Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax
055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it;
web
http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
dal sito http://www.notav.eu/
I POPOLI D’ITALIA ALL’APPUNTAMENTO CON LA VAL DI SUSA:
L’INIZIO DELLA FINE DEI POTERI OLIGARCHICI NEL NOSTRO
PAESE?
L’associazione ecologista Idra saluta con simpatia da Firenze il successo della
manifestazione nazionale dei popoli d’Italia in Val di Susa. In gioco non è
solo il destino di una Valle. In gioco
sono valori fondanti della democrazia e risorse comuni strategiche: erario,
ambiente, futuro delle generazioni che seguiranno alla nostra.
Idra sostiene da sempre la battaglia nonviolenta della
Val di Susa, che è anche quella del Mugello e di Firenze, contro l’aggressione
TAV. “Con l’iniziativa di una prova di forza”, avevano scritto
il presidente e il vicepresidente di Idra
tre settimane fa al ministro dell’Interno Roberto Maroni, “il Ministero da Lei presieduto
rischierebbe di assumere una responsabilità grave”. E avevano aggiunto:
“Ne risulterebbe svilito il ruolo stesso degli organi dello Stato, che
rischierebbero di apparire al servizio di un modello ingannevole di progresso
e di sviluppo, che in realtà
penalizza severamente l’intera nazione”.
Quelle parole non sono state ascoltate: il Governo,
col consenso deplorevole di tanta parte della classe politica, ha inteso esercitare
il diritto a far torto con la forza
pubblica al popolo e ancora una volta all’erario,
a contrapporre cittadini agenti a cittadini residenti, lavoratori a lavoratori,
riducendo un tema di grande rilievo civile a una mera questione di ordine
pubblico.
Non sono cadute nella trappola le decine di migliaia
di manifestanti, sindaci e presidente della Comunità montana in testa, che oggi
hanno dato prova di grande intelligenza
politica e sensibilità democratica, esprimendo con dignità e fermezza il
proprio radicale, compatto e ineludibile dissenso. Ma della scelta di
militarizzare il territorio hanno fatto le spese le famiglie, gli agenti, i
cittadini sui quali si è riversata una violenza che non fa onore allo Stato di
diritto: qualcuno risponderà di tutto questo?
Da Chiomonte al capoluogo toscano, l’universo
di interessi legato alla TAV imita la ‘lupa’ di Dante: “non lascia altrui passar per la sua via, /
ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide; / e ha natura sì malvagia e ria, / che mai
non empie la bramosa voglia, / e dopo 'l pasto ha più fame che pria”.
Possiamo
allora sperare che la manifestazione nazionale a Chiomonte segni l’inizio della
fine dei poteri oligarchici nel nostro Paese? Idra se lo augura: ai suoi
occhi la TAV è, infatti, la rappresentazione forse più plastica del connubio multipartizan fra affari facili e
casta politica.
«A te
convien tenere altro vïaggio»,
risponde Virgilio al poeta in cerca una via di uscita dalla selva oscura. E altro viaggio augura dunque Idra
oggi alla Valle, alla città di Firenze e all’Italia intera.
Un ulteriore segnale che l’associazione fiorentina
accoglie con viva soddisfazione proviene da Bruxelles: non sarebbe infatti
bastata la prova di forza andata in scena lunedì scorso a Chiomonte per
convincere l’Unione Europea a stanziare il finanziamento di 672 milioni
destinato alla Torino-Lione. Secondo la
Commissione Europea dei Trasporti presieduta da Siim Kallas, leggiamo
infatti, «al momento non si possono dire rispettate tutte le condizioni fissate
per ottenere i fondi europei».