosi direttamente all’Osservatorio Ambientale Nazionale sul
nodo AV di Firenze per avere informazioni puntuali e aggiornate anche sullo Scavalco di Castello, la prima delle opere in
calendario per il sottoattraversamento AV di Firenze.
“Per quel che
riguarda il piano ambientale della cantierizzazione dello scavalco – si è
appreso - lo stesso è stato
consegnato all'Osservatorio da una settimana circa”. Se ne
deduce che l’11 maggio, data della pubblicazione dell’intervista, a “lavori già iniziati”
l’Osservatorio ne era sprovvisto...
Inoltre,
“non è stato ancora consegnato
alcun elaborato al Comune”!
Ma,
soprattutto, “i documenti pervenuti non sono ancora stati
esaminati dall'Osservatorio Ambientale”.
Dunque a Firenze l’ambiente sta così a cuore
delle autorità che le Grandi Opere si costruiscono anche prima che
l’Osservatorio ne abbia esaminato i documenti?
Vogliamo
pensare che le parole dell’assessore siano state fraintese, visto che - si è
pure accertato - “il parere dell'Osservatorio
Ambientale sulle parti del progetto riguardanti le prescrizione di VIA e gli
accordi procedimentali deve precedere l'attivazione dei cantieri delle
lavorazioni principali; tale parere deve essere espresso max entro 60 gg dalla
data di consegna degli elaborati”! Come farebbero infatti ad
essere partiti i lavori dello Scavalco se non si sono ancora verificate tutte
queste pre-condizioni?
C’è di
più: “L'Osservatorio
è decaduto il 15 Maggio scorso; conseguentemente il Ministero
dovrà procedere alle nuove nomine”!
A questo
punto non resta che augurarsi che tutte le lavorazioni legate all’Alta
velocità, di impatto non trascurabile in una città già così sofferente come
Firenze, siano state interrotte. Come potrebbero essere autorizzate, infatti,
in mancanza della nomina degli organi di controllo?
In tutti i casi, un bel pasticcio. Che fa il paio con quello del Mugello, nel quale l’Osservatorio Ambientale è scaduto addirittura il 31 dicembre 2006! Circostanza che non sembra aver fatto grande scandalo fra le nostre gloriose istituzioni democratiche e i sonnacchiosi media...
Ultima
notizia, a proposito di finanziamenti per la
stazione AV e il doppio tunnel sotto Firenze. “Non ci
risulta che sia stata ancora sciolta la riserva finanziaria su Stazione e
Sottoattraversamento”, fanno sapere dall’Osservatorio
“scaduto”. E “formalmente la scadenza risulta la fine di Luglio
2008 ma essendo legata alla consegna dei lavori che è stata frazionata, è in
corso un approfondimento che potrebbe far slittare tale data”. Checché ne dicano e ne scrivano i grandi sponsor
della TAV. Ancora pochi giorni fa, il 26 maggio, l’assessore Biagi dichiarava
in Consiglio comunale: "Non sono in
corso interventi alternativi e sostitutivi rispetto ai progetti già approvati e
che hanno per intero la copertura finanziaria prevista. Le risorse necessarie a
realizzare il nodo ferroviario dell'Alta velocità sono state trasferite da
tempo ad Rfi. E lo stesso amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana
Mauro Moretti ha più volte dichiarato pubblicamente che non esiste un problema
di risorse per il nodo dell'Alta velocità di Firenze. Risorse che sono già nel
bilancio delle Ferrovie dello Stato".