Associazione di volontariato Idra

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Firenze, 30.11.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

"Querelle" Legambiente – IDRA… ancora una riflessione.

 

Il sale della terra

 

Era già accaduto, più volte, che IDRA fosse accusata di fare critiche all'Alta Velocità ferroviaria ed ai suoi sostenitori muovendo da posizioni preconcette ed ideologiche. Nella recente polemica, anche Legambiente ci ribadisce questa accusa.

A noi, questo sembra uno strano Paese. Da anni IDRA predica nel deserto della disinformazione, della irresponsabilità etica e sociale e del "pensiero unico", della sottomissione acritica alla volontà dei "poteri forti", le ragioni primarie del suo "NO" alla grande opera inutile, che sono tra l’altro facilmente accessibili a qualunque persona di buon senso. E che oltrepassano di molto la semplice tutela dell’ambiente, entrando nella sfera del buon governo:

Ce ne sarebbero ancora, molte e purtroppo ignote al grande pubblico, di ragioni del "NO" all'Alta Velocità; noi siamo comunque sempre disponibili a qualunque richiesta di approfondimento, da qualunque parte provenga. Per adesso l’oggettività dei dati ci fa amaramente constatare, a meno che non ci sia qualcuno che dimostri il contrario, che l’unico vantaggio, davvero rilevante, in questa operazione, sia quello finanziario per i Grandi Consorzi che la stanno realizzando. Facendo affari d’oro. In merito alla polemica in corso, quelle che abbiamo sopra elencato ci sembrano sufficienti, per ora. Aggiungiamo soltanto che, date queste premesse e focalizzando nuovamente il tema sulla dimensione locale, i danni ambientali che la nostra regione sta soffrendo potremmo considerarli alla stregua della classica ciliegina sulla torta, o della goccia che fa traboccare il vaso.

E quindi, strano Paese appunto il nostro, dove questi argomenti non vengono confutati o approfonditi, come ci si aspetterebbe in un dibattito serio che avesse a cuore la scelta migliore per gli investimenti trasportistici da fare, naturalmente con la contemporanea maggior salvaguardia possibile del territorio. Al contrario, viene semplicemente accusata IDRA di fare propaganda e lanciare accuse gratuite. E’ certamente vero che IDRA ha la particolarità di conservare la memoria, e non può fare a meno ogni tanto di riportare a galla le contraddizioni di tanti sedicenti "paladini dell’ambiente". Dovrebbe tacere, IDRA? Se anche IDRA tacesse, altri si alzerebbero al posto suo. Se nessuno parlasse, griderebbero le pietre, tale è il danno che si va consumando a discapito dell’interesse della collettività nazionale.

A Legambiente, e a chiunque abbia responsabilità pubbliche o mandati di rappresentanza da parte di cittadini, così come a chiunque altro abbia a cuore la cosa pubblica, IDRA semplicemente vuole offrire uno sguardo di verità, portando le evidenze del lavoro fatto in tutti questi anni. Le quali ci dicono, come abbiamo cercato di riassumere in poche righe a proposito di questa vicenda esemplare, che la realtà è ben diversa da come ce la dipingono i "poteri forti". IDRA è aperta a qualunque confronto su basi serie, però sollecita tutti a uno sforzo di coerenza e di responsabilità civile. In particolare coloro che si propongono come guide della collettività sociale, a qualunque livello. Nel nobile servizio della politica, uno dei frutti dell’impegno si ha quando abbiamo ben impiegato le risorse dell’ambiente e del popolo. E quindi, ci sentiremmo di dire, siamo stati sale che ha arricchito l’uno e l’altro. Del sale insipido, che se ne fa?

 

Pier Luigi TOSSANI

membro del Consiglio direttivo

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