Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 26.7.’11
TAV A FIRENZE: ACCORDO BALNEARE IN VISTA?
Monito di Idra a
Renzi, Rossi e Barducci: sono stati informati dei fatti!
Se risponde al vero la notizia secondo la quale il
sindaco di Firenze Matteo Renzi, il presidente della Regione Toscana Enrico
Rossi e il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci si
appresterebbero a firmare con l’ad di FS Mauro Moretti, il prossimo 3 agosto, il via libera agli scavi per il
sottoattraversamento TAV di Firenze e per la stazione ‘subacquea’ Foster
(brillantemente posizionata accanto al subalveo del torrente Mugnone e non
lontano dal torrente Terzolle, esondati l’ultima volta nel 1992 proprio in
quell’area), Idra desidera ricordare
loro e all’opinione pubblica che alcune
gravi circostanze – già segnalate in più di un’occasione - accompagnerebbero il varo di questo
ennesimo “protocollo d’intesa”. Di qualunque tipo siano le ‘compensazioni’
eventualmente offerte da Ferrovie con denaro pubblico alla città di Firenze,
dopo le miserevoli prove fornite in Mugello dal modello corrotto “disastro contro caramelle”.
Nessuna contropartita può fare pari e patta con contenuti progettuali e circostanze
procedurali tutt’altro che inattaccabili.
Idra ha collezionato e depositato negli anni una ricca
messe di osservazioni, rilievi e documentazione che comprovano la clamorosa
insufficienza sia della progettazione sia dei meccanismi di approvazione del
sottoattraversamento di Firenze. Alla mole di criticità già segnalate in tutte
le sedi competenti si sommano oggi
quelle indicate anche recentemente dalle autorità istituzionali di controllo
(ARPAT, ASL, Enti locali, Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici).
I ‘signori
della TAV’ vorranno continuare a ignorare le evidenze e andare avanti comunque?
Suggeriamo almeno tre vincoli che – da soli –
dovrebbero in un paese civile impedire la partenza, nella città patrimonio del
mondo per l’UNESCO, di uno sventramento che rischia di non essere neppure mai
completato, e di lasciare Firenze ‘a cuore aperto’ per lustri:
a)
La nuova stazione Foster da scavare (del tutto diversa dalla precedente ipotesi di
stazione Zevi per architettura, ubicazione, relazioni urbanistiche e
funzionalità trasportistica) è stata
approvata senza essere stata pubblicata. Non è stata sottoposta al
diritto-dovere dei cittadini, degli Enti e delle istituzioni scientifiche ad
esprimere osservazioni. Non è passata attraverso una procedura di Valutazione
di Impatto Ambientale. Non basta. Idra
ha dimostrato che non esiste un solo
documento che comprovi che sia stata svolta un’istruttoria, una verifica, una
comparazione fra i due progetti di stazione che esoneri legittimamente il
Ministero dell’Ambiente dall’obbligo di aprire un regolare percorso di VIA. Il
sindaco Matteo Renzi, da noi informato, non ha dato segni di vita o di
interesse. Il presidente Enrico Rossi, invece, ha scritto al Ministero: ma per ricevere in cambio – a oggi – semplicemente la conferma
della validità della nostra denuncia.
b)
Tutta la materia del dove e del
come sistemare le terre di scavo è ben lontana dall’essere risolta. Quasi metà della mole di smarino da estrarre è
ancora priva di destinazione autorizzata. Anche sull’altra metà gravano le
ombre emerse dall’analisi delle modalità di gestione del secondo lotto. I
sindaci dei Comuni di Fiesole,
Pontassieve, Rignano, Reggello, Incisa Valdarno, Figline Valdarno, San Giovanni
Valdarno e Cavriglia non sono mai stati invitati a partecipare ai momenti
decisionali dei quali le popolazioni da loro amministrate dovranno fare le
spese (ben quattro conferenze di servizi!). Oggi anche la USL 8 di Arezzo e la
Provincia di Arezzo avanzano importanti
riserve sulle modalità di ‘certificazione di qualità’ dello smarino, o
chiedono garanzie tuttora inesistenti
sull’impatto ambientale e sanitario del trasporto di volumi colossali di
materiale.
c)
Dopo la denuncia
del meccanismo finanziario truffaldino adottato sulla tratta TAV
Firenze-Bologna, l'Autorità per la Vigilanza
sui Contratti Pubblici ha reiterato il rilievo e il monito anche sul Nodo
AV di Firenze, rilevando “la violazione dei principi di economicità e
di efficacia del sistema di realizzazione“ e registrando “rilevantissimi
incrementi di costo e dei tempi di realizzazione, nonché iscrizione di riserve
da parte delle imprese esecutrici, che hanno dato vita a contenziosi”.
Ma nessuno sembra scomporsi...
Si potrà andare avanti così?
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Firenze: prove per una stazione TAV
subacquea