Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA    Firenze, 29.3.'07

 

TAV: LA LEZIONE DEL DISASTRO AMBIENTALE ED ERARIALE  IN MUGELLO AGGIUNGE RAGIONI E SIGNIFICATI ALLA BATTAGLIA PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATA IN PIEMONTE.

SABATO 31 MARZO VAL DI SUSA E VAL SANGONE INSIEME PER L’ALTERNATIVA AL TAV TORINO-LIONE: OTTIMIZZARE LA RETE FERROVIARIA ESISTENTE.

 

FIRENZE È ACCANTO AI CAPARBI VALLIGIANI PIEMONTESI, MAESTRI DI CIVISMO E DEMOCRAZIA PARTECIPATA PER L’ITALIA INTERA.

INTANTO L’APPALTO DEL SOTTOATTRAVERSAMENTO AV DELLA “CITTÀ DEL FIORE” VIENE AGGIUDICATO CON UN RIBASSO DEL 25%. VISTI I PRECEDENTI, C’E’ DA FIDARSI?

 

“Non-solo-delega-elettorale”: sabato 31 marzo due Valli del Nord eserciteranno nei fatti il diritto-dovere alla democrazia partecipativa. Motivo, l’inutile e dannoso progetto TAV Torino-Lione, che le lobbies promotrici vorrebbero ora deviare dalla Val di Susa alla laterale Val Sangone. Ma gli abitanti delle due valli si ostinano a voler manifestare responsabilità civile e spirito critico ispirato al buon senso. Segnalano per l’ennesima volta che l’ottimizzazione della linea storica – i lavori sono già in corso – sarà ampiamente sufficiente a coprire ogni ragionevole esigenza del trasporto merci e passeggeri. Quei cittadini si troveranno uniti in difesa non solo del loro territorio, ma anche delle casse pubbliche nazionali ed europee. E’ ormai manifesto infatti che i promotori del nuovo TAV intendono impiegare per la sua realizzazione fondi pubblici italiani e di provenienza UE.

L’associazione ecologista fiorentina Idra condivide pienamente la ragioni dei valligiani. Condivide e rilancia, perché mentre fra Torino e le Alpi il popolo si mobilita ancora una volta, a Firenze si è appreso che l’appalto per il sottoattraversamento AV della città è stato aggiudicato a Coopsette, impresa di costruzioni di Reggio Emilia, general contractor per la progettazione esecutiva e la costruzione dell’opera, con un ribasso di ben il 25% sul prezzo complessivo dei lavori a base d’asta di 915 milioni di euro.

Al riguardo, Idra ha due domande da rivolgere ai responsabili della cosa pubblica.

La prima. Quando questo Governo è entrato in carica, il ministro dell’Economia e delle Finanze sosteneva che le casse pubbliche erano in grave disordine: com’è potuto accadere che adesso siano disponibili le risorse per avviare una costosissima operazione “a cuore aperto” in una città patrimonio del mondo, il progetto di sottoattraversamento AV, tra l’altro anch’esso inutile dal momento che vi sono spazi e alternative possibili per il passaggio di ogni tipologia di treni in superficie?

La seconda. Un ribasso di un quarto sul prezzo complessivo quanto è in grado di garantire la qualità delle opere da eseguire, la sicurezza e la dignità dei lavoratori (pensiamo al meccanismo infernale dei subappalti sperimentato in Mugello), il rispetto dei tempi programmati (già in partenza ciclopici), l’attenzione alle conseguenze ambientali e sanitarie delle cantierizzazioni in un nodo urbano densamente popolato, e – last but not least - la tutela dei beni patrimoniali, artistici e storici interessati dalla fascia di influenza degli scavi? E qualcuno è in grado di garantire che non si ripeteranno gli aumenti esponenziali della spesa pubblica, come è avvenuto per la tratta Firenze-Bologna,  i cui costi sono ad oggi aumentati del 400% rispetto al prezzo pattuito in partenza?

 

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