Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE; Tel. e fax 055.233.76.65; Tel. 055.48.03.22; Tel. 055.44.91.309; Tel. e fax 055.41.04.24

e-mail idrafir@tin.it; web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html; www.idra.dadacasa.supereva.it

 

Borgo San Lorenzo (FI), 26.3.'03

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

COME SI CONCILIA L'IMPEGNO ALLA PACE CON LA GUERRA ALL'AMBIENTE?

 

In questi giorni ci vengono iniettate dai mass media, continuamente, le immagini di una guerra lontana fisicamente, ma della quale forse in qualche modo nel nostro piccolissimo siamo un po’ responsabili. Responsabili quando andiamo a fare il pieno, responsabili quando si pretende di continuare a mantenere l’attuale nostro tenore di vita senza preoccuparci dei costi civili che forse esso causa a tanti altri. Il petrolio è ancora la fonte primaria di energia per il mondo e quindi devono essere controllate le zone di produzione ed eliminati i governanti tiranni e sgraditi che, come in Iraq, governano queste nazioni. Altrimenti non si spiegherebbe l’indifferenza con la quale sono tollerate dittature altrettanto brutali come le tante dell'Asia o dell’Africa. Non c'è stato un altrettanto forte desiderio di giustizia dopo la sciagura del Cermis, provocata dall’irresponsabilità dei piloti. In quel caso le coscienze americane non si sono ridestate. Così come non si sono ridestate di fronte alla mancata sigla, da parte della stessa amministrazione USA, dei trattati di Kyoto per l’impegno alla riduzione dei gas inquinanti nell’atmosfera con la scusa che erano troppo restrittivi: ma tutto questo ha reso legale l’inquinamento e il saccheggio indiscriminato delle risorse. Qualcuno ha pensato forse di bombardare Bush?

Il grande risentimento pacifista nel mondo, oltre a mobilitare le persone convinte in cuor loro dei valori della pace, sembra però offrire una sponda a parti politiche che, considerata la loro linea di "guerra totale" all'ambiente, all'acqua in particolare, e al pubblico erario (ci riferiamo all'Alta Velocità), ci paiono davvero poco affidabili in materia di pace. Questo accade anche qui da noi, nelle istituzioni regionali e fiorentine: si tratta della stessa classe dirigente alla quale viene richiesto di cercare di porre fine ai gravi danni provocati all’ambiente dall’avanzare delle "truppe" dei lavori per l’Alta Velocità, che colpiscono le zone "invase", colpevoli di trovarsi nel mezzo del tracciato TAV Firenze-Bologna. Ecco: a tutti gli amministratori che espongono in questi giorni ben in evidenza dalle terrazze dei loro municipi o di altre sedi istituzionali dei bei bandieroni con i colori dell’iride e la parola "pace" noi torniamo a chiedere - a beneficio dei territori da loro amministrati, e di coloro che ci abitano e che li hanno eletti - un impegno analogo a quello col quale essi chiedono oggi la pace durante le tante manifestazioni ben pubblicizzate dai mass media. Un impegno che non si riduca alla richiesta di "contropartite" da parte della TAV (la quale spende comunque denari nostri, denari pubblici, non ce lo dimentichiamo!), ma che ottenga l'adozione di misure adatte a prevenire e a evitare il danno ambientale e quello erariale. Anche nel recente passato sono state avanzate nei confronti di tutti questi amministratori richieste precise e ripetute, che (inutilmente?) attendono ancora risposte.

Andrea ROMAGNOLI

back