Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 28.6.’02

I sindaci del Mugello rispondono sulla TAV: abbiamo le mani legate!

Meno male che a Roma c’è il centro-destra?

Ma Idra non demorde.

Dopo l’incontro con l’associazione di volontariato ambientale Idra l’8 ottobre scorso, i sindaci di Borgo San Lorenzo Antonio Margheri e di Scarperia Sandra Galazzo non avevano più dato riscontro alla gran quantità di quesiti posti dall’associazione dopo le gravi emergenze idrogeologiche occorse in Mugello negli ultimi due anni per effetto della cantierizzazione per l’Alta Velocità ferroviaria.

Oggi i sindaci finalmente rispondono, scusandosi per il ritardo. Ma nessuna delle evidenze portate da Idra per una rivisitazione radicale e seria dei progetti è stata accolta.

La stessa richiesta centrale avanzata ai sindaci (quella di invitare i colleghi del Mugello e dell’Alto Mugello, il presidente della Comunità Montana, i presidenti di Provincia e Regione a farsi - insieme a loro - promotori di un’urgente richiesta di riapertura della Conferenza di Servizi chiusa il 28.7.’95) appare essere stata fraintesa. Margheri e Galazzo rifiutano infatti una proposta che non è mai stata formulata, quando scrivono che la richiesta di Idra era "tesa a far assumere ai nostri Comuni l’iniziativa di una nuova Conferenza dei Servizi per la linea ferroviaria Alta velocità". Già sapevamo – ci mancherebbe! – che non rientra nelle facoltà dei Comuni una così ampia potestà. Ma quel che si chiedeva e si chiede è appunto un’altra cosa, nient’affatto impossibile: un segnale civile chiaro e responsabile da parte di chi rappresenta al massimo grado sul piano locale le esigenze delle popolazioni, della salute, del territorio e dell’ambiente: il sindaco si rivolga agli altri poteri locali interessati dalle conseguenze dei cantieri TAV per porre proprio quelle esigenze al centro di una doverosa, necessaria e urgente verifica presso gli organi centrali dell’Amministrazione Pubblica.

Almeno fin tanto che i sindaci saranno eletti dalle popolazioni: o si sono già trasformati in ‘podestà’ governativi?

Inquieta un po’ leggere, infatti, nella risposta a Idra scritta a quattro mani dai sindaci di Borgo San Lorenzo e Scarperia, espressioni come: "Ci pare altresì incontrovertibile far notare che i recenti provvedimenti adottati dal nuovo Governo vanno tutti nella direzione di ridurre il peso degli Enti Locali nelle Conferenze dei Servizi e pertanto non riteniamo utile percorrere anche questa strada". Sembra quasi che Margheri e Galazzo ignorino che la stessa Regione Toscana ha fatto ricorso il 22 febbraio scorso alla Consulta perché venga dichiarata l’illegittimità costituzionale della legge 21 dicembre 2001 n. 443 "Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive". Un’iniziativa questa che mette il dito proprio sulla piaga dello svuotamento dei poteri locali derivante dalla Legge Obiettivo del ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi (parte in causa, leggiamo, nella progettazione della tratta-colabrodo TAV Bologna-Firenze).

Quanti "girotondi" si fanno in Italia per la giustizia, per l’indipendenza della magistratura, per la tutela della scuola pubblica! Come mai nessun pur minimo accenno di girotondo intorno allo scandalo dell’Alta Velocità? Forse i sindaci temono che, alla fin fine, il girotondo potrebbe girare proprio intorno a loro?

Certo, i diversi livelli di responsabilità nella sciagurata approvazione di un progetto così devastante, i cui danni erano stati abbondantemente preannunciati, dovranno essere prima o poi passati al vaglio di qualche autorità giudicante. Non è davvero un’associazione di volontariato come Idra – che pur tante evidenze scientifiche ha contributo a portare prima che quei progetti venissero approvati – a potersi permettere il lusso di sputare sentenze. Ma, in quanto espressione della società civile, Idra chiede ed esige che i sindaci non si defilino rispetto alle responsabilità che oggi loro competono: fra queste, la tutela della salute, del territorio, dell’economia.

Possibile che nessuno dei tanti temi-scandalo di cui è costellata l’intrapresa TAV (inquinamenti ambientali, perdita irreversibile di risorse idriche, danni alla salute, insufficienza dei controlli, condizioni di impiego dei lavoratori, lievitazione della spesa pubblica, rapporto costi/benefici, offerta trasportistica) appaia ai sindaci sufficientemente forte da permettere loro di promuovere un’azione palese e efficace di autotutela?

Possibile che persino gli impegni direttamente sottoscritti dai sindaci insieme agli altri Enti Locali (uso della Faentina come linea di cantiere; potenziamento della Faentina come linea passeggeri; istituzione di un osservatorio sociale contro il fenomeno della ghettizzazione dei lavoratori ospiti) siano stati clamorosamente disattesi senza che sia stata messa in campo alcuna iniziativa in grado di ottenere il rispetto degli accordi?

Idra non demorde, e ha sollecitato un nuovo incontro con i sindaci di Borgo San Lorenzo e di Scarperia. Un incontro nel corso del quale si parlerà ancora di prevenzione e di Osservatorio Ambientale, ma anche di quantificazione dei danni, di procedure di risarcimento per i privati e per la collettività, di strategie per la conservazione delle risorse idriche, e dunque di Fonte dell’Alpe, di Bilancino, di Variante di valico. L’appuntamento dei sindaci con Idra è stato fissato per lunedì mattina alle 10.30 in Municipio a Borgo San Lorenzo.

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