Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 29.9.’02
" Grazie, Report ! " Idra esprime la sua stima alla trasmissione di RaiTre, che martedì scorso ha dato ampio spazio ai tanti lati oscuri del progetto di Ponte sullo Stretto di Messina.
Grazie davvero a Report per aver fatto luce sui molti buchi neri del Ponte sullo Stretto
, progetto in cima alla "lista della spesa" del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del suo ministro alle infrastrutture, Pietro Lunardi! Peraltro, pare opportuno ricordare come il Ponte sia stato un cavallo di battaglia anche del candidato premier Francesco Rutelli, alle ultime elezioni politiche. Dispiace che il ministro Lunardi, benché invitato da Report, non sia venuto in TV a dissipare i consistenti dubbi sulla utilità pubblica del manufatto, confermati da quanto emerso nell'inchiesta televisiva.Nella trasmissione abbiamo sentito il presidente onorario della Stretto di Messina S.p.A. Antonino Calarco affermare che "la sottoscrizione dell'intero costo del ponte sarà assolta dagli emigrati siciliani e calabresi sparsi per il mondo". Dal momento che secondo il video della Stretto di Messina S.p.A. l'opera è "estremamente utile, ma anche capace di autofinanziarsi", vogliamo augurarci che il dott. Calarco abbia approntato anche un piano di rimborso dei finanziamenti che garantisca agli emigrati una adeguata redditività del loro investimento.
In rapporto alle osservazioni delle stesse FS per cui "non si può correre il rischio che nodi cruciali vengano sciolti solo o ancora in sede di progetto esecutivo", non abbiamo potuto apprezzare il ‘senso pratico’ e l'ottimismo del presidente del Consiglio dei Lavori Pubblici Aurelio Misiti che, interpellato in riferimento ai risultati delle prove di verifica della tenuta delle saldature e alle "parecchie decine di rotture" registrate, ha così rassicurato: "Quando si farà quel tipo di saldatura noi avremo una conoscenza doppia rispetto a quella attuale, e i risultati migliori saranno applicati nel momento in cui il ponte sarà in costruzione".
Giuseppe Zamberletti, presidente della Stretto di Messina S.p.A., alla domanda circa la minaccia terroristica alle grandi opere ha risposto: "Il ponte è il meno sensibile degli obiettivi che si possa immaginare. I tunnel e le gallerie sono sensibili". E qui Idra si trova abbastanza d'accordo. Se però si pensa al tunnel lungo 72 km dell'Alta Velocità ferroviaria, in costruzione tra Firenze e Bologna, vengono i brividi.
A fare qualche chiarezza sul senso globale dell’Opera è intervenuto Marco Ponti, economista del Politecnico di Milano, secondo il quale vi sarebbe stata una fiera polemica al Ministero se scrivere "analisi costi benefici" oppure no. "La decisione è stata no, di non scriverla, ha dichiarato Marco Ponti. Perché si temeva che i risultati non fossero buoni. E com'era ovvio dati i dati di traffico, non era difficile aspettarsi con quei dati di traffico, l'analisi costi benefici è venuta molto negativa, non negativa" (*).
Anche Idra aveva rilevato questa grave lacuna dalle cronache, e aveva ritenuto doveroso segnalarla lo scorso giugno al presidente del Consiglio dei ministri, paventando l'ennesimo salasso del pubblico erario senza alcun ritorno per la pubblica utilità. A quella istanza l'associazione fiorentina non ha mai ricevuto dal presidente del Consiglio medesimo alcuna risposta argomentata. Continua quindi il "grande buio" per i cittadini e i contribuenti della Repubblica.
(*) "Viene sinistramente ad assomigliare alla vicenda dell'alta velocità, cioè privati che mettono soldi ma non investono, cioè non rischiano questi soldi. Questi soldi sono di fatto garantiti dallo Stato, e allora sono buoni tutti. Se lo Stato alla fine garantisce, chiunque mette i soldi, tanto il ritorno è garantito. E' come un prestito, è come Bot e Cct". Questo ha dichiarato a proposito dei "soldi per il ponte" Marco Ponti a Report. Idra ricorda al riguardo che il denaro della TAV S.p.A. è tornato ad essere totalmente pubblico già a partire dalla primavera del ’98.