Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA     Firenze, 27.6.'07

 

 

“SOLDI FACILI” PER LA TAV?

IDRA SCRIVE A PRODI: CANCELLARLA DAL DPEF, INVESTIRE IN INFRASTRUTTURE CHE SERVONO!

 

“L’Italia ha bisogno di cominciare a liberare futuro, non di continuare a indebitarlo!”. Con questa riflessione si chiude la lettera che il presidente dell’associazione ecologista fiorentina Idra Girolamo Dell’Olio ha inviato lunedì scorso al primo ministro Romano Prodi sul tema del prossimo documento di programmazione economico-finanziaria.

Secondo Idra, occorre scrivere un DPEF “che permetta alla nave del nostro Paese di invertire la rotta sciagurata che ha fatto accumulare negli ultimi decenni debiti spaventosi di cui dovranno farsi carico le future generazioni. Urge recedere dalle politiche di spesa pubblica incontrollata: opere come la TAV hanno dimostrato, conti alla mano, di ingigantire il debito pubblico e di mettere il nostro Paese in difficoltà con le stesse esigenze di bilancio dettate dall’Europa. “Riteniamo che sia arrivato il momento di considerare con l’attenzione che meritano – aggiunge Idra - le alternative progettuali in grado di soddisfare le esigenze di modernizzazione, economicità, efficacia trasportistica e sostenibilità ambientale che l’Italia rivendica, dalla Val di Susa a Trieste, dal Brennero ad Agrigento. Si tratta dappertutto di interventi immediatamente praticabili, assai più rapidi ed economici.

L’associazione ecologista fiorentina rileva: lo stesso presidente della Giunta regionale toscana Claudio Martini ha scritto recentemente proprio a Prodi per sollecitare le risorse necessarie a ‘rammendare’ le gravi ferite ambientali inferte dalla TAV - da Monte Morello al Mugello - a un vasto territorio e alle sue preziose risorse idriche. Ma manca all’appello persino una parte dei fondi che erano stati promessi dal governo nel lontano 2002! Quale etica della spesa pubblica può dunque suggerire oggi di “impegnare quantità assai più significative di denaro pubblico in opere come il sottoattraversamento AV di Firenze, che promettono di incidere in maniera assai critica - e per un lunghissimo arco temporale - sulla vivibilità, la sicurezza e l’economia della città e della sua area metropolitana, nonché sullo stesso erario”? Idra chiede pertanto che “le cifre relative ai finanziamenti per la realizzazione del ciclopico e pericoloso progetto di sottoattraversamento AV di Firenze siano cancellate dal DPEF”, e vengano sostituite da quelle, assai più ragionevoli, che scaturiscono dalla stima dei costi necessari a realizzare i progetti socialmente utili e trasportisticamente efficaci di cui la comunità fiorentina, toscana e nazionale avverte urgentemente esigenza. “La nostra Associazione – conclude Dell’Olio - è in grado di mettere a disposizione del Governo una delegazione tecnica nazionale di alto livello, con competenze multidisciplinari di natura trasportistica, finanziaria, ingegneristico-progettuale, urbanistica e ambientale. Ci auguriamo di essere finalmente considerati e convocati”.

 

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