Ministero dell'Ambiente

Osservatorio ambientale

per il Quadruplicamento Ferroviario Veloce

Tratta Bologna-Firenze

 

Borgo S. Lorenzo, 4 novembre 1999

 

30 domande che attendono 30 risposte

  

 

  1. Quali misure vengono prese per arrestare l'emorragia di risorse idriche ingenti, il prosciugamento di fonti e sorgenti, i cedimenti in superficie e il generale dissesto idrogeologico nel Mugello e nell'Alto Mugello? I provvedimenti adottati riguardano tutte le gallerie o soltanto quelle alluvionate?
  2. Quali forme di indennizzo sono state adottate per risarcire, almeno sul piano strettamente economico, i cittadini e le attività colpite?
  3. Chi assumerà l'iniziativa di esigere che l'Autorità di Bacino dell'Arno esprima sulla tratta TAV Bologna Firenze quel parere obbligatorio che manca da sempre? Chi assumerà l'iniziativa di esigere che i parametri del Decreto Sarno siano applicati anche al Mugello, all'Alto Mugello e al Monte Morello?
  4. Come si intende garantire la sicurezza dei lavoratori e dei futuri utenti della linea AV in mancanza di un tunnel parallelo di soccorso fra Vaglia e Bologna?
  5. Perché non vengono resi noti i contenuti delle Linee Guida per il miglioramento della sicurezza nelle gallerie ferroviarie elaborate dal gruppo di lavoro misto FS-C.N.VV.F., approvate dalla Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi e dalle FS?
  6. Vengono pienamente rispettati i vincoli di tutela previsti dalla Direttiva europea 92/43/CEE "Habitat" nei Siti di Importanza Comunitaria deliberati dal Consiglio Regionale della Toscana (Conca di Firenzuola, Sasso di Castro, Monte Beni, Giogo, Colla di Casaglia, Monte Morello)?
  7. A quanto ammontano gli incrementi di costi necessari ad affrontare le conseguenze dei progetti sbagliati? Chi li paga? Perché l'Italferr e la TAV non rispondono a queste domande?
  8. La dotazione organica dell'ARPAT in materia di personale addetto alla vigilanza (n. 2 operatori) è davvero adeguata alle esigenze di un'opera fatta di 13 cantieri, 5 campi base, 9 depositi e cave di prestito, 3 cave "apri e chiudi" e 3 impianti di frantumazione? Ed è congrua al programma presentato nel 1996?
  9. Quali risorse riceve l'ARPAT per l'Alta Velocità dal Ministero dell'Ambiente e dalla Regione Toscana? Come le impiega? Perché da mesi e mesi non risponde a queste domande, nonostante siano in vigore la legislazione sulla trasparenza e uno specifico protocollo d'intesa?
  10. Come intendono operare Osservatorio Ambientale e Regione Toscana nei confronti dei tecnici responsabili dei progetti che hanno provocato danni al territorio e alle popolazioni, e nei confronti dei dirigenti e degli amministratori che hanno approvato quei progetti?
  11. Quanto tempo dedica l'ARPAT ai sopralluoghi nelle cave di S Piero a Sieve, Borgo e Firenzuola, affinché la falda idrica risulti opportunamente tutelata dai rischi di inquinamento?
  12. Quale vigilanza viene attuata dai Comuni, a norma delle leggi regionali, sulle operazioni di deposito dello smarino nelle cave, in relazione alla sua quantità e alla sua qualità?
  13. Quali misure sono state prese per far fronte ai problemi denunciati all'Osservatorio Ambientale (velocità e pericolosità dei mezzi di cantiere sulle strade; pericolosità degli accessi ai cantieri; sovraccarico sui camion; quantità intollerabile di polvere e fango; inquinamento prodotto nei torrenti dal lavaggio delle strade; danni al manto stradale e frequente interruzione della Statale imolese; presenza di terzi o quarti appaltanti; isolamento di frazioni come Cerreta)?
