Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax
055.233.76.65; e-mail: idrafir@tin.it
web: http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html; http://idra.dadacasa.supereva.it/
COMUNICATO STAMPA Firenze, 25.3.’05
TAV E TRASPARENZA: DA IDRA UNA RICHIESTA DI INCONTRO E
CONFRONTO AL PRESIDENTE DELLA COMUNITÀ MONTANA DEL MUGELLO STEFANO TAGLIAFERRI.
Il nuovo sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini non risponde
alle lettere e alle sollecitazioni dell’associazione
ecologista Idra, che da mesi chiede invano un
incontro sul tema dei danni presenti, passati e futuri derivanti dall’attuazione
del progetto Alta Velocità. Idra si
domanda “come possano armonizzarsi i valori della partecipazione e della
democrazia diretta, di cui si fa un gran parlare in questo clima
pre-elettorale, con la linea di chiusura alle associazioni di volontariato, che
i fatti ci costringono a registrare”.
Ma l’associazione di volontariato
ecologista non demorde. Andrea Romagnoli,
esponente mugellano di Idra, chiede un incontro al presidente della
Comunità Montana del Mugello Stefano Tagliaferri, confidando
nell’accoglimento della richiesta.
Alla Comunità Montana – scrive
Romagnoli - è stata affidata la gestione di parte delle opere di mitigazione
ambientale, che comprenderebbero – oltre alla creazione di invasi di raccolta
delle acque – interventi di sigillatura in alveo delle fratture nei corsi
d’acqua intercettati. Interventi la cui progettazione risulterebbe tuttavia
ancora in alto mare, e la cui esecuzione desta qualche ragionevole perplessità.
Secondo Romagnoli “una delle soluzioni
preferibili per affrontare questa disastrosa situazione sembra essere – ancora
oggi - quella di predisporre una
impermeabilizzazione più efficace delle gallerie”. Idra si è attivata per verificare la disponibilità in altri Paesi
europei di tecnologie capaci di attenuare le rovinose conseguenze idrogeologiche
del progetto. Romagnoli chiede al presidente Tagliaferri di parlarne insieme, “alla luce delle inquietanti novità che le
cronache propongono proprio in questi giorni: un’intera galleria a San Giorgio sarebbe in corso di rifacimento, con
modalità discutibili e conseguenze indesiderate sulla vita dei cittadini e sul
patrimonio edilizio”.
Romagnoli osserva inoltre: “Si apprende che ci sarebbero progetti con
Publiacqua di captare l’acqua intercettata dalle gallerie per immetterla nella
rete acquedottistica. Si tratta,
ricordiamo, dell’acqua dei torrenti e delle sorgenti intercettate, e pertanto demaniale”. E aggiunge: “Torna alla ribalta la questione degli studi
preliminari dell’Alta Velocità e delle responsabilità per i danni arrecati
all’ambiente, che Cavet addosserebbe – leggiamo - agli amministratori locali. In tutta questa
situazione sembra difficile capire dove sta la verità. Siamo portati a credere,
tuttavia, che vi siano state forti
sottovalutazioni degli impatti sul territorio a livello progettuale: da qui
la nostra insistita richiesta, per tutti questi anni, di riaprire la conferenza dei servizi del 1995”.
Un altro tema che Idra vorrebbe discutere col presidente
Tagliaferri, dopo averlo inutilmente sottoposto al sindaco di Borgo San
Lorenzo, è quello della messa in sicurezza del tunnel dell’Alta Velocità, che per 60 km attraverserebbe
l’Appennino fra Firenze e Bologna senza una galleria di soccorso. La
realizzazione del tunnel di servizio pare non rinviabile, e pende come una
spada di Damocle sul Mugello “per gli ulteriori danni
ambientali, finanziari, economici, sociali e trasportistici” -
scrive Romagnoli - che è possibile attendersi per un numero imprecisato di anni
supplementari. Anni che, si osserva, “andrebbero
ad aggiungersi a quelli già accumulati di ritardo rispetto alla scadenza del
2003, per la quale la TAV aveva annunciato l’entrata in esercizio della linea”.