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COMUNICATO STAMPA              Firenze, 24.4.’06

 

25 Aprile in svendita in Mugello?

A Borgo S. Lorenzo e a Scarperia, messe a secco e a sacco dalla TAV, la giornata  della Liberazione si festeggia nel 2006 anche coi soldi del CAVET. Gli “invasori” di oggi sponsorizzano la memoria della lotta agli invasori di ieri!

Uno schiaffo al buon gusto e alla dignità del territorio.

 

La curiosa combinata CAVET / Resistenza si celebra domani di buon’ora senza contestazioni a Luco di Mugello, e più tardi a Scarperia, luoghi-simbolo del sacco TAV alle risorse ambientali dell’Appennino (foto ARPAT allegata).

Questo il programma della mattinata del 25 aprile.

 

MARTEDÌ 25 APRILE 2006

08:00-08:20 Formazione colonna e partenza verso Luco di Mugello (Frazione di Borgo San Lorenzo).

Ore 08:30 - 09:30 Sosta in Paese in occasione di un piccolo rinfresco offerto dai comitati della frazione.

Ore 08:30 – 09:30 Sosta in paese e visita alla cittadina.

Ore 09:30 – 10:30 Rientro a Scarperia in concomitanza delle Celebrazioni per il 25 Aprile. Sosta nel Corso vecchio del Paese e nella piazza dei Vicari.

Ore 10:30 – 12:00 Svolgimento celebrazioni e mostra statica dei mezzi.

Ore 12:00 – 14:30 Pranzo (Sformato di cavolfiore con crema di carote profumata alla salvia; Caserecci peperoni, broccoli e salsicce; Risotto radicchio rosso e pecorino affinato in botte; Rollè di carni e frutta secca in crosta di pane toscano profumato al timo; Pomodori canditi e verdura saltata; Triangolino di castagne con spuma al mascarpone e cioccolato bianco; Vino Corte dei Frescobaldi/Acqua).

 

L’ingombrante presenza di uno sponsor come CAVET (raggruppamento d’imprese fra le più quotate del nostro Paese - come Impregilo S.p.A., CMC-Cooperativa Muratori e Cementisti, FIAT Engineering S.p.A., CRPL-Consorzio Ravennate di Produzione e Lavoro – cui il general contractor FIAT ha affidato la progettazione e l’esecuzione dei lavori per la tratta ferroviaria ad Alta Velocità fra Bologna e Firenze) sembra quasi un fatto “normale”.

Non provoca imbarazzo negli enti locali che la organizzano (come si legge nel programma della Manifestazione Storico-Rievocativa della Liberazione in Toscana “Il Raduno dei due Gigli 2006”) o semplicemente la patrocinano (come invece fa sapere il presidente della Comunità Montana del Mugello - siamo in attesa di un chiarimento in proposito).

Non è messa in discussione – sembrerebbe - da nessun soggetto civile, politico o istituzionale del Mugello, proprio nella terra dei massacri lungo la Linea Gotica e della lezione pedagogica di don Milani.

Ma dove sono i partiti? Dove le associazioni, comprese quelle ambientaliste? Dove i sindacati e le associazioni di categoria? Dove sono le parrocchie e le case del popolo?

E quanto dura la memoria? Pochissimo, parrebbe.

Sono passati solo sei anni dal Consiglio comunale aperto e dalla manifestazione a Luco di Mugello con bambini, cartelli colorati e striscioni, e già il danno sembra archiviato.

Ne sono trascorsi poco più di due dall’avvio, nel febbraio 2004, del mega-processo al CAVET nell’Aula Bunker del Tribunale di Firenze, processo tuttora in corso. E’ possibile non ricordare alcune delle motivazioni riportate nei primi due capi di imputazione per i danni ambientali provocati dai cantieri TAV fra Monte Morello e Firenzuola, per cui vale forse la pena di richiamarle:

“Per avere danneggiato con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro i seguenti corsi d'acqua [segue un elenco di 24 corsi d’acqua]. Condotte tutte più volte reiterate, così causando una grave perdita di potabilità e qualità delle acque e con una sostanziale compromissione ed alterazione della vita vegetale e animale all'interno dei corsi d'acqua, nonché una alterazione degli stessi corsi d'acqua mediante accumulo nel loro alveo e sulle sponde di limi fangosi, tali da distruggere, limitare e comunque alterare il normale sviluppo dell'ecosistema dei luoghi. Con le aggravanti di avere commesso il fatto su cose destinate a pubblico servizio e utilità, di aver agito con il concorso di più di cinque persone, di avere cagionato un danno anche patrimoniale di rilevante gravità”.

“Per avere, in concorso tra loro e con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, nelle rispettive qualità indicate, danneggiato i seguenti fiumi, torrenti, fossi [segue un elenco di 17 fiumi, torrenti e fossi], le seguenti sorgenti [51 unità], i seguenti pozzi [28 unità], i seguenti acquedotti [2 unità]. In particolare per averli prosciugati o comunque disperdendone le acque limitandone le portate e pregiudicandone anche in modo irreversibile il loro utilizzo sia in relazione all'approvvigionamento idrico di acque potabili, sia in relazione ad ogni altro uso antropico, sia economico che di svago che, infine alle funzioni proprie negli ecosistemi locali e ciò in difetto di previe specifiche richieste alle autorità competenti e quindi in difetto delle relative autorizzazioni. Complessivamente per aver drenato e disperso dall’inizio dei lavori la somma complessiva di non meno di 44.933 milioni di metri cubi di acqua nel territorio della Comunità Montana del Mugello. Con l'aggravante di aver commesso il fatto su acque superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, pubbliche ai sensi della l.n. 36/94 e comunque su acque destinate per loro natura a pubblico servizio e per avere agito in più di cinque persone”.

La situazione non è miracolosamente cambiata, oggi.

In molte case di Borgo San Lorenzo e Scarperia, l’acqua che esce dai rubinetti non è più quella di sorgente. Decine di torrenti e pozzi sono stati danneggiati o prosciugati, forse per sempre, e 115 miliardi di litri di acqua di montagna sono stati intercettati dalla “grande opera” bipartizan, cara al centro-destra e al centro-sinistra. Fiumi di denaro pubblico se ne vanno da anni dalle casse dello Stato (da 2.100 mld di vecchie lire, presentate come risorse private al 60%, siamo a oltre 10.000 mld soltanto pubblici). Dopo dieci anni di cantieri i “supertreni”, che sarebbero dovuti correre sulla linea già nel 2003, adesso sono annunciati per il 2008. Ma mancano 60 km di tunnel parallelo di soccorso: secondo stime attendibili faranno lievitare i costi di un altro 30-40%. E i tempi? E gli impatti? Da più di un anno, fra Scarperia e Borgo San Lorenzo, una galleria TAV è in demolizione e in ricostruzione nel più assordante silenzio istituzionale: solo 200 metri risultano rifatti in un anno, ancora  altri 1200 risultano da ricostruire!

 

Eppure i costruttori del dissesto, sotto processo a Firenze, vengono accettati come mecenati la cui liberalità non provoca imbarazzo nelle stesse autorità pubbliche costituitesi parte civile contro di loro! La partita sembra davvero concludersi “a tarallucci e vino”!

 

 

 

ARPAT

Immagini da Galleria Firenzuola da Marzano verso nord

venute intorno alla progressiva 53+215 (11/7/02)

 

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