Associazione di volontariato Idra

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Firenze, 29.4.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

La tomba etrusca della Montagnola?

Visitatela "prima che crolli a causa dei lavori per la ferrovia veloce". E' il consiglio dell'ex Soprintendente Archeologico della Toscana Francesco Nicosia.

Chissà quante belle e dotte cose verranno raccontate stasera alle 21 alla presentazione del libro dell'Assessorato alla Cultura di Sesto Fiorentino "Itinerari nella storia del territorio sestese, Guida ai beni archeologici", al Museo Richard Ginori, in viale Pratese 31. Interverranno Paolo Pecile, a nome dell'Istituzione per i Servizi Educativi Culturali e Sportivi del Comune di Sesto (*), e - per la Soprintendenza Archeologica per la Toscana - Giuseppina Carlotta Cianferoni e Gabriella Poggesi.

"L'acquisizione dei dati - si legge proprio in una breve presentazione del libro a firma della dott.ssa Cianferoni - è stata favorita dalla posizione e dalle caratteristiche della piana sestese, che è diventata negli anni uno dei maggiori poli di espansione edilizia dell'area fiorentina. La sempre più intensa urbanizzazione, e i conseguenti scavi, hanno riportato alla luce l'immenso patrimonio archeologico custodito dal sottosuolo".

Viva l'espansione, dunque, se questa ci permette di entrare in contatto con le culture sepolte.

Viva la colata di cemento che sta sfigurando definitivamente l'ambiente, l'identità storica (non solo archeologica) e la capacità di carico idrogeologico della Piana!

Non la pensa probabilmente allo stesso modo, in fatto di "magnifiche sorti e progressive" recate in dono dalla modernizzazione violenta che cementifica la piana e - ultimamente, grazie alla TAV - anche la collina, l'ispettore centrale dei Beni Culturali Francesco Nicosia, che su Il Corriere della Sera di Pasqua, domenica 23 aprile, sotto il titolo "Cento musei aperti in tutta Italia, consigli d'autore per chi resta in città" suggerisce al visitatore fiorentino la tomba etrusca della Montagnola, a Sesto Fiorentino, "una struttura architettonica stupefacente". E aggiunge: "Prima che crolli a causa dei lavori per la ferrovia veloce". La Montagnola: proprio quella tomba (la più antica architettura, insieme alla Mula, dell'area fiorentina) che l'attuale Soprintendenza Archeologica ha generosamente concesso al tracciato dell'Alta velocità - non certo delicato - di lambire, e - colmo dell'irriverenza! - proprio là dove esso disegna una curva (assai poco "veloce") a 90°, per recuperare verso est - curiosa gobba progettuale! - il terreno perduto nell'uscita a ovest da Firenze (l'attuale linea in costruzione da Bologna è disegnata in realtà per l'antico approdo a Campo di Marte, poi cancellato).

Idra desidera ricordare che - per quanto le risulta - la Soprintendenza Archeologica della Toscana ha purtroppo fornito parere positivo (pur con alcune prescrizioni) al passaggio della linea TAV fra la Mula e la Montagnola a poche decine di metri da entrambe:

(*) quella che con tanta attenzione sta curando il diritto alla salute dei 45 bambini di età compresa fra tre mesi e tre anni ospiti dell'Asilo Nido Alice, lasciato convivere col cantiere TAV nonostante gli impegni firmati…..

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