Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana
per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
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Firenze, 26.4.2000
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
LETTERA DI AUGURI DI BUON LAVORO DA IDRA
AL CONSIGLIO COMUNALE, ALLA GIUNTA
E AL SINDACO DI SCARPERIA.
E ALCUNE PROPOSTE CONCRETE
PER LA RIAPERTURA DELLA CONFERENZA DI SERVIZI
DELLA TRATTA TAV BOLOGNA-FIRENZE
E PER LA TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI.
Idra apprezza le prime proposte all'ordine del giorno della seduta inaugurale del nuovo consiglio comunale di Scarperia giovedì 27 aprile: sospensione dei lavori TAV e riconvocazione della relativa Conferenza di servizi, per riesaminare gli studi di impatto ambientale e i protocolli di scavo. Idra scrive quindi ai capigruppo del consiglio comunale di Scarperia, ai membri della nuova giunta e al sindaco offrendo ogni possibile collaborazione a redigere un'istruttoria sul progetto Alta velocità che suffraghi la richiesta di riapertura della Conferenza di Servizi. Non mancano infatti, scrive Idra, documenti probanti, ufficiali e istituzionali, che attestano l'urgenza di un simile provvedimento.
Al tempo stesso Idra propone rispettosamente l'adozione di tre tempestive iniziative:
- assicurare sostegno alla vertenza dei lavoratori CAVET in lotta per condizioni di impiego umane, dignitose e ispirate ai diritti costituzionali (riposo durante le festività, ritmi lavorativi non disumani, tutela dagli straordinari forzosi, condizioni di sicurezza oggettiva sul luogo di lavoro);
- farsi parti attive affinché sia adottata una protezione normativa adeguata alle esigenze dei lavoratori CAVET, particolarmente vulnerabili, perché lontani centinaia di chilometri dalle proprie famiglie e forse non sufficientemente tutelati - come si desume dalle vicende di Firenzuola e del Carlone - dalle associazioni sindacali; in particolare, suggerisce Idra, appare urgente e doveroso da parte delle istituzioni pubbliche garantire il salario e il posto di lavoro a quanti sono stati coinvolti in cantieri così pesanti, rischiosi e lontani nell'ambito di un'opera finanziata con denaro pubblico e tuttavia esposta a continue frenate, sospensioni e aggiustamenti a causa della pessima qualità progettuale degli elaborati tecnici sulla base dei quali è stata approvata;
- promuovere l'attuazione dell'impegno - disatteso da oltre quattro anni - a realizzare quell'Osservatorio sociale sulla TAV (istituito solo sulla carta del Protocollo d'intesa del 21 dicembre '95) attraverso il quale i sindaci di Sesto Fiorentino, del Mugello e dell'Alto Mugello, la Provincia, la Regione e la Comunità Montana prevedevano di "individuare e sviluppare studi e iniziative, finalizzati ad una corretta ed efficace integrazione socio-culturale dei lavoratori esterni che si insedieranno nell'area". Osservatorio a cui dovrebbero partecipare "oltre ai funzionari degli Enti firmatari e dell'USL, aventi una specifica professionalità, rappresentanti dell'associazionismo, del volontariato, nonché le parti sociali".
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