Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 27.7.’09

 

Progetto TAV: aperture al cambiamento caute ma chiare da parte del sindaco Renzi davanti al Consiglio comunale di Firenze

 

“Il problema non è da dove passa la tramvia: questa è l’ultima delle questioni che ci appassiona”, ha dichiarato il sindaco di Firenze Matteo Renzi reclamando l’importanza di un’idea di città che sappia ‘mettere in fila’ le grandi questioni infrastrutturali e urbanistiche ancora aperte e irrisolte. Fra queste, l’Alta Velocità e il sistema tramviario, ma anche tutte le altre scelte che impegnano in modo pesante e definitivo il territorio, all’interno di un Piano Strutturale che è evidentemente tutto da ridefinire nel metodo e nei contenuti. Sembra evidente che debbano dunque tramontare le “invarianti” con cui si è inteso impedire ai cittadini  – da parte dell’Amministrazione Domenici – l’accesso alla conoscenza dei progetti e alla proposta costruttiva.

In questa idea di città considerata come sistema, Renzi ha di fatto esemplificato il ‘nuovo corso’ della propria Amministrazione: sembra aver preso atto dell’opportunità di non ripetere gli errori inanellati dalle passate Amministrazioni (assenza di pianificazione, leggerezze progettuali, ritardi, lievitazioni di costi, sgraditi impatti sociali). Renzi ha esplicitamente sottolineato alcune priorità strategiche: le opportune garanzie di sostenibilità, il coinvolgimento partecipativo, il confronto fra opzioni alternative. E lo ha fatto rivendicando dignità e autonomia all’Amministrazione comunale rispetto ad altri soggetti, come FS. “Nessuno di noi immagina che abbia un senso il perdere tempo, ha detto, siamo quelli del fare; per fare però bisogna fare bene”.

Sembra auspicabile che su questi perni possa impostarsi un nuovo rapporto con la città. Adesso alle parole seguano i fatti. A partire dalla sospensione immediata del provvedimento di sacrificio di 163 alberi sull’altare di un cantiere-stazione ancora incerto (essendo il progetto, come Renzi stesso ha ammesso davanti al Consiglio, “bloccato sotto la lente di ingrandimento dell’Osservatorio della TAV”). Idra attende anche di poter interloquire col nuovo sindaco, come più volte richiesto, avendo da offrire contributi di esperienza, proposte di metodo e indicazioni utili a prevenire il dissanguamento sistematico dell’erario: una costante questa che accompagna puntualmente – come denunciano la Corte dei conti e l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici - la realizzazione della TAV da parte dei general contractor sul territorio nazionale.

 

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