Associazione di volontariato Idra
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“SOLDI FACILI” PER LA TAV?
IDRA SCRIVE A PRODI: CANCELLARLA DAL DPEF, INVESTIRE IN INFRASTRUTTURE CHE
SERVONO!
“L’Italia ha bisogno di cominciare a
liberare futuro, non di continuare a indebitarlo!”. Con questa riflessione si chiude
la lettera che il presidente
dell’associazione ecologista fiorentina Idra
Girolamo Dell’Olio ha inviato lunedì scorso al primo ministro Romano Prodi sul
tema del prossimo documento di programmazione economico-finanziaria.
Secondo Idra, occorre scrivere un
DPEF “che permetta alla nave del nostro
Paese di invertire la rotta sciagurata che ha fatto accumulare negli ultimi
decenni debiti spaventosi di cui dovranno farsi carico le future generazioni”. Urge recedere dalle politiche di
spesa pubblica incontrollata: opere come la TAV hanno dimostrato, conti alla mano,
di ingigantire il debito pubblico e di mettere il nostro Paese in difficoltà
con le stesse esigenze di bilancio dettate dall’Europa. “Riteniamo che sia arrivato il momento di considerare con l’attenzione
che meritano – aggiunge Idra - le
alternative progettuali in grado
di soddisfare le esigenze di modernizzazione, economicità, efficacia
trasportistica e sostenibilità ambientale che l’Italia rivendica, dalla Val di Susa a Trieste, dal Brennero
ad Agrigento. Si tratta dappertutto di interventi
immediatamente praticabili, assai più rapidi ed economici”.
L’associazione ecologista fiorentina
rileva: lo stesso presidente della Giunta regionale toscana Claudio Martini ha scritto recentemente proprio a Prodi per sollecitare
le risorse necessarie a ‘rammendare’ le gravi ferite
ambientali inferte dalla TAV - da Monte Morello al Mugello - a un vasto
territorio e alle sue preziose risorse idriche. Ma manca all’appello persino una
parte dei fondi che erano stati promessi dal governo nel lontano 2002! Quale
etica della spesa pubblica può dunque suggerire oggi di “impegnare quantità assai più significative di denaro pubblico in opere
come il
sottoattraversamento AV di Firenze, che promettono di incidere in maniera
assai critica - e per un lunghissimo arco temporale - sulla vivibilità, la
sicurezza e l’economia della città e della sua area metropolitana, nonché sullo
stesso erario”? Idra chiede pertanto
che “le
cifre relative ai finanziamenti per la realizzazione del ciclopico e pericoloso
progetto di sottoattraversamento AV di Firenze siano cancellate dal DPEF”,
e vengano sostituite da quelle, assai più ragionevoli, che scaturiscono dalla
stima dei costi necessari a realizzare i progetti socialmente utili e
trasportisticamente efficaci di cui la comunità fiorentina, toscana e nazionale
avverte urgentemente esigenza. “La nostra
Associazione – conclude Dell’Olio - è
in grado di mettere a disposizione del Governo una delegazione tecnica
nazionale di alto livello, con competenze multidisciplinari di natura
trasportistica, finanziaria, ingegneristico-progettuale, urbanistica e
ambientale. Ci auguriamo di essere
finalmente considerati e convocati”.