Associazione di volontariato Idra
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Sangue in Val di Susa.
Con le buone o con le cattive, lo spreco pubblico deve
fare il suo corso.
Idra dice: non esistono “moderati”. Democrazia
rappresentativa sempre più nuda.
Non stupisce che la TAV/TAC Torino-Lione richieda
periodicamente, come un moderno Moloch, un tributo di coercizione e di
sangue, come è accaduto ieri 27 febbraio a Luca Abbà, a Chiomonte.
Da tempo, ormai, l’Associazione ecologista fiorentina
Idra denuncia pacatamente come la democrazia rappresentativa, dove il
cittadino vota ma non decide nulla e non controlla nulla, quindi non conta
nulla, non possa che virare in
oligarchia. Cioè in un sistema nel quale la rappresentanza non è a favore
del comune cittadino, ma dei gruppi di interesse.
Nel caso della TAV, esempio perfetto di politica
keynesiana, cioè di grande opera inutile
a spese dell’erario, che si fa a
esclusivo beneficio dei realizzatori, i quali sono in grado di esprimere la
classe politica a loro favorevole, è anche evidente che non esistono “moderati”. Questa politica deve passare con le buone,
cioè con l’indottrinamento del popolo e la disinformazione, oppure – quando
questo non basta – con le maniere forti. Non esistono, quindi, keynesiani
moderati. Giacche e cravatte dai colori rassicuranti celano la forza di uno
Stato che si delegittima da sé. Dobbiamo rassegnarci? Questo è il migliore dei
mondi possibili? Esiste o no un rimedio a questa malattia degenerativa della
democrazia?... Solo la partecipazione autentica dei cittadini al processo politico, solo
la valorizzazione dei corpi intermedi da loro creati, può arrestare l’agonia
della democrazia rappresentativa. Ed anche la crisi economica.