Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO
STAMPA 25.9.’08
GRANDI OPERE, INQUINAMENTO E “SEMPLIFICAZIONE”: SULLA TAV A FIRENZE E
SULLE TERRE DI SCAVO IN PROVINCIA L’ASSESSORE REGIONALE RICCARDO CONTI NON
RISPONDE.
“Noi abbiamo un’area. E’
un’area che è una vecchia miniera di lignite
a cielo aperto, a Cavriglia. Quell’area va rimodellata, cioè in quell’area
andrà portato tanto materiale per rimodellarla. Noi dobbiamo fare il tunnel
sotto Firenze. Quell’area è collegata anche via treno con Firenze: pensiamo di portare la roba del tunnel
nell’area e (...) con quei Comuni abbiamo discusso, abbiamo costruito le
intese (...). Però... c’è un però: se
quella roba viene stoccata per più di 20 giorni diviene un rifiuto. E noi
non siamo in grado di portare lì quella roba. A meno che io non trovi un
dirigente della Regione, e forse lo trovo, forse è anche in sala, che accetta
prima o poi di prendere un avviso di garanzia. Per qualche terribile reato
ambientale”.
Con queste parole
l’assessore al Territorio e alle
Infrastrutture della Regione Toscana Riccardo Conti si rivolgeva pubblicamente
il 30 giugno scorso al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli ospite del
convegno “Per un Patto sulle Infrastrutture in Toscana”, presso il Teatro
dell'Affratellamento, a Firenze.
Va detto che nel progetto
di costruzione della stazione sotterranea e del doppio tunnel per il
sottoattraversamento ferroviario ad Alta velocità di Firenze sottoposto ai
cittadini i materiali di risulta da
portare a discarica ammonteranno ad oltre
3.800.000 metri cubi di smarino, oltre a 145.000 metri cubi provenienti da
demolizioni. Una bella
montagna. Il precedente del Mugello non invita certo all’ottimismo: sta
per andare a sentenza un mega processo penale nei
confronti dei costruttori della TAV ai quali viene imputato dalla Procura di
Firenze un uso molto disinvolto delle terre di scavo inquinate dalle
lavorazioni, nell’ambito di un regime di controlli in corso d’opera non sempre
efficaci....
L’assessore regionale Riccardo
Conti pensa dunque di proporre una “semplificazione” delle procedure (e
delle mormative?), e rivolgendosi al ministro Matteoli, nell’ambito di un
“patto” da stringere per debellare il “fondamentalismo
ambientalistico che tutti abbiamo subìto” (sic!), propone: “Voglio dire che la
semplificazione è una questione talmente fondamentale in questo Paese che va
oltre la buona volontà, e che richiede opzioni e scelte politiche. Perché io
non ho capito come mai i terreni di risulta dell’Alta Velocità andavano bene
per fare la duna a Campi sull’autostrada, e
Idra ha registrato quell’intervento, lo ha trascritto e
lo ha inviato per posta elettronica all’assessore con una serie di richieste puntuali
di chiarimento, indirizzate per conoscenza anche al ministro e ai sindaci
di Firenze e del Valdarno. Ma l’assessore si è limitato a rivolgere, al
presidente dell’associazione di cittadini che gli scriveva, apprezzamenti
personali non propriamente rispettosi. E ha aggiunto: “Se poi ti necessita qualche supporto di documenti
rivolgiti pure agli uffici secondo quanto previsto dalle procedure per la
trasparenza e l’informazione che, a quanto mi risulta, tu ben conosci”.
Strana
replica. I chiarimenti richiesti non possono essere forniti infatti se non da
chi ha espresso in pubblico quelle considerazioni: non si comprende quindi perché mai l’assessore
chieda di fare intervenire i suoi “uffici”. Il 31 luglio Idra ha ripreso carta e penna ribadendo: “Gentile Assessore, come avrà avuto modo di osservare, la nota qui
sotto incollata e a Lei trasmessa il 29 luglio scorso ai sensi della L. 241/90
e del D. Lgs. 39/97, con oggetto "Trasferimento dello smarino AV
da Firenze a Santa Barbara (Cavriglia): richiesta di informazione", (...)
Le è stata inviata dal responsabile di una Associazione di cittadini iscritta
al Registro regionale del volontariato della Toscana. In quanto tale necessita
di adeguato riscontro. Si tratta di una richiesta formulata secondo quanto
previsto dalle procedure per la trasparenza e l’informazione. Restiamo dunque
in attesa della risposta ai quesiti posti in relazione alle dichiarazioni da
Lei rilasciate”.
Da allora, silenzio. Forse la lettera in formato
e-mail non ha valore presso la Regione Toscana? Ma perché allora l’assessore
avrebbe perso tempo a fornire quella sorta di risposta, e a inviarla per
conoscenza anche al ministro e ai sindaci? Una
decina di giorni fa Idra ha chiesto
quindi l’intervento del
garante della comunicazione per la partecipazione nel governo del
territorio in Toscana, prof. Massimo Morisi. Questa volta con una lettera
anche di carta. “Dopo avere atteso 45
giorni, ci rivolgiamo a Lei, gentile prof. Morisi, con l’auspicio di poter
ricevere – per Suo cortese tramite, in quanto garante della comunicazione per
la partecipazione nel governo del territorio in Toscana - le delucidazioni
richieste senza successo all’Assessore Conti, o quanto meno informazioni sul
punto di vista e sulle intenzioni dell’Amministrazione Regionale in relazione
ai temi oggetto della richiesta”.