Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 30.12.’01
2001: ANCORA IN ROSSO DEMOCRAZIA E TRASPARENZA
L’ELENCO DELLE AUTORITÀ CHE NON HANNO MAI RISPOSTO ALLE LETTERE DI IDRA
Sta davvero di casa in Italia la democrazia e la trasparenza? La dimensione europea sta aiutando il nostro Paese a sprovincializzarsi?
Sembrerebbe di no, a giudicare dalla quantità di lettere inviate dall’associazione di volontariato Idra ma rimaste senza risposta. L’indifferenza alle ragioni della società civile appaiono equamente distribuite fra aree politiche e istituzionali diverse. E col nuovo governo il livello di ascolto delle esigenze della popolazione non sembra certo salito. Ecco in ordine cronologico una piccola antologia delle risposte negate nel 2001 (in corsivo estratti delle richieste di Idra;).
3.1.'01, al sindaco del Comune di Firenze Leonardo DOMENICI
Richiesta di informazioni (ai sensi della L. 241/90 e del D. Lgs. n. 39/97) circa l'impatto sull'ambiente e sulla salute della somma delle cantierizzazioni per l'Alta Velocità e per altre opere calendarizzate a Firenze e nell'area metropolitana adiacente nei prossimi mesi e anni.
19.2.’01, Lettera aperta al presidente della Repubblica Carlo Azeglio CIAMPI
Abbiamo appreso dai mezzi di informazione che Lei visiterà domani martedì 20 febbraio la galleria TAV di Vaglia in occasione dei festeggiamenti per l'abbattimento del diaframma che ne divide il tronco Nord dal tronco Sud. In realtà il tunnel rimarrà cieco, anche dopo il brindisi, dal lato Firenze (…). Confidiamo in una risposta - almeno da Lei - alle questioni che stiamo sollevando, che ci paiono di estrema urgenza e gravità per l'economia e la democrazia dell'intera nazione, restando a Sua completa disposizione per ogni necessario approfondimento.
3.3.'01, al vice sindaco e assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Graziano CIONI
Ella ha ammesso di non conoscere i particolari finanziari dell'operazione TAV SpA. Le indirizziamo quindi in via formale una richiesta di incontro urgente, affinché anch'Ella - che ricopre ruoli centrali nell'Amministrazione comunale fiorentina e nella progettazione degli interventi sulla mobilità - possa essere completamente informato sulla struttura anche finanziaria del "pacco dono" TAV.
14.3.’01, al sindaco del Comune di Firenze Leonardo DOMENICI
L'assessore Graziano Cioni ha ammesso di non conoscere i particolari finanziari dell'operazione TAV SpA. Gli abbiamo indirizzato quindi in via formale lo scorso 3 marzo una richiesta di incontro urgente, affinché anch'egli - che ricopre ruoli centrali nell'Amministrazione comunale fiorentina e nella progettazione degli interventi sulla mobilità - possa essere completamente informato sulla struttura anche finanziaria del "pacco dono" TAV. Ma l'assessore non ci ha risposto. Preoccupati per la scarsa sollecitudine apparentemente dimostrata dal vice sindaco nonostante l'ordine di grandezza del problema, Le domandiamo: è ammissibile in un amministratore una conoscenza superficiale dei nodi legati ai finanziamenti che dovrebbero assicurare la "modernizzazione" delle infrastrutture cittadine e metropolitane? In attesa di un cortese riscontro.
24.3.'01, al sindaco del Comune di Firenze Leonardo DOMENICI
Richiesta di intervento urgente a tutela della salute dei cittadini interessati dagli effetti dei ripetitori RAI e della parabolica di una emittente televisiva privata siti in zona Via dei Massoni (…). In attesa di un cortese riscontro positivo.
6.4.'01, al rappresentante della Regione Toscana nell'Osservatorio Ambientale Nazionale sulla tratta TAV Bologna-Firenze, dott.ssa Maria SARGENTINI
Restiamo tuttora in attesa di una Sua cortese risposta alla nostra del 28.12.'00
.In essa si chiedeva di poter ricevere di poter ricevere documentazione su:
9.4.'01, al vice sindaco e assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Graziano CIONI
A suo tempo, Ella si mostrò sensibile al principio del buon uso del denaro pubblico in materia TAV. Ricordiamo la Sua interrogazione, nel marzo del '98, a proposito della vicenda del doppio studio sulla stazione TAV dei Macelli. Gradiremmo sapere: che esito ha avuto quell'interrogazione?
30.4.'01, Lettera aperta di Idra e Medicina Democratica sui minatori TAV al presidente della Repubblica Carlo Azeglio CIAMPI
Gentile Presidente, abbiamo letto sui giornali del minatore che Le ha scritto un mese fa per denunciare la sospensione della legalità, della democrazia e dei diritti nei cantieri TAV (…). Purtroppo ancora nessuna risposta da parte Sua, Presidente, a chi in condizioni estreme ha il coraggio di parlare! La democrazia nell'Italia che si pretende membro dell'Europa è ancora in sofferenza.
