Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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25.1.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

UN ALTRO MOSTRICIATTOLO URBANISTICO

IN DIRITTURA D'ARRIVO A FIRENZE:

UN VISTOSO CAVALCAVIA STRADALE

AFFIANCHERÀ IL PONTE FERROVIARIO SOPRA VIALE STROZZI.

MA SINDACO E GIUNTA HANNO INFORMATO LA CITTÀ?

La prima opera in cantiere a Firenze per effetto dell'accordo firmato il 3 marzo del '99 sul nodo ferroviario Alta Velocità sarà, com'è noto, il raddoppio del sottopasso stradale di Viale Belfiore. Un intervento - in pieno centro - di potenziamento della capacità di carico della viabilità per il trasporto su gomma: altro che "cura del ferro"!

Ma non basta. Spunta fuori dalle carte del Comune un corollario sconosciuto ai più: un vistoso cavalcavia stradale che, uscendo dalla rampa del Romito, soprappasserà Viale Strozzi per raggiungere l'area attigua al binario 16, di fronte alla Fortezza da Basso (Piazzale Montelungo), affiancando con le sue corsie di asfalto sopraelevate il ponte ferroviario su Viale Belfiore. Figurava questo intervento nello Studio di Impatto Ambientale che fu presentato a giugno del '98 per essere sottoposto alle osservazioni della cittadinanza, delle associazioni e degli Enti? Ne è stata mai informata la cittadinanza? L'opera è di elevato impatto visivo, in pieno centro. Potrà la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici accettare questo 'inserimento'?

Idra ha appreso che lunedì prossimo, 31 gennaio, si terrà una Conferenza di servizi supplementare rispetto a quella chiusa il 3 marzo '99 sul nodo Alta Velocità di Firenze. Una Conferenza di servizi che si occuperà proprio del raddoppio del sottopasso stradale di Viale Belfiore e della nuova arteria soprelevata progettata a partire dalla rampa del Romito. Una conferenza di servizi la cui chiusura potrebbe significare l'aggiunta di un tassello di inesteticità (oltre che di asfalto, cemento e gas di scarico) fra il Romito e la Fortezza Medicea.

 

Idra ha potuto vedere solo uno schizzo del progetto. Alla richiesta di una copia, è scattato il "niet" dell'Amministrazione Comunale. Idra allora ha formalizzato con una lettera al sindaco Leonardo Domenici, all'assessore alle Grandi Infrastrutture Amos Cecchi e all'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi le proprie richieste di trasparenza. Così ha scritto l'associazione di volontariato per la tutela del patrimonio ambientale e culturale: "Essendo la città - per quanto a noi risulta - all'oscuro dei particolari del progetto, e in particolare del dettaglio non secondario del costruendo ponte stradale parallelo al ponte ferroviario, chiediamo anche che l'Amministrazione Comunale si faccia promotrice di iniziative di informazione della cittadinanza, e assicuri l'apertura di un procedimento di acquisizione delle osservazioni della cittadinanza stessa in merito al progetto, procedimento la cui chiusura preceda l'apertura della Conferenza di Servizi".

Nessuna risposta, naturalmente. Ma la Conferenza di servizi non dovrebbe raccogliere anche i punti di vista dei cittadini, delle associazioni e dei tecnici indipendenti?

 La disinvoltura nell'assunzione delle decisioni in tema di Alta Velocità non è una novità. Ma col cavalcavia di Viale Strozzi si iniziano a misurare concretamente gli effetti della scelta di concentrare in uno spazio urbano risicato e delicatissimo una quantità esagerata di funzioni. E' l'idea generatrice del progetto di stazione AV in zona Belfiore-Macelli che non regge. Neanche urbanisticamente. Non è solo Idra a pensarlo. Quella del nuovo cavalcavia stradale è solo una delle prime riprove che Firenze dovrà sopportare.

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