Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
TAV, incidente mortale a Sesto Fiorentino: per Idra Franco Roggio è almeno la decima vittima della cantierizazione
TAV fra Firenze e Bologna, fiore all’occhiello dei supporters privati e pubblici dell’Alta Velocità costruita
dal consorzio CAVET.
Non siamo un sindacato dei lavoratori.
Ma è capitato più di una volta che i lavoratori della
TAV abbiano chiesto aiuto a noi dell’associazione di volontariato ecologista Idra, piuttosto che al loro sindacato,
quando si è trattato di denunciare i
ritmi inumani del ciclo continuo “ordinario” in
galleria, gli straordinari illegali aggiuntivi, la
tossicità dell’ambiente di lavoro, la ghettizzazione nei campi-base del
Mugello.
Idra – parte civile nel
processo che si celebra al tribunale di Firenze per i giganteschi danni
ambientali imputati al consorzio costruttore CAVET e ad altre imprese
appaltatrici - ha potuto conoscere i lati meno nobili e non pubblicizzati del
lavoro nei cantieri, e ha dovuto stilare un
elenco degli incidenti mortali un po’ diverso da quello ufficiale, e
possibilmente oggi ancora erroneo. Ma per difetto.
Dopo che ieri ha perso la vita Franco Roggio nel
cunicolo di servizio di Sesto Fiorentino, parallelo per 11 km alla galleria di
linea (Idra ricorda che mancano – e
non sono stati neppure progettati! - ancora 60 km di
cunicolo parallelo di sicurezza fra Vaglia e Bologna, benché ministri,
Regione Toscana, sindaci e TAV dichiarino quasi compiuta l’opera...), il suo
nome compare al decimo posto di un
elenco che vede altre nove morti legate alla cantierizzazione TAV fra Firenze e
Bologna.
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Nel '98 muoiono due lavoratori a séguito di un
incidente stradale avvenuto in Umbria durante il viaggio di rientro. La fonte
di questa notizia è un report dell'Osservatorio Monitoraggio T.A.V. della
Regione Toscana e della Regione Emilia-Romagna (che – nonostante le
caratteristiche del contratto di ingaggio - non reputa tuttavia di dover
considerare questi decessi legati all’opera: di questi due lavoratori non è
dato conoscere né la provenienza né altri dati anagrafici).
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Il 31 gennaio
2000, nel tunnel di Vaglia (FI), cantiere del Carlone, muore Pasquale Costanzo, 23 anni,
elettricista di Petilia Policastro (Crotone), alla guida di una jeep finita
contro la parete della galleria, impiegato da due mesi nell'Alta Velocità.
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Il 26 giugno
2000 muore in località Ponte Nuovo a Calenzano (FI) Giorgio Larcianelli, 53 anni, di Scandicci (FI), camionista,
uscito fuori strada sulla provinciale "Barberinese": di ritorno dalle
cave del Mugello, trasportava terra per i cantieri dell'Alta Velocità.
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Il 1 settembre
2000 muore nel cantiere della galleria TAV di Monghidoro (BO) Pietro Giampaolo, 58 anni, operaio
originario della provincia di Chieti, investito da un dumper, utilizzato per il
trasporto dello smarino, che procedeva in retromarcia verso il fronte di scavo.
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Il 5 gennaio 2001 muore nel cantiere TAV FT2 di Sesto
Fiorentino (FI) Pasquale Adamo, 55 anni, di
Quarto (NA), sposato e padre di tre figli, stritolato dalla coclea di un
posizionatore all’imbocco della galleria di Monte Morello, a Quinto.
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Il 10 aprile
2001 muore Assuntina Spina,
residente in Via Puccini a Sesto Fiorentino (FI), 84 anni, agganciata da un
camion che usciva da uno dei cantieri dell'Alta Velocità ferroviaria in
costruzione fra Firenze e Bologna.
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Nel corso del
2001 muore un lavoratore per un
incidente stradale nelle Marche durante il rientro al luogo di lavoro (anche
qui non disponiamo né del nome né della provenienza; la fonte è ancora un
report dell'Osservatorio Monitoraggio T.A.V. della Regione Toscana e della
Regione Emilia-Romagna).
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Il 1 febbraio
2003 muore all'ospedale di Careggi a Firenze, dopo 9 giorni di coma, Giovanni Damiano,
carpentiere di 42 anni, di Montesarchio (BN), sposato, con due figli, investito
da un getto di calcestruzzo il 23 gennaio 2003 nel cantiere del Carlone, Vaglia
(FI).