Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 3.6.’05
Pieno sostegno dell’associazione ecologista toscana Idra alla battaglia della Val di Susa contro
il progetto TAV di traforo alpino Torino-Lione.
L’associazione ecologista
indipendente Idra, parte civile al mega-processo penale
in corso presso il Tribunale di Firenze a carico dei costruttori della TAV fra
Bologna e Firenze, imputati di gravi reati ambientali, è intervenuta già in
altre occasioni sul progetto di Alta Velocità Torino-Lione, trasmettendo anche a
tutti i membri del Parlamento francese un nutrito dossier (il “Rapporto Toscana”) sui danni già perpetrati dalla TAV
nel nostro Paese.
In occasione della marcia
Susa-Venaus in programma sabato 4 giugno in Piemonte Idra scrive:
“Siamo al fianco di tutti coloro
che si battono per la tutela del futuro nostro e del territorio che ci ospita. Da
anni abbiamo sotto gli occhi in Toscana le conseguenze disastrose
per l’ambiente e per l’erario di un cocktail micidiale: profitti privati
facili, cinismo progettuale, accondiscendenza amministrativa. Una classe
politica poco incline alla pratica dell’informazione attendibile e della
partecipazione ha imposto all’Appennino, e sta imponendo a Firenze, una
cantierizzazione che costa fiumi di denaro pubblico
in cambio di un’opera dall’utilità sociale tuttora indimostrata se non decisamente
negativa (sottrae risorse strategiche infatti al potenziamento, alla sicurezza
e all’efficienza della rete ferroviaria nazionale), tant’è
vero che si accompagna al raddoppio autostradale parallelo fra Firenze e
Bologna.
Per fortuna l’Europa ha cominciato
a vedere, nelle pieghe del debito pubblico del nostro Paese, il buco nero
prodotto dalla TAV (pensare che i costi per l’erario dell’attraversamento
appenninico Firenze-Bologna sono lievitati da 2100 a oltre 10.000 mld di
vecchie lire! e la tratta è lungi dall’essere terminata, priva com’è per 60 km
del tunnel di soccorso).
Dobbiamo quindi continuare a
perseguire tenacemente, forti della ragionevolezza delle nostre posizioni, gli
obiettivi del riequilibrio, della sostenibilità e del buon governo della spesa
pubblica. Stiamo conducendo una battaglia per i diritti di tutti, anche e soprattutto
delle future generazioni: a loro siamo tenuti a lasciare un mondo più vivibile,
e non fardelli di debito”.