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COMUNICATO STAMPA Firenze, 28.9.’06
Alta Velocità a Firenze senza pianificazione: sembra ammetterlo l’“Area
di Coordinamento Pianificazione Territoriale” della Regione Toscana...
Secondo l’assessore regionale toscano ai Trasporti Riccardo Conti il
sottoattraversamento Alta Velocità della città patrimonio UNESCO è la “priorità delle priorità”, “la madre di tutte le battaglie”. Ma non
esiste un solo documento tecnico d’insieme sul Nodo fiorentino!
Levarsi uno sfizio: verificare se c’è un fondamento
tecnico a tutta la grancassa politica che accompagna da anni il progetto di
sottoattraversamento AV di Firenze. L’Associazione Idra ci ha provato, scrivendo al dirigente della Regione Toscana
responsabile dell’”Area di Coordinamento Pianificazione Territoriale e
Politiche Abitative”. Una domanda semplice semplice, inoltrata il 22 agosto: “Chiediamo
di poter apprendere se la Regione Toscana ha prodotto a oggi un documento
tecnico complessivo - comprensivo di mappa e cronogramma - che descriva l’assetto programmato per il
nodo ferroviario fiorentino con il nuovo passante sotterraneo AV, la
relativa stazione, lo scavalco di Castello, i servizi ferroviari nazionale,
regionale e metropolitano, la rete di trasporto pubblico (tranviaria e su
gomma) integrata con i servizi ferroviari. Chiediamo se siano stati composti in
un quadro unitario gli effetti attesi dai diversi interventi previsti per
effetto dei singoli accordi con i soggetti legati alla realizzazione del futuro
assetto del nodo”. Questa la risposta, trasmessa a Idra il 21 settembre: “Si
ritiene necessario evidenziare l’estrema complessità della definizione di un
“documento tecnico unico” sull’assetto complessivo delle infrastrutture e del
servizio di trasporto ad esse legato per il Nodo fiorentino, sia per la molteplicità degli Enti ed Uffici a
vario titolo e competenza coinvolti per le infrastrutture ed il servizio di
trasporto, sia per la continua
evoluzione dello scenario di riferimento, in gran parte legato anche alla
disponibilità finanziaria per la realizzazione degli interventi; un tale documento, attualmente non
disponibile, rischierebbe di essere comunque incompleto e non aggiornato”.
Come dire: siamo costretti
a “navigare a vista”... Si programmano dunque investimenti colossali nelle
infrastrutture (pensiamo alla TAV permanentemente incompiuta Bologna-Firenze,
alla sofferta Variante di Valico, alla discussa Terza corsia A1) senza essere
in grado di prevederne le ricadute l’una sull’altra, e tutte insieme sul
trasporto di passeggeri e merci, sulla mobilità urbana e su quella
metropolitana? Come si può giustificare tutto ciò? E’ davvero razionale attribuire questa sorta di disordine progettuale
di programma alla “molteplicità degli
Enti ed Uffici”, o alla “continua
evoluzione” degli scenari per effetto delle oscillazioni nella “disponibilità finanziaria per la
realizzazione degli interventi”? Dove si situa il ruolo di
pianificazione della Regione? E perché, ancora, la giunta regionale toscana
commissiona agli esperti studi strategici sulla mobilità, come quello
pubblicato ormai nove anni fa col titolo rassicurante “Ambiente & trasporto - Verso una
riconciliazione sostenibile”, per farsi attestare la
schizofrenia delle proprie scelte e al tempo stesso ignorare olimpicamente le
indicazioni che da quegli studi derivano?
Il grave deficit di programmazione descritto non è
originato, secondo Idra, dalle
strutture tecniche della Regione, costrette a registrare – proprio dall’“Area
di Coordinamento Pianificazione Territoriale”! - lacune così clamorose. E’
evidente che la radice del fenomeno
appare essere di natura politica. Quando un governo della cosa pubblica - pur di implementare progetti
spesso avversati dalle popolazioni, magari dannosi, costosissimi e incerti - scansa la
partecipazione dei cittadini e ignora le competenze
tecniche indipendenti, è difficile potersi aspettare qualcosa di meglio
dell’improvvisazione progettuale, dell’incertezza esecutiva, dell’inefficacia
dei risultati. Con tutti i danni collaterali che possono derivarne all’ambiente
e alla ‘solvibilità’ delle future generazioni. Quello che, appunto, si sospetta
possa avvenire anche nel caso del faraonico nodo Alta Velocità di Firenze, che
l’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Conti rivendica con enfasi come “la priorità
delle priorità” e “la madre di tutte le
nostre battaglie”!