Associazione di volontariato Idra

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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

 

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 29.3.'01

 

CONDIZIONI DI RISCHIO

PER LE TOMBE MONUMENTALI ETRUSCHE

DELLA MULA E DELLA MONTAGNOLA

nell'insediamento archeologico di Quinto Fiorentino

in conseguenza della cantierizzazione TAV:

un mese e mezzo dopo il colloquio di Idra

col Soprintendente regionale Angelo Bottini,

ancora nessuna risposta

a un lungo elenco di quesiti seri e preoccupati.

In una lettera indirizzata al Soprintendente Archeologico per la Toscana Angelo Bottini, inviata per conoscenza anche al Ministro per i Beni culturali e Ambientali Giovanna Melandri, l'Associazione per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale Idra scrive: "Siamo tuttora in attesa, dopo il colloquio avuto lo scorso 7 febbraio 2001 in Soprintendenza, di una risposta ai numerosi e seri temi e quesiti rimasti aperti in relazione alle condizioni di rischio per le tombe monumentali etrusche della Mula e della Montagnola nell'insediamento archeologico di Quinto Fiorentino per effetto della cantierizzazione TAV, temi e quesiti da noi puntualmente elencati e descritti nella lettera trasmessaVi lo scorso 13 febbraio. Vivamente preoccupati per il ritardo nell'informazione, sollecitiamo una Vostra cortese risposta".

Nel colloquio e nella lettera dello scorso febbraio era stato denunciato, fra le altre cose, il clamoroso ritardo con cui la Soprintendenza Archeologica della Toscana ha provveduto a richiedere - solo dopo le insistenze di Idra - opportuni monitoraggi idrogeologici, preso atto che non risulta sia stato svolto dalla società proponente uno studio idrogeologico di dettaglio dell'area archeologica in questione. E malgrado i cantieri siano aperti da oltre un anno nelle immediate vicinanze, non è possibile ancora disporre dei risultati di questo programma di monitoraggi, al quale ci risulta comunque non partecipare l'agenzia pubblica di protezione ambientale, ovverosia l'ARPAT.

La Soprintendenza inoltre non è stata in grado di fornire documenti che attestino attraverso dati quantitativi oggettivi l'avvenuta esecuzione, da parte del committente dell'opera TAV, degli adempimenti relativi alla determinazione delle previsioni di impatto del rumore e delle vibrazioni sui monumenti in oggetto, sia in fase di cantierizzazione dell'opera, sia in fase di esercizio della linea TAV (una componente fondamentale dei fattori di rischio per i monumenti).

Sulla base di queste e di altre circostanze descritte nella lettera fax al Soprintendente Bottini del 13 marzo scorso, è giustificato secondo Idra "ritenere non sufficienti, o non sufficientemente chiariti, i parametri conoscitivi e i dati sperimentali che garantiscono stabilità ai monumenti in oggetto", e dunque avere "fondati motivi per nutrire serie preoccupazioni di ordine tecnico circa la sicurezza dei monumenti in fase di cantiere e in fase di esercizio della linea".

Per ulteriori informazioni, Tel. 055.44.91.309, Tel. 055.41.04.24, Tel. 055.233.76.65

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