  14. E' stata arrestata la devastazione della valle del Rio Cucco, dove il torrente è stato spostato in una camicia di forza di cemento pericolosa e inefficace?
  15. Quali iniziative ha assunto la Regione Toscana dopo il sopralluogo (parziale) svolto in Alto Mugello dalla Commissione Ambiente del Consiglio regionale il 19 luglio '99?
  16. La Commissione Ambiente del Consiglio regionale toscano ha attuato il sopralluogo promesso nella città di Sesto Fiorentino, interessata dalla cantierizzazione per la Variante di Firenze Castello?
  17. Perché la Commissione Sanità della Regione Toscana non accorda ancora l'audizione richiesta per discutere le gravi conseguenze della cantierizzazione TAV sulla salute delle popolazioni?
  18. Perché l'Azienda Sanitaria di Firenze ha cessato di trasmettere, dopo il primo quadrimestre del '98, i referti ospedalieri relativi agli infortuni e agli incidenti nella cantierizzazione TAV?
  19. Perché sin dai primi mesi della cantierizzazione TAV a Sesto Fiorentino non appaiono rispettati gli impegni assunti sugli orari di lavoro nei canteri, sugli standard acustici, sulla copertura dei camion, sull'annaffiatura delle strade?
  20. Perché i bambini vengono penalizzati collocando piste di cantiere in prossimità delle scuole?
  21. Con quale accuratezza è stato realizzato lo Studio di Impatto Ambientale della Variante di Firenze Castello se proprio in un Sito di Importanza Comunitaria (Isola, Monte Morello) destinato a deposito degli inerti è stata "scoperta" una gigantesca discarica di pneumatici? Dove saranno stoccati, quando, e a spese di chi, gli pneumatici di Isola?
  22. Perché l'Osservatorio Ambientale è rimasto vacante per sette mesi, fra marzo e ottobre del '98?
  23. Il rappresentante della Regione Toscana nell'Osservatorio Ambientale (controllore) può essere legittimamente la stessa persona che ha approvato il progetto TAV come dirigente dell'Area Infrastrutture della Regione (controllato)?
  24. Il rappresentante della Regione Toscana nell'Osservatorio Ambientale trasmette agli altri membri dell'Osservatorio tutta la documentazione che riceve dalle istituzioni locali (ARPAT, OAL)?
  25. Quanti metri cubi di smarino sono stati portati via coi treni della Faentina, nonostante tutti i solenni impegni sottoscritti nella Conferenza di Servizi del 8 luglio '95? A chi serve oggi la linea ferroviaria Faentina nel modo in cui è stata rimessa in esercizio?
  26. Perché la Regione Toscana non rende noti il testo e i costi della convenzione con cui è stato affidato all’Associazione ambientalista Amici della Terra l'incarico di studio per la "promozione del riuso produttivo dei materiali inerti estratti dagli scavi" nella tratta e nel nodo di Firenze?
  27. Perché il Sottosegretario ai Trasporti Giordano Angelini non ha ancora fissato la data dell'appuntamento promesso alla delegazione di Idra?
  28. Perché il Ministro dell'Ambiente Edo Ronchi non ha ancora mantenuto la promessa fatta a luglio scorso di ricevere una delegazione tecnica di Idra?
  29. Perché è stato stravolto l'impegno alla contestualità fra la tratta Firenze Bologna e il nodo di Firenze?
  30. Perché la Regione Toscana non sottopone a una verifica unitaria di impatto economico, sociale e ambientale gli interventi della Variante di valico, della terza corsia autostradale e dell'Alta Velocità ferroviaria, visto che essa stessa ha definito "politica di lusso" il risultato della propria valutazione condotta sul corridoio infrastrutturale Bologna-Firenze (Ambiente e trasporto. Verso una riconciliazione sostenibile, Edizioni Regione Toscana, Gennaio 1997)?

 

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