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COMUNICATO STAMPA              Firenze, 27.7.’04

 

Un appuntamento per non dimenticare i caduti, i feriti e gli offesi sul lavoro usurante in galleria: i pendolari calabresi delle “grandi opere” organizzano il 17 e il 18 agosto la Festa del Minatore a Pagliarelle, in provincia di Crotone.

Attendono ancora una risposta le richieste di collaborazione inviate dall’Associazione dei Minatori a tutte le autorità locali.

Idra e Medicina Democratica sostengono dalla Toscana l’iniziativa dei minatori.

 

 

E’ ricco il carnet di proposte e iniziative che ha messo in programma l’Associazione Minatori di Pagliarelle (KR) il 17 e 18 agosto per la “Festa del Minatore”, nel primo anniversario dell’inaugurazione del “Monumento al minatore”, una statua realizzata dallo scultore petilino Domenico Greco, e collocata nel paese della montagna crotonese. Un simbolo, il monumento, che è stato fortemente voluto dalle maestranze calabresi impegnate nella costruzione delle gallerie dell’Alta Velocità ferroviaria fra Firenze e Bologna. Sono quasi tutti “figli d’arte”, lavoratori che da generazioni partono dai loro paesi e procurano col loro sudore benessere e sviluppo a regioni d’Italia più fortunate, pagando a volte un amaro tributo di sangue, come è stato per Pasquale Costanzo, giovanissimo elettricista di Pagliarelle, la prima vittima a soli 23 anni - il 31 gennaio 2000 - delle condizioni di ingaggio, di lavoro e di integrazione sociale alle quali sono costretti, per contratto, migliaia di “pendolari degli scavi” impegnati nei cantieri dell’Alta Velocità.

Nei cantieri del Mugello, in provincia di Firenze, sono attualmente occupati lavoratori provenienti da numerosissimi centri della Calabria. Questo l’elenco che i minatori sono riusciti finora a censire: Petilia Policastro, Cotronei, S. Giovanni in Fiore, Laino Borgo, Tortora, Acri, Botricello, Celico, Pizzo Calabro, Crotone, Cosenza, Castrovillari, Luzzi, Montalto, Rogliano, Scagliano, Colosimi, Bocca di Piazza, Serricella, Spezano Piccolo, Spezano Albanese, Aprigliano, Locri, Ardore, Piano Lago, Roccabernarda, Cerenzia, Rocca di Neto, Caccuri, Mesoraca, Petronà, Altilia, S. Nicola dell’Alto, Belvedere Spinello, Sellia Marina, Gimigliano, Bianchi, Cirò, Attilia Grimaldi, Paola, Gioia Tauro.

Ecco perché la festa che l’associazione dei minatori propone, a partire da quest’anno, ogni 17 e 18 agosto, non è pensata solo per stare insieme, raccontarsi storie, passare allegramente due giornate con le famiglie e gli amici che sono altrimenti così lontani per tanta parte dell’anno. La festa vuole anche raggiungere degli scopi. Ha un occhio rivolto al passato e uno al futuro. Vuole documentare puntigliosamente il dramma di alcuni, il sacrificio di tanti, le sofferenze di tutti, per non dimenticare. E vuole aiutare a cambiare in meglio il futuro, dei lavoratori e dei loro figli: da queste giornate i minatori chiamano le amministrazioni pubbliche a permettere condizioni sempre più umane, dignitose e salutari di impiego, e un generale riequilibrio nella distribuzione delle risorse e delle opportunità fra Nord e Sud, visto che l’antica questione meridionale, la disoccupazione, il degrado, l’abbandono sono ancora di tragica attualità.

