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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 24.7.’09

 

 

 

TAV in Toscana: ci sono Conti e conti...

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Riccardo Conti

Assessore alle infrastrutture Regione Toscana

 

 

la nazione, 11 febbraio 2009

 

Il cronista [a proposito del progetto di sottoattraversamento Alta Velocità a Firenze]: “Ma non si potrebbe destinare il miliardo di euro a qualcos’altro?”.

L’assessore: "Le Ferrovie userebbero il miliardo altrove. In un periodo di crisi come questo un miliardo di euro investito sul territorio è manna dal cielo".

 

 

newsletter n° 7/2009 di riccardo conti, 9 luglio 2009

 

Editoriale - La Toscana che va: il futuro è già presente

 

Durante un recente convegno a Livorno, “Toscana Piattaforma Logistica”, un giornalista mi chiede “Che cosa c'è in vista per le infrastrutture toscane?” In vista ci sono 7 miliardi di euro per i prossimi tre anni, gli rispondo.

Sono 14.000 miliardi delle vecchie lire, aggiungo, perché il numero si mostri in tutta la sua consistenza.

Si tratta, possiamo dirlo, della più grande mole di investimenti in infrastrutture che si sia mai resa disponibile per la nostra regione. E' il frutto del lavoro di questi anni che diventa, per la Toscana, strumento di modernizzazione, volano di crescita e di sviluppo.

Dentro questi 7 miliardi di euro ci sono opere come il Corridoio Tirrenico e la terza corsia della A1, c'è la Grosseto-Fano, il nodo fiorentino dell'Alta velocità, c'è il sistema dei porti e quello della viabilità regionale. In vista per le infrastrutture c'è anche una spinta progettuale almeno fino al 2015 [...].

Questo futuro non è, come dimostrano progetti approvati e investimenti disponibili, un'ipotesi: è una realtà in cammino, la realtà di una Toscana che non si crogiola solo nel suo passato, per quanto illustre, di una “Toscana che va”.

E “La Toscana che va” è proprio il titolo che abbiamo scelto per una serie di eventi che in questi mesi hanno lo scopo di far incontrare i cittadini con il futuro che, ormai, ci sta venendo incontro. Due iniziative, una dedicata interamente al trasporto ferroviario, l'Alta Velocità – Alta Capacità e il nuovo contratto con Trenitalia, l'altra incentrata sul tema della Toscana come piattaforma logistica, si sono svolte recentemente a Firenze e Livorno, ma centrale sarà il terzo appuntamento, quello di ottobre, ospitato all'interno del Festival della Creatività. [...] Decine di migliaia di persone potranno vedere la Toscana del futuro, “La Toscana che va”. Gli incontri, le mostre, gli audiovisivi, i plastici rappresenteranno un punto di incontro immediato e stimolante con questi scenari in costruzione [...]. In un festival che sarà dedicato alle città del futuro questo spazio rivolto alla Toscana della mobilità troverà uno scenario congeniale. Anche perché della creatività questa Toscana esprime le parole d'ordine essenziali: competitività, modernità, innovazione; e perché questa creatività poggia su basi concrete e condivise.

 

 

Corte dei conti

 

 

risultanze del controllo sulla gestione dei debiti accollati al bilancio dello stato contratti da ff.ss., rfi, tav e ispa per infrastrutture ferroviarie e per la realizzazione del sistema “alta velocità” - 15.12.’08

 

[Nel caso dell’operazione Alta Velocità] è venuta in evidenza la carente istruttoria, che condusse ad adottare uno strumento di finanza innovativa [...]. La Corte ha posto l’accento sulle carenze metodologiche del processo decisionale che ha condotto all’adozione della complessa operazione: nessuno studio di fattibilità attendibile aveva quantificato la vantaggiosità di tale operazione rispetto al sistema creditizio tradizionale per realizzare gli investimenti. [...] Manca un’azione costante di verifica sull’operato dei manager pubblici, dai quali si ereditano gli effetti delle decisioni, con il risultato che gravi errori da questi commessi non vengono valutati sotto il profilo di una ipotetica responsabilità sociale. L’analisi critica della Corte si sofferma sul mancato rapporto tra l’entità e la durata degli investimenti e quelle dei beni acquisiti attraverso il pertinente indebitamento.

[...] Quel che è più grave, queste operazioni pregiudicano l’equità intergenerazionale, caricando in modo sproporzionato su generazioni future (si arriva in alcuni casi al 2060) ipotetici vantaggi goduti da quelle attuali. Sotto questo profilo la vicenda in esame è considerata dalla Corte paradigmatica delle patologiche tendenze – della finanza pubblica – a scaricare sulle generazioni future oneri relativi ad investimenti, la cui eventuale utilità è beneficiata soltanto da chi li pone in essere, accrescendo il debito pubblico, in contrasto con i canoni comunitari.

 

 

relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di rete ferroviaria italiana (r.f.i.) s.p.a. per l’esercizio 2007 – 20.7.’09

 

Dalla considerazione della gestione emerge [...] la situazione di difficoltà, finanziaria ed operativa, che sussiste per la prosecuzione del progetto Alta velocità/Alta capacità [...]. Il progetto, avviato nel 1993, è pervenuto ad un livello di costo, per la parte realizzata, a fine 2006, quantificato dalla Società nell’importo complessivo di circa 32 miliardi di euro (dai 15,5 miliardi del 1992), con una lievitazione dei costi notevole. La situazione è destinata a divenire ancor più difficoltosa, in sede di attuazione del decreto-legge [...] che ha disposto il ripristino, senza soluzione di continuità, dei rapporti derivanti dalle convenzioni stipulate da TAV S.p.A. con i contraenti generali. In proposito la Corte non può non richiamare l’attenzione sulla straordinaria complessità del quadro che emerge, che deve essere valutato in tutte le implicazioni, per individuare tempestivamente i possibili rimedi e le scelte più opportune, sia ai fini del contenimento dei costi sia al fine di evitare negative ripercussioni sull’ordinato andamento dei lavori.

 

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