Associazione di volontariato Idra
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Firenze, 24.10.2000
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
PROTESTANO GLI ABITANTI