Da ciò il senso del fitto programma proposto dai minatori:

         una mostra fotografica e proiezioni di video sui cantieri dell’Alta Velocità in Mugello, accompagnate dall’esposizione degli strumenti di lavoro dei minatori;

         la divulgazione dei numeri, delle statistiche e dei grafici sul lavoro in galleria, estratti dai report dell’Osservatorio di monitoraggio realizzato dalle Regioni Toscana e Emilia-Romagna;

         un incontro pubblico con esponenti dell’Azienda Sanitaria Locale n. 10 di Firenze per dibattere di salute, prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro;

         incontri con i sindaci calabresi e toscani, le Comunità montane dell’Alto Marchesato e del Mugello, la Provincia di Crotone e quella di Firenze, la Regione Calabria e la Regione Toscana;

         la firma di documenti operativi: un protocollo di intesa per un osservatorio sociale locale sulle condizioni di lavoro nei cantieri e sui rapporti fra minatori, territorio e famiglie; un “patto di amicizia” fra istituzioni locali della Calabria e della Toscana per le cantierizzazioni delle infrastrutture (sono stati avviati i cantieri anche del raddoppio autostradale fra Firenze e Bologna e della terza corsia autostradale intorno alla città di Firenze).

Naturalmente le due serate saranno arricchite da cene all’aperto con piatti tipici cucinati dalle famiglie dei minatori, musica e fuochi d’artificio.

Ma per realizzare tutto questo occorre, oltre alla fantasia e alla buona volontà dei lavoratori, la collaborazione delle istituzioni locali. Ecco perché l’Associazione si è rivolta, con una lettera raccomandata datata 12 luglio, al presidente del Consiglio regionale e al presidente della Giunta regionale della Calabria, ai presidenti della Provincia di Crotone e della Comunità Montana dell’Alto Marchesato, e al sindaco della città ospite, Petilia Policastro. Insieme al programma della manifestazione, il presidente dell’Associazione, Pietro Mirabelli, che lavora nel cantiere del Carlone, in Mugello, in provincia di Firenze, ha scritto: “Non crediamo sia necessario spiegare che oltre alle energie volontarie che impieghiamo nella difesa quotidiana dei diritti e nell’organizzazione delle attività della nostra Associazione, di altre risorse non disponiamo. Ecco perché chiediamo a Voi di offrire a questo appuntamento di festa e di impegno, che da quest’anno istituiamo intorno alla ricorrenza del 18 agosto, il contributo necessario a realizzare le attività in programma. Confidiamo che vorrete aiutare la nostra Associazione a non mancare gli obiettivi dell’iniziativa, con la quale miriamo a vitalizzare il nostro ambiente, ad accendere le energie creative della popolazione giovanile, a stimolare l’interesse per il nostro territorio, anche da un punto di visto di richiamo per le sue bellezze naturali, paesaggistiche  e storiche. Un territorio dal quale troppo spesso e troppo a lungo siamo costretti a far mancare – per far fronte alle esigenze delle nostre famiglie – la forza delle nostre braccia e la fantasia delle nostre menti”.

Adesso si attende un segnale concreto dalle istituzioni. Anche le associazioni toscane di volontariato Idra e Medicina Democratica, che da anni seguono e patrocinano i diritti dell’ambiente e dei lavoratori impegnati nei cantieri dell’Alta Velocità ferroviaria in costruzione fra Firenze e Bologna, hanno scritto agli Enti Locali calabresi per sostenere la richiesta di collaborazione trasmessa dall’Associazione dei Minatori. “Avendo frequenti contatti con i minatori impegnati nei cantieri TAV – scrivono Girolamo Dell’Olio e Luigi Carpentiero, in rappresentanza delle due ONLUS - possiamo testimoniarVi l’importanza, anche di carattere simbolico, che questa Festa – intorno al Monumento inaugurato l’anno scorso nella stessa data a Petilia Policastro - rappresenta per la loro categoria, sottoposta a un lavoro altamente usurante, che si svolge a grande distanza dalle proprie famiglie e in condizioni ambientali assai difficili, con orari e turni particolarmente defatiganti, esposizione a molteplici fattori inquinanti, livelli di sicurezza discutibili e – in aggiunta a tutto ciò – marcato isolamento sociale”. E concludono: “Siamo certi che vorrete assicurare alla manifestazione proposta il contributo prezioso, economico e organizzativo, delle istituzioni pubbliche che guidate. Vi preghiamo da parte nostra di considerarci disponibili a ogni possibile collaborazione per quanto da qui è in nostra facoltà di fare”.

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