Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana
per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
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29.2.2000
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
FINANZA ALLEGRA SENZA PUDORE.
RADDOPPIATO NEL GIRO DI UN ANNO E MEZZO
IL CO$TO DEL TRAFORO DI MONTE MORELLO:
DA "CIRCA 1000 MILIARDI " A "CIRCA 2000 MILIARDI ".
CHI PAGA QUESTE L(I)EVITAZIONI?
DENTRO QUALE PORTAFOGLIO DEI MIRACOLI SI TROVERANNO
I FANTAMILAMILIARDI PROMESSI PER LE INFRASTRUTTURE A FIRENZE
DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MASSIMO D'ALEMA?
QUALE MORALITÀ, QUALE ETICA POLITICA
È POSSIBILE LEGGERE DIETRO QUESTA GRANDINE DI DENARO PUBBLICO
CHE FA 'PIOVERE SUL BAGNATO' DA FIRENZE A BOLOGNA
E LASCIA I TERREMOTATI NEI CONTAINER FRA FIRENZE E ROMA?
"L'attività di costruzione si svolgerà complessivamente in 92 mesi. Il costo dell'opera è di circa 1000 MLD".
Così si leggeva a pag. 10 del Parere n. 264 del 23 luglio 1998 sulla "Variante di Firenze Castello" della Commissione per le Valutazioni di Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente, a firma del presidente Maria Rosa Vittadini e del segretario Luciana Lo Bello. Idra ne ha ricevuto copia conforme il 13 novembre '98, e ha sempre lamentato il fatto che solo in questo parere, acquisito dai cittadini alcuni mesi dopo la conclusione della Conferenza di Servizi (aperta e chiusa il 28 luglio 1998, con singolare seduta-lampo), compariva una qualche cifra relativa ai costi del traforo di Monte Morello e della cantierizzazione di Quinto Fiorentino. Cittadini, associazioni e esperti hanno dovuto esprimere infatti le proprie osservazioni su un progetto privo del dato dei costi, uno dei parametri fondamentali ai fini di una valutazione corretta (il rapporto costi / benefici).
Un altro elemento di grave perplessità (vista l'entità delle cifre in gioco, e la natura pubblica delle risorse impiegate) derivava dalla genericità del dato ("circa 1000 MLD"): davvero un modo singolare di descrivere il costo di una 'grande opera', privo com'è di qualsiasi articolazione in voci. Privo com'è, addirittura, del pudore di qualche virgola, di qualche unità o decina di miliardi in più o in meno che lasci intravedere un computo meno rozzo e grossolano.
Adesso scopriamo che no, il Ministero dell'Ambiente aveva un dato imperfetto. Anzi: imperfettissimo. Era la metà di quanto risulta necessario, oggi, a meno di 20 mesi di distanza.
Il costo di 13 km di galleria, e di mezzo chilometro di linea all'aperto, è l(i)evitato del 100%, passando da 1000 a 2000 miliardi! 150 miliardi a chilometro! Notevole. Ma chi paga? Chi controlla? I lavori sono appena iniziati e già ci sono le sorprese: discariche abusive nei siti di deposito dello smarino, pezzi di acquedotto romano dentro i cantieri, insediamenti preistorici, nuovi edifici a rischio, beni culturali sempre più drammaticamente vulnerabili. E i ritardi legati a tutte queste 'scoperte'. Vuoi vedere che alla fine questi 13 km ci costeranno non 1000, non 2000, ma 4000 o 5000 miliardi? Senza contare i danni che potremo ricevere dalle acque sotterranee di Monte Morello messe in libertà: sorgenti asciutte in collina (ne sa qualcosa il Mugello), scantinati allagati in pianura. E intanto la tratta Bologna-Firenze 'vola' dai 2.100 mld dei "contratti a prezzi chiusi" presentati ad agosto del 1991 ai 6.100 mld attuali.
NO GRAZIE ! RESTITUITECI I NOSTRI SOLDI : SAPPIAMO NOI DOVE SPENDERLI .