Associazione di volontariato Idra

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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

totale n. 2 pagine

Firenze, 3.7.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

AL CONSIGLIO COMUNALE APERTO DI SAN PIERO A SIEVE

VENERDÌ 30 GIUGNO IN MUNICIPIO

GLI INTERVENTI DEI CITTADINI E DEI LAVORATORI

SULLE CONSEGUENZE DEI CANTIERI TAV.

MOLTE LE PROPOSTE CONCRETE AVANZATE DA IDRA PER TUTELARE

I DIRITTI DEI CITTADINI E DELI LAVORATORI.

MA IL CONSIGLIO NE HA FATTO SUA SOLTANTO UNA:

L'APERTURA DI UNO SPORTELLO DI TUTELA E DI CONSULENZA LEGALE

A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI E DEI LAVORATORI.

PERCHÉ LE OPPOSIZIONI NON HANNO RACCOLTO

NESSUN'ALTRA DELLE PROPOSTE DI IDRA?

 

Prima di tutto una lunga estenuante presentazione semi-pubblicitaria, da parte dei tecnici progettisti, delle varie ipotesi di viadotto TAV sulla Sieve, con simulazioni assistite dal computer. Un argomento, quello del viadotto, che meritava certo la massima attenzione, ma forse anche un appuntamento diverso da quello della serata di venerdì scorso, che era stata chiesta dai cittadini e dalle associazioni per discutere i gravi problemi in atto per la cantierizzazione TAV.

Si sono poi finalmente succeduti numerosi interventi sulle conseguenze dei cantieri TAV, alla presenza di un folto pubblico. Fra gli altri quello di Pietro Mirabelli, delegato sindacale degli operai del cantiere CAVET del Carlone, che ha segnalato con disappunto come non si siano mai presi in considerazione i 230 operai che lavorano al Carlone. Una comunità che vive, oltre al problema delle polveri e dei rumori, i tanti altri disagi legati agli stipendi, al trattamento, ai pesanti orari di lavoro del ciclo continuo in vigore in quel cantiere dal giugno dell'anno scorso. "Abbiamo invocato il Suo aiuto tramite lettera - ha detto Mirabelli al sindaco Alessia Ballini - ma nonostante tutte le battaglie tramite i mezzi di informazione, i giornali e la televisione né Lei né il sindaco di Vaglia (infatti si lavora nel Comune di S. Piero a Sieve e si dorme nel Comune di Vaglia) ci avete mai risposto ". Ma la replica 'in presa diretta' del sindaco di S. Piero a Sieve è stata: "Tutte le questioni che riguardano le condizioni di lavoro, e anche quelle di vita, dei lavoratori dell'Alta Velocità hanno referenti diversi dal sindaco". Una risposta che i rappresentanti di Idra hanno aspramente criticato, facendo notare come la dignità e i diritti dei cittadini provenienti da tante parti d'Italia spesso molto lontane da noi, pendolari-per-forza nella nostra regione per avere accesso al diritto al lavoro (e restare senza infrastrutture e servizi là dove abitano), sono un bene che tutti dobbiamo difendere.

Il Sindaco ha letto inoltre il testo di un documento proposto al Consiglio per la richiesta di garanzie sugli effetti della cantierizzazione TAV, preso atto della situazione di sostanziale ingovernabilità. Lo stesso documento, ha detto il Sindaco, veniva sottoposto quella sera al Consiglio comunale di Scarperia.

Intervenendo nel dibattito, Idra ha commentato i contenuti di quel documento, ritenuto largamente inefficace e platonico, per la genericità delle formulazioni a tutela dei diritti delle comunità e del territorio, e ha illustrato una serie di emendamenti costruttivi che ha sottoposto alla valutazione del Consiglio:

Il consigliere DS Sauro Bani ha raccolto e rilanciato la richiesta avanzata da Idra di un servizio di tutela giuridica, proponendola al Consiglio come integrazione al documento illustrato dal Sindaco: il Consiglio ha deliberato così che sia promossa, d'intesa coi Comuni del Mugello e con la Comunità Montana, l'istituzione di uno sportello di tutela e consulenza legale, a cui possono far riferimento i cittadini e le associazioni per le problematiche giuridiche connesse alla realizzazione dell'opera. Idra ha avanzato il suggerimento - accolto anch'esso - di aggiungere fra gli enti promotori dello sportello legale la Regione Toscana, vista la sua recente sensibilità alle emergenze ambientali causate dal progetto approvato nel '95.

Ma nessuna delle opposizioni ha raccolto una sola delle tante altre proposte, anche molto concrete e ragionevoli, fatte al Consiglio da Idra. Che può dirsi sostanzialmente delusa, e soddisfatta solo di aver fatto inserire in quel documento l'unica novità concreta, forse, a beneficio dei residenti e dei lavoratori: il diritto a un'assistenza legale per difendersi dai danni. Se mai prenderà forma. E con tutti i limiti che questa "foglia di fico" mantiene in un contesto così poco tutelato - a monte - dalla mano pubblica.

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