Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA    Firenze, 30.4.’08

 

 

A scuola di scempi TAV: Trieste chiama Idra.

 

Idra ai ministri europei dei Trasporti in riunione in Slovenia:

“Non fate delle Alpi e del Carso un nuovo Mugello!”

 

 

È partita ieri all’indirizzo dei ministri europei dei Trasporti a convegno il 5 e 6 maggio a Brdo, in Slovenia, la “lettera aperta dal disastro TAV del Mugello” con cui l’associazione ecologista fiorentina Idra documenta in sede comunitaria un orrore da non ripetere: l’attraversamento di ecosistemi unici e fragili senza le opportune garanzie di serietà progettuale, accettabilità ambientale, sostenibilità finanziaria, informazione e partecipazione dei cittadini.

 

A Brdo si parlerà infatti di Corridoio 5 e di Corridoio 1, di TAV Torino-Lione, Trieste-Lubiana e Verona-Monaco. Non lasciate che si faccia delle Alpi e del Carso un nuovo Mugello!, è l’appello di Idra alla UE.

Nella lettera ai Ministri l’associazione fiorentina osserva: “Anche in sede giudiziaria emerge - con un’evidenza mortificante per la democrazia - una lezione che può e dovrebbe aiutare le autorità europee a evitare ad altre regioni gli errori e gli orrori subìti dalla nostra terra. Quest’opera-colabrodo ha colpito a fondo risorse naturali rare e preziose, ha messo in ginocchio delicate economie locali e montane (agricoltura, allevamento, frutticoltura) in angoli di mondo incontaminati, ha stravolto la geografia del territorio spostando di chilometri gli spartiacque, ha intossicato il rapporto di fiducia fra popolazione e istituzioni”.

Secondo Idra “gli impatti ambientali, finanziari e trasportistici delle cantierizzazioni proposte per le nuove linee AV/AC Torino-Lione, Verona-Monaco e Venezia-Lubiana potrebbero risultare altrettanto, se non più, devastanti di quelli registrati fra Firenze e Bologna. Le popolazioni dei territori interessati da questi progetti sono preoccupate per il basso livello di informazione e di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte. Temono, ragionevolmente, che in tali condizioni esse possano procurare nuovi danni giganteschi alla risorsa-acqua, sempre più preziosa e strategica sul nostro pianeta malato. Che non risolvano, ma aggravino, i problemi legati alla mobilità nelle aree ad alta densità di popolazione e di spostamenti. Che distolgano dalle autentiche priorità trasportistiche e sociali risorse finanziarie centrali, in una congiuntura internazionale peraltro non felice, appesantendo il debito economico ed ecologico che la nostra generazione sta accollando ingenerosamente sulle spalle di quelle future”.

Per questo Idra si appella i Ministri europei: “Noi vi chiediamo di ascoltare le popolazioni, di istituire canali di confronto con le comunità locali e i saperi indipendenti, di assicurare alla sfera delle scelte la dignità che deriva dalla conoscenza dei progetti, dal dialogo e dalla condivisione”.

 

Il caso della linea TAV fra Bologna e Firenze (eterna incompiuta, in lievitazione finanziaria incontrollata a tutto danno dell’erario) è diventato ormai da anni un caso-scuola di disastro annunciato, eppure tenacemente perseguito. L’associazione fiorentina è stata chiamata a documentare in molte parti d’Italia con foto, filmati e atti pubblici la pervicacia con cui si è profuso denaro pubblico in un’infrastruttura che accusa anni di ritardo e gravi gap progettuali (per 60 km è sprovvista di un tunnel parallelo di soccorso) dopo aver sconvolto in maniera irreversibile - recita la gran mole di capi d’accusa a carico dei costruttori al processo penale in corso a Firenze - falde, torrenti, fiumi, sorgenti, pozzi, e aver disseminato inquinanti su un ampio raggio di territorio.

Nei prossimi giorni Idra illustrerà il “sacco del Mugello” anche a Trieste, invitata dal Comitato “Basta nocività”. L’incontro informativo pubblico avrà luogo sabato 3 maggio alle 20.30 presso la Trattoria Sociale di Contovello.

 

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