23.5.'01, all’on. Silvio BERLUSCONI
Proposta di contributo tecnico sui temi del corridoio infrastrutturale Bologna-Firenze e delle scelte inerenti il Ministero delle Infrastrutture.
Nessuna risposta, nonostante il messaggio di interesse inviato dal segretario particolare dell’on. Silvio Berlusconi, dott. Sandro Bondi, alla Federazione nazionale dei Comitati e delle Associazioni Alternativa ai progetti TAV, in risposta al dossier che quella Federazione (e Idra in quanto aderente) aveva fatto pervenire al candidato premier Berlusconi nell’aprile 2001 sul tema del potenziamento delle infrastrutture su ferro su scala nazionale.
25.6.'01, al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Roberto MARONI
(insieme a Medicina Democratica)
Richiesta di intervento straordinario e urgente a tutela della retribuzione, dell'occupazione, della salute e della sicurezza dei lavoratori impiegati nei cantieri toscani per la costruzione della linea ferroviaria ad Alta velocità e della Variante di valico.
25.6.'01, al ministro dell'Ambiente Altero MATTEOLI
Emergenza idrogeologica TAV e inchiesta giudiziaria su cantieri, depositi e cave: richiesta di incontro urgente.
E’ stato concesso solo un incontro - a settembre 2001 - con un tavolo tecnico di dirigenti e funzionari dei servizi del Ministero dell'Ambiente, che hanno accolto a parole la richiesta dell'associazione di avviare un itinerario di confronto e di collaborazione, e promesso per il mese successivo un ulteriore incontro, mai più indetto.
2.7.'01, al presidente della Repubblica Carlo Azeglio CIAMPI
insieme a Medicina Democratica
Gentile Presidente, siamo sorpresi di constatare che nessuna parola di conforto sia finora arrivata da parte Sua - per quanto ci risulta - all'indirizzo dei lavoratori dell'Alta Velocità che si sono rivolti a Lei già un anno fa, attraverso le loro mogli, chiedendo un intervento che mitighi le durissime condizioni di impiego nei cantieri del tunnel ferroviario in costruzione fra Firenze e Bologna (…). Siamo sorpresi di non sentire la Sua voce neppure oggi che centinaia di lavoratori di quelle gallerie sono costretti a subire le prime conseguenze sociali del doveroso fermo posto ai cantieri TAV dalla magistratura a causa dei gravi reati ambientali ipotizzati.
13.7.'01, al ministro delle Infrastrutture Pietro LUNARDI
Emergenza idrogeologica TAV e inchiesta giudiziaria su cantieri, depositi e cave: proposta di collaborazione urgente.
12.9.'01, al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Roberto MARONI
Le Associazioni Medicina Democratica e Idra pongono alla Sua attenzione, sig. Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, due questioni che riguardano i lavoratori della TAV (tratta Bologna-Firenze) per le quali sarebbe necessario un Suo intervento.
La prima questione richiede un'iniziativa anche, se possibile, con lo strumento del decreto d’urgenza, per colmare un "vuoto" legislativo venuto alla luce a seguito della palese ingiustizia subita da un operaio della TAV, delegato sindacale RSU. Motivo della protesta: il mancato riconoscimento, da parte dell’INAIL, dei postumi invalidanti provocati da un incidente stradale mentre l’operaio tornava a Vaglia (FI) nei cantieri dell’alta velocità dopo una riunione sindacale cui aveva partecipato come membro della RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria).
La seconda questione riguarda il prolungamento della Cassa Integrazione per i lavoratori TAV, prevista per ora fino al 15 settembre 2001, in quanto, anche dopo il dissequestro dei cantieri, che la magistratura aveva sequestrato lo scorso giugno per la serie impressionante di reati ambientali gravi rilevati, il consorzio CAVET non appare essere stato fino ad oggi in grado di ottemperare alle prescrizioni impartite dalla Procura della Repubblica di Firenze (…). Riteniamo auspicabile e non procrastinabile un Suo rapido intervento, sig. Ministro del Lavoro, anche per decreto, per il ripristino del principio di giustizia e di legalità nei cantieri TAV, che impegni Cavet alla corresponsione dell’intero salario dovuto ai lavoratori (o quanto meno alla corresponsione della quota non coperta dalla CIG), comprese le somme arretrate, applicando la retroattività a far data dall’inizio del periodo di CIG.
29.10.'01, al sindaco del Comune di Firenze Leonardo DOMENICI
Esposto. Richiesta di informazioni e/o di intervento urgente.
Si chiede:
Qualora tali monitoraggi non siano stati approntati, si chiede un intervento urgente di tutela della salute dei residenti, messa apparentemente a grave repentaglio dalle misure adottate dall’A.C.:
info ( 055.233.76.65 e-mail idrafir@tin.it