Associazione
Idragià Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni
contro i progetti di alta velocità
di Firenze, Terzolle, Mugnone, Mugello e Sesto Fiorentino
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Firenze, 3.7.'98
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
Lettera-provocazione di Idra all'assessore alla Sanità Claudio Martini:
la Regione lasci da parte il superfluo e investa nel necessario!
Invece di tagliare e dismettere servizi e presidi sanitari (come nel caso del Banti), invece di dover subire le verifiche dei NAS lungo le sale operatorie di un servizio pubblico essenziale ma in più casi sgarrupato, l'assessore alla Sanità bussi alla porta accanto, quella del collega Tito Barbini, assessore ai Trasporti.
Lo chiede in una lettera a Claudio Martini l'associazione di volontariato Idra.
"L'assessorato ai Trasporti ha accesso, scrive Idra, ha accesso a uno scrigno di risorse pubbliche multi-mila-miliardarie, quelle del progetto Alta Velocità, che sono al vaglio della magistratura in mezza Italia, investite in opere socialmente inutili e devastanti per l'ambiente e la salute dei cittadini".
Chieda l'assessore Martini al collega Barbini di farsi promotore di una iniziativa politica nobile e urgente: quella che si trascuri il superfluo (supertreni di élite) e si investa nel necessario, anzi necessarissimo (la tutela del diritto alla salute). La salute è infatti il primo dei beni di una comunità.
Con molta meno spesa dei 9.000 miliardi preventivati per collegare Firenze e Bologna con un risparmio di pochi minuti di tempo si potenziano le linee esistenti, si completa la Faentina, si finisce la Pontremolese per il trasporto merci, si attiva una metropolitana di superficie fra Firenze, Prato, il Mugello e il Valdarno. E si risistema a beneficio di tutti i cittadini questo servizio sanitario.