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COMUNICATO STAMPA 3.8.'01

Subito all'indomani del sequestro ordinato dalla della Procura della Repubblica di Firenze, Idra scrisse - lo scorso 25 giugno - al ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, chiedendogli "un incontro urgente sulle tematiche dell'impatto ambientale del progetto, per offrire al Governo il nostro contributo di conoscenze e competenze, e inoltrare proposte di intervento sulla scorta dei dati e della documentazione in nostro possesso".

Idra torna a scrivere al ministro Matteoli, allegando questa volta una ponderosa memoria di 86 pagine, suddivisa in capitoli e corredata di indice, che descrive minuziosamente la grave situazione ambientale dell'Appennino, le preoccupanti emergenze già in corso alle porte della città di Firenze e i consistenti rischi che una città preziosa e cara al mondo corre per effetto dei progetti di sottoattraversamento TAV.

"Una nuova discarica abusiva di fanghi del consorzio Alta velocità CAVET - fa notare Idra al ministro - provenienti dal lavaggio degli inerti della Cava Sasso di Castro, risulta essere stata sequestrata, proprio in questi giorni, dal Corpo Forestale dello Stato. Ci auguriamo che la documentazione prodotta convinca della necessità e urgenza di una verifica tecnica congiunta sui gravi danni ambientali in corso, e di una specifica iniziativa del Ministro al riguardo".

Nel porre l'esigenza dell'apertura di un tavolo tecnico qualificato di confronto al quale poter confrontare i dati a disposizione dell'associazione con quelli a disposizione del ministero, Idra conclude precisando di restare in attesa di un appuntamento nei tempi più brevi possibili, a partire dal prossimo 5 settembre.