Associazione di volontariato Idra
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TAV, MUGNONE E TRANVIA: IDRA VA DAL DIFENSORE CIVICO. ANZI, VA
DA DUE: QUELLO DELLA REGIONE TOSCANA E QUELLO DEL COMUNE DI FIRENZE.
L’area
urbana a valle del ponte ferroviario sul torrente Mugnone,
all’altezza della futuribile “stazione subacquea” AV, è interessata da due
progetti (uno dei quali già in cantiere) legati rispettivamente al
sottoattraversamento Alta Velocità di Firenze e alla linea 2 della tranvia.
“La
definizione e l’approvazione di tali progetti stanno avvenendo nella più
scrupolosa ignoranza da parte della città”, scrive
il portavoce di Idra ad Alberto Brasca, difensore civico del Comune di Firenze (già
presidente del Consiglio comunale a Palazzo Vecchio dal 1999 al 2004). “Siamo ovviamente indignati per la poco democratica disinvoltura con cui tre
anni (per cominciare) di cantieri vengono avviati in
piena area urbana senza che ne venga data notizia, con nuovo
sacrificio di alberature non malate, per le quali non sono previsti in questo
caso neppure i pannicelli caldi delle sostituzioni con piante assai più
giovani”, aggiunge Idra nell’esposto inoltrato ieri e corredato da 16 documenti. “Le trasmettiamo in allegato le lettere da
noi inviate al Sindaco, agli assessori competenti e alla presidente del
quartiere 5, in cui si chiedeva una moratoria nell’avanzamento dei progetti e
un recupero dell’informazione alla cittadinanza, lettere alle quali nessuno ha inteso produrre fino ad oggi un
benché minimo riscontro scritto. La promessa orale da parte del
vice-sindaco dott. Giuseppe Matulli di soddisfare la
nostra richiesta di assemblea informativa pubblica appare anch’essa, a oggi,
priva di riscontri concreti”.
Ad
Alberto Brasca Idra
segnala di aver già trasmesso anche al difensore civico della Regione Toscana
Giorgio Morales (già sindaco di Firenze dal 1989 al 1995)
la documentazione inerente la mancata Valutazione di Impatto Ambientale
regionale per il progetto di adeguamento idraulico del Mugnone.
“Le
chiediamo di intervenire con ogni possibile sollecitudine –
conclude Idra nell’esposto al
difensore civico fiorentino - affinché vengano ristabilite condizioni
minimamente dignitose di trasparenza e di informazione, in un Comune che – apparentemente incapace
di garantire persino questi minimi pre-requisiti – si fregia invece di un
assessorato intitolato addirittura “alla Partecipazione
democratica”. Nel quale, temiamo, viene investito denaro comunque pubblico”.