Associazione di volontariato Idra
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Firenze, 27.12.’01
IL CONSIGLIO REGIONALE DISCUTE DI ELETTROSMOG.
IL CASO DELL’ANTENNA NOKIA IN VIA GIANO DELLA BELLA,
E QUELLO DEI RIPETITORI RAI SOPRA CAREGGI:
QUANTE FACCE HANNO I NOSTRI AMMINISTRATORI?
Con una lettera indirizzata al comitato di cittadini sorto contro l’installazione selvaggia dell’antenna Nokia per telefonia cellulare in via Giano della Bella, il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ingrana finalmente la marcia indietro: a seguito del parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, contraria al progetto di installazione dell’antenna, l’Amministrazione comunale sta predisponendo la revoca dell’autorizzazione alla società richiedente.
In realtà sia l’assessore all’Urbanistica sia quella al Patrimonio del Comune di Firenze avevano rivendicato, nelle settimane scorse, la legittimità del provvedimento contestato dai cittadini. Secondo Gianni Biagi l’antenna, alta 26 metri dal piano stradale e prevista accanto a un edificio vincolato (il Conventino), proprio sotto la collina di Bellosguardo e di fronte alle palazzine liberty del Michelazzi, "non necessitava di pareri da Palazzo Pitti". E secondo Tea Albini, i cui uffici avevano graziosamente concesso ai privati della Nokia l’area di proprietà del Comune, "l’ex Conventino non è vincolato".
Ma adesso la comunicazione del sindaco Domenici smentisce l’uno e l’altra.
Idra si domanda: chi pagherà i danni alla Nokia, se la società vorrà rivalersi nei confronti del Comune per un’autorizzazione prima concessa, ora revocata? Saranno forse i cittadini stessi, attraverso le casse comunali? E quali provvedimenti ha inteso assumere il sindaco nei confronti degli assessori e dei dirigenti mostratisi non sufficientemente corretti e competenti? Il sindaco vorrà chiedere pubblicamente scusa ai cittadini, che sono stati costretti a mobilitazioni lunghe e faticose, diurne e notturne, e a confronti poco gradevoli con la polizia municipale, zelantemente stanziata a tutelare - invece che la legalità - l’attuazione di provvedimenti palesemente illegittimi?
E’ comprensibile poi che, dopo tutto quello che è successo, il sindaco di Firenze possa scrivere al comitato Oltrarno fuori le mura che sul tema delle installazioni per la telefonia cellulare "vi è una carenza normativa che rende difficile l’operare dell’Amministrazione"? E’ forse ammessa a Palazzo Vecchio l’ignoranza del Testo Unico 490/99 (ex L. 1089/39)? Come fa il sindaco ad aggiungere addirittura che "il rapporto con i cittadini risulta essenziale al fine di individuare, nell’interesse collettivo, le migliori soluzioni"? Perché non risponde invece alle centinaia di cittadini che sul tema delle antenne gli hanno inviato una precisa e articolata petizione, nonostante che siano abbondantemente scaduti i termini previsti dallo Statuto comunale?
Cosa devono pensare infine gli abitanti di Via dei Massoni, a Careggi? Nonostante la richiesta di intervento urgente inviata a marzo scorso da Idra a tutela della salute dei cittadini che vivono a contatto con due ripetitori RAI e una parabolica di un’emittente televisiva privata, non risultava – almeno fino ad alcuni giorni fa - che il sindaco avesse inviato esperti a misurare i campi elettromagnetici, benché l’ARPAT si sia dichiarata a disposizione dell’Amministrazione per la verifica delle condizioni di rischio.
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