Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

Via V. Emanuele II 135, 50134 FIRENZE

Telefax 055.233.76.65; Tel. 055.41.04.24; E-mail: idrafir@tin.it

Totale n. 2 pagine (inclusa la presente)

29.4.’99

Agli organi di informazione

ALTA VELOCITA' COLABRODO:

LE GALLERIE FANNO ACQUA,

MA A PAGARE SONO IL TERRITORIO E IL CONTRIBUENTE.

IDRA SCRIVE A D'ALEMA, A RONCHI E A CHITI.

 

L'alluvione in atto nella galleria TAV di Scarperia e l'inquinamento totale del torrente Bagnone sono un altro indizio del pressappochismo con cui è stata progettata la tratta ferroviaria Alta Velocità in costruzione fra Firenze e Bologna. L'ultimo di una litania di "incidenti di percorso" che attestano l'inaffidabilità del progetto più costoso del secolo (fra Vaglia e Bologna 5000 miliardi pubblici dai 2.100 iniziali dei "contratti a prezzi chiusi" presentati a agosto del 1991, annunciati allora come misti privato-pubblico; e salvo le lievitazioni prossime future).

Sorgenti e pozzi prosciugati, fauna ittica distrutta, acquedotti a secco, colture e abbeveraggi del bestiame al pascolo compromessi; gas metano rinvenuto inaspettatamente fra le pieghe degli scavi; corsi d'acqua vergini - già di elevatissima qualità biologica e valore paesaggistico - cementificati e trasformati in discariche liquide; frane, dissesti e cedimenti diffusi, un'intera galleria crollata, e lavori interrotti per mesi e mesi (*); pesanti indici di inquinamento acustico; danni da cantiere e incremento di rischi sulla viabilità ordinaria; un viadotto - quello sulla Sieve - mal progettato, iniziato costruire, poi interrotto e rimesso in discussione; appelli istituzionali a una maggiore attenzione progettuale rispetto al rischio elettromagnetismo rimasti inascoltati (l'ARPAT ha definito "inadeguata la valutazione che di questi rischi è stata fatta sinora negli studi di impatto ambientale sulla fase di esercizio delle linee").

Quanto ai controlli e alla vigilanza ambientale, le carenze negli strumenti preventivi e attuativi di controllo sono insindacabilmente gravi. L'ARPAT ha già denunciato in passato gravi carenze in termini di risorse economiche e di personale. Ne resta inficiata la capacità di verifica dell'attendibilità del monitoraggio dei parametri ambientali, affidato dagli accordi - curiosamente - agli stessi costruttori dell'opera.

A questo punto della storia l'associazione di volontariato Idra prende carta e penna e formula al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Ambiente e al Presidente della Giunta Regionale Toscana alcuni precisi quesiti. L'opinione pubblica attende risposte non evasive.

Alla luce delle perplessità sollevate, Idra chiede nella lettera raccomandata indirizzata a Massimo D'Alema, a Edo Ronchi e a Vannino Chiti di intervenire con urgenza affinché:

 

(*)

Nel "Report attività di vigilanza e monitoraggio 1997", l'ultimo ricevuto da Idra dall'ARPA Emilia Romagna, Sezione Provinciale di Bologna, si legge che:

"L'avanzamento dei lavori nel 1997 ha subito forti variazioni rispetto al programma previsto da CAVET. I due cantieri di scavo CE8 e CE6 hanno subito significativi rallentamenti a seguito di fenomeni di instabilità del fronte e della galleria che hanno comportato complesse operazioni tecniche e organizzative per ripristinare l'area di scavo e per mettere in opera le misure necessarie a evitare il ripetersi di altri eventi simili. Le caratteristiche geologiche dell'area di attraversamento della linea AV hanno rappresentato l'elemento di maggiore criticità dell'opera".

In particolare, si legge ancora, nel Cantiere industriale E6 - Ca' della Chiesa - Comune di Monterenzio - Galleria finestra Quinzano "i lavori di scavo sono iniziati nel settembre 1997 ma già in ottobre si sono manifestati fenomeni di crollo per instabilità del fronte che hanno comportato una complessa operazione di ripristino e il blocco dei lavori di scavo". E nel Cantiere industriale E8 - Osteria - Comune di Monghidoro "i lavori di costruzione della galleria sono iniziati nel 1996 ma nel marzo 1997 sono stati sospesi per crollo della volta (la progressiva di avanzamento era già di circa 80 m) e sono stati ripresi in settembre".

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