Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE - Tel. e fax 055.233.76.65; Tel. 055.41.04.24

indirizzo e-mail : idrafir@tin.it

indirizzi internet : www.dadacasa.com/idra; www.comune.firenze.it (Rete civica del Comune di Firenze, rubrica Spazi per le Associazioni)

per il sostegno : conto corrente postale n. 26619502, intestato all'Associazione di volontariato Idra, Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE

Firenze, 26.11.'99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

IDRA RESPINGE LE DICHIARAZIONI

DELL'ASSESSORE ALL'URBANISTICA DI FIRENZE

ARCH. GIANNI BIAGI

Leggiamo su Il Giornale della Toscana di ieri 25 novembre, sotto il titolo "Idra contro il Comune", dichiarazioni dell'assessore all'Urbanistica del Comune di Firenze Gianni Biagi che ci riguardano, e che non possiamo esimerci dal commentare.

Non risponde al vero che vi sia stato fra Idra e l'assessore all'Urbanistica di Firenze Gianni Biagi una "lunga discussione" sul tema del nodo ferroviario di Firenze e della nuova stazione Alta Velocità, nel corso della quale sarebbe stato "spiegato tutto il progetto in questione nei minimi particolari".

E' vero il contrario, e cioè che dopo la mezz'ora scarsa di colloquio riservatole il 25 ottobre scorso dall'arch. Biagi (presente l'arch. Marcello Cocchi, responsabile del Servizio di pianificazione urbanistica dell'assessorato), Idra ha mostrato un lungo elenco di quesiti ancora da discutere e di questioni importanti da chiarire. L'arch. Biagi ha acconsentito alla richiesta di un nuovo incontro urgente, e ha fissato l'appuntamento per il 2 novembre. Ma la stessa mattina del 2 novembre, poche ore prima dell'incontro, la segreteria dell'assessore lo ha disdetto, rifissandolo per il 17 novembre. Anche questo incontro è stato disdetto, due giorni prima, e soltanto dopo un nuovo sollecito scritto ai sensi della Legge 241/90 e del decreto legislativo 39/97 l'assessore Biagi ha risposto, il 22 novembre, fissando il prossimo appuntamento per il 20 dicembre!

Quanto alle curiosità dell'assessore circa la consistenza dell'associazione Idra, esse rivelano un atteggiamento non solo poco rispettoso non solo nei confronti dei cittadini organizzati in associazioni di volontariato, ma anche poco appropriato, ci sembra, nei confronti degli stessi organi istituzionali. Lo statuto e le attività dell'associazione di volontariato Idra sono già passati, infatti, attraverso il vaglio di un'istruttoria formale del Comune di Firenze e della Provincia di Firenze. Come conseguenza, l'associazione Idra è iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale.

L'associazione Idra tiene incontri aperti alla cittadinanza tutte le settimane, il lunedì alle ore 21.30, in Via Vittorio Emanuele 135, a Firenze; organizza convegni e assemblee informative; produce un notiziario trimestrale; dispone di un sito internet e di uno spazio informativo nella Rete civica del Comune di Firenze. Idra non accetta denaro pubblico ma respinge anche riferimenti ingenerosi di autorità pubbliche poco informate circa la propria credibilità.

Meglio farebbe l'arch. Gianni Biagi a domandarsi se sia stata felice la scelta che ha portato a designare come assessore all'Urbanistica del Comune di Firenze proprio lui, che come dirigente dell'Area Infrastrutture della Regione Toscana ha firmato la Deliberazione N. 03884 del 24/07/1995 con cui sono stati approvati dalla Regione stessa i progetti di Alta velocità ferroviaria della tratta Firenze-Bologna. I cantieri TAV stanno creando sull'Appennino danni gravi ed estesi all'assetto idrogeologico del territorio. A partire dalle sorgenti e dagli acquedotti seccati, dai campi sprofondati di Luco di Mugello, dai cantieri allagati di San Giorgio a Scarperia, di Rovigo e di Osteto a Firenzuola. Quest'ultimo è allagato da giugno, e continua a sversare 70-80 litri d'acqua al secondo. Un immenso serbatoio idrico dilapidato. E le conseguenze sul territorio sono ancora in gran parte da verificare!

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