Associazione di volontariato Idra
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FIRENZE, ALBERI DA ABBATTERE QUASI
TOP SECRET!
PALAZZO VECCHIO NON RENDE
PUBBLICHE LE SCHEDE SUL PATRIMONIO ARBOREO DELLA CITTÀ. IDRA RILANCIA: SIANO PUBBLICATE SULLA RETE CIVICA DEL COMUNE.
Sembra
incredibile. Se il portavoce di
un’associazione di cittadini iscritta al Registro del volontariato della
Toscana chiede all’assessore Verde all’Ambiente del Comune di Firenze di
ricevere le schede descrittive di un filare di alberi (tipologia, età, altre
note caratteristiche), ecco la risposta che si vede recapitare dagli uffici
dell’assessorato: “Ritengo utile,
considerato che le schede descrittive in possesso dell'Amministrazione non sono
atti pubblici ma sono solo riscontri di rilevazione interna, segnalare la
possibilità di una consultazione delle stesse, previa specifica motivazione
circa la richiesta da Lei inoltrata”.
Dunque, i documenti sulla base dei quali Palazzo
Vecchio assume le decisioni in materia di verde - sempre più spesso anzi,
in realtà, di deforestazione urbana – non
sono pubblici, sono atti interni! L’assessore Del Lungo può vantare alle
assemblee pubbliche, come la settimana scorsa a Villa Vogel, il possesso di una
schedatura capillare del patrimonio arboreo della città, ma i cittadini non possono disporre di questa
stessa documentazione.
L’associazione
ecologista indipendente Idra, che la
settimana scorsa ha scoperto e denunciato l’imminente eliminazione di un intero filare di alberi in
via Gordigiani, ha chiesto la settimana scorsa all’assessore le schede
relative a quel filare (chissà non siano tutti malati, quegli alberi...). Ieri,
Idra ha chiesto inoltre all’assessore
all’Urbanistica Gianni Biagi gli atti riguardanti il progetto di messa in
sicurezza del torrente Mugnone, di cui il taglio del filare è un corollario.
Alla
replica citata, ricevuta dagli uffici dell’Assessorato all’Ambiente, Idra risponde oggi con una nuova nota
all’assessore Del Lungo, e per conoscenza al sindaco, in cui riporta le norme
nazionali e quelle comunitarie – neppure fresche di stampa - sull’informazione
ambientale.
Il Decreto Legislativo 24 febbraio
1997, n. 39 ("Attuazione della
direttiva 90/313/CEE, concernente la libertà di accesso alle informazioni in
materia di ambiente") prevede che per "informazioni
relative all'ambiente" si intende “qualsiasi
informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora o contenuta nelle
basi di dati riguardante lo stato delle acque, dell'aria, del suolo, della fauna,
dalla flora, del territorio e degli spazi naturali, nonché le attività,
comprese quelle nocive, o le misure che incidono o possono incidere
negativamente sulle predette componenti ambientali e le attività o le misure
destinate a tutelarle, ivi compresi le misure amministrative e i programmi di
gestione dell'ambiente”. Il Decreto sancisce che “le autorità pubbliche sono tenute a rendere disponibili le
informazioni relative all'ambiente a chiunque ne faccia richiesta, senza che
questi debba dimostrare il proprio interesse”. Non si capisce perché,
dunque, l’assessorato – dopo aver ricevuto una richiesta scritta - esiga anche
da Idra, associazione peraltro
registrata, una “specifica motivazione”.
Idra fa
notare all’assessore Verde che dell’intero progetto di messa in sicurezza del
Mugnone, e dell’eliminazione degli alberi in via Gordigiani, non risulta
all’associazione che i cittadini abbiano ricevuto adeguata informazione, e
dunque attende che si provveda urgentemente a colmare
questa lacuna.
Quanto alle schede relative alle
alberature, Idra chiede a Claudio Del
Lungo se esse rientrino nei “casi di
esclusione” previsti dal D. Lgs. 39 del ’97, che recita:
“Le Amministrazioni sottraggono all'accesso le informazioni relative
all'ambiente qualora dalla loro divulgazione possano derivare danni
all'ambiente stesso o quando sussiste l'esigenza di salvaguardare:
a) la riservatezza delle deliberazioni delle autorità pubbliche, le
relazioni internazionali e le attività necessarie alla difesa nazionale;
b) l'ordine e la sicurezza pubblici;
c) questioni che sono in discussione, sotto inchiesta, ivi comprese le
inchieste disciplinari, o oggetto di un'azione investigativa preliminare, o che
lo siano state;
d) la riservatezza commerciale ed industriale, ivi compresa la proprietà
intellettuale;
e) la riservatezza dei dati o schedari personali;
f) il materiale fornito da terzi senza che questi siano giuridicamente
tenuti a fornirlo”.
Infine, secondo la Convenzione di
Aarhus firmata dalla Comunità europea e dai suoi Stati membri nel 1998, e
recepita dal nostro ordinamento con Legge 16 marzo 2001, n. 108, ogni Parte
contraente “farà in modo che le
informazioni ambientali siano disponibili progressivamente su database
elettronici, che saranno facilmente accessibili al pubblico tramite le reti di
telecomunicazioni”, “si impegnerà al
fine di garantire che le autorità ed i funzionari assistano e forniscano una
guida al pubblico che richiede di accedere alle informazioni, facilitando la
partecipazione ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia
ambientale”, e “garantirà che,
all’interno della normativa nazionale, il modo in cui le autorità pubbliche
rendano disponibili al pubblico le informazioni sull’ambiente sia trasparente e
che le informazioni siano realmente accessibili, inter alia, (...) stabilendo e
mantenendo soluzioni pratiche, come liste, registri o archivi accessibili al
pubblico”.
Idra torna quindi a chiedere all’assessore Del Lungo di ricevere le schede relative agli alberi di
via Gordigiani, senza bisogno di dover esibire una “giustificazione” e senza
doversi limitare a ‘consultarle’. Idra
chiede anche che le schede di cui il
Comune dispone sul patrimonio arboreo della città, delle cui indicazioni
sostiene di avvalersi quando si tratta di spiegare i massicci interventi di
taglio degli alberi, siano pubblicate
sul sito web del Comune di Firenze e messe così a disposizione di tutti i
cittadini.