Associazione di volontariato Idra
Tel. 055.48.03.22; Tel. e fax
055.233.76.65; e-mail: idrafir@tin.it; web: http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html;
http://idra.dadacasa.supereva.it/
40 GIORNI DOPO AVER RINVIATO IL PROGETTO AL MITTENTE, IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA L'INSERIMENTO DEL "PONTE SULLO STRETTO" NELLA LISTA "TEN".
SEVERA CRITICA DI IDRA, CHE SCRIVE AL PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA
PATRICK COX: "COME SENTIRSI RAPPRESENTATI,
COME CITTADINI E CONTRIBUENTI EUROPEI, DA DUE PRONUNCIAMENTI RAVVICINATI COSÌ
CONTRADDITTORI?”.
Questo il testo del messaggio inviato al presidente del Parlamento europeo Patrick Cox, e per conoscenza al presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, dal vicepresidente dell'associazione ambientalista fiorentina, Pier Luigi Tossani:
Gentile Presidente,
desideriamo esprimerLe, e La preghiamo
di voler estendere ai membri del Parlamento Europeo, il nostro grande sconcerto
e disappunto per la decisione presa lo scorso 21 aprile di includere il
"ponte sullo Stretto" nella lista "Ten".
Appaiono a nostro giudizio del tutto
ingiustificabili, alla luce dei più elementari principi di sana e trasparente
amministrazione, i motivi di quella decisione. Il voto del 21 aprile
contraddice clamorosamente quello dell'11 marzo scorso, ove il Parlamento aveva
negato l'inclusione del Ponte nella medesima lista "Ten", esprimendo
profondi dubbi - da noi del tutto condivisi - sulla sua effettiva convenienza
per il pubblico interesse. In quella occasione il Parlamento Europeo chiese al
nostro Governo di produrre un approfondito "studio costi/benefici"
che dimostrasse l'utilità di quella infrastruttura.
E’ stato mai prodotto un tale documento?
Per quanto a noi risulta, piuttosto, argomentati allarmi sono stati lanciati da
più parti al Parlamento Europeo circa il prevedibile danno che la realizzazione
del Ponte recherà, a fronte di benefici non sufficientemente documentati, all'ambiente
e alle pubbliche finanze italiane ma anche europee - ci riferiamo qui ai
finanziamenti comunitari di cui il "Ponte" si troverà a godere sulla
base del voto del 21 aprile.
Ci permettiamo quindi di domandarLe,
gentile Presidente, quali siano i motivi che hanno indotto l'Assemblea da Lei
presieduta, e nella quale vediamo i nostri interessi di contribuenti europei
così difficilmente rappresentati, a smentire nel breve volgere di poche
settimane i suoi stessi deliberati.
Ci resta infatti la netta impressione
che la politica infrastrutturale promossa dalla UE con l'approvazione del Ponte
fra Sicilia e Calabria si inscriva nei termini di quella "istituzionalizzazione
dello spreco della spesa pubblica", una prassi a suo tempo denunciata e censurata dall'economista
(siciliano) don Luigi Sturzo.
Confidando di poterLa leggere quanto
prima, con ossequi.