Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65, 055.48.03.22, 320.16.18.105; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
FERROVIE DELLO STATO “COL CAPPELLO
IN MANO”.
Con
questo titolo esce il notiziario
annuale di Idra. 32 pagine di
rassegna delle principali iniziative dell’associazione nel corso del
2006.
La copertina del notiziario in cui Idra
riassume le principali iniziative del 2006 è dedicata quest’anno al “buco nero”
erariale delle Ferrovie. Il vicepresidente dell’associazione ecologista fiorentina Idra, Pier Luigi Tossani, nel consueto
editoriale del notiziario di fine anno ha preso spunto dalle dichiarazioni di
Mauro Moretti, nuovo amministratore delegato di FS. “Un bel giorno di novembre”, annota Tossani, “dalla commissione Lavori Pubblici in Senato il nuovo amministratore
delegato – arrivato ai vertici delle ferrovie dalle file di quel sindacato
confederale che l’Alta Velocità l’ha sempre convintamente appoggiata perché “crea
occupazione” (evidentemente non interessa
se sana o drogata) viene a raccontare al Paese che le FS si
ritrovano sull’orlo del fallimento…”. Al quale, come è noto, ha contribuito
massicciamente la spesa astronomica per l’inutile TAV. “Sembra che le casse pubbliche siano esauste a tal punto che nelle
ultime legislature si sta facendo una gran fatica a trovare i soldi non solo
per portare avanti i lavori già in corso dell’Alta Velocità, ma anche per
manutenere in stato appena decente il parco del materiale rotabile, non
mediamente nuovissimo, e per provvedere, ove necessario, al suo ammodernamento”,
ricorda Tossani. “La stessa situazione di
mancanza di risorse si ripete ovviamente per la gestione e l’adeguamento
tecnologico delle strutture fisse della rete esistente”. Nel bilancio associativo di fine anno, Idra non può fare a meno di osservare
che il proprio impegno è appunto rivolto a contrastare “questo genere di politica e di gestione della cosa pubblica, che
prima apre le stalle e dopo lamenta che i buoi sono scappati”.
E ancora, si è appreso in questi giorni a proposito di TAV dalla presidente dell’Ottava Commissione del Senato
(Lavori Pubblici, Comunicazioni) Anna Donati, che “Verdi, Rifondazione e Comunisti Italiani, hanno condiviso la proposta
del Governo che assegna le risorse per il completamento delle tratte
Torino-Milano Napoli”! Sembra quasi che a Roma niente si sappia della galleria infinita TAV tra Firenze e
Bologna, più volte inaugurata e ancora però senza binari e per giunta ammalorata. “Alcuni tratti mal riusciti, infatti”, si legge nell’editoriale di Idra, “sono in corso di demolizione e rifacimento
per motivi ancora misteriosi, lunghezze indefinite e spese che non si riesce a
vedere, nero su bianco, a carico di chi siano”. Invece di seguitare a
buttare soldi pubblici nel pozzo senza fondo della TAV, Idra da sempre propone il raddoppio di
capacità della Direttissima Prato-Bologna, realizzabile persino senza
quadruplicamento, con spesa irrisoria e ridottissimo impatto ambientale tramite
l’adeguamento tecnologico della linea.
In un simile quadro, conclude
Tossani, “non sapremmo definire
altrimenti che lucida follia politica l’ostinata volontà, da parte del sistema di lobby partitico-finanziario-industriale, di
realizzare una nuova tratta Alta Velocità / Alta Capacità sulla direttrice
Torino-Lione, o raggiungere Trieste da Milano bucando il Carso, o - ultimamente
– riproporre la perversa architettura TAV per collegare Napoli e Bari”.
E a Firenze? Palazzo Vecchio ritiene
ancora oggi irrinunciabile il
sottoattraversamento AV della città del
fiore, scrive Idra, per la modica
cifra di circa 1.250 milioni di euro pubblici!
Dal canto suo la Regione Toscana condivide pienamente questa
impostazione del nodo ferroviario fiorentino. Ma quella del sottoattraversamento AV di Firenze è secondo Idra una “scelta incongrua anche sul piano trasportistico, dal momento che
sussistono alternative di potenziamento ferroviario in superficie. La cantierizzazione
avrebbe conseguenze pesantissime sulla vivibilità e sul patrimonio immobiliare
pubblico e privato della città”. L’associazione ha dettagliato tutte le
ragioni del NO ai due buchi sotto la città ma anche le alternative possibili,
raccogliendole in un libro bianco
di 108 pagine trasmesso a settembre – con la richiesta urgente di un intervento
per salvare Firenze - ai ministri
responsabili per le Infrastrutture, i Trasporti e l’Ambiente.
Infine, un
pensiero ad alta voce sullo stato della nostra democrazia. E’ manifesto ormai
che il caso TAV rappresenta molto di più che un problema infrastrutturale. Sprechi sistematici e danneggiamenti della
dignità dei cittadini e dell’interesse pubblico non devono stupire: sono
corollari inevitabili di una politica ispirata dalla società dei consumi e dell’inflazione, sostenuta da poteri
oligarchici attraverso lo strumento ormai palesemente insufficiente della
democrazia rappresentativa. “Non sarà
Idra a salvare il Paese”, scrive
Tossani, “ma solo l’innervamento dell’economia e della democrazia partecipative
nella società ad ogni livello. E poiché non è certo pensabile che il
sistema che ha causato la crisi possa riformare sé stesso, l’associazione
fiorentina non può che auspicare lo sviluppo di un dibattito fecondo sul senso
e sui modi della partecipazione come risorsa autentica”.
Idra chiede
ai lettori del notiziario di seguitare a sostenerla, e ricorda il suo indirizzo
web, con un archivio ogni giorno più ricco di documentazione indipendente a
disposizione di tutti: http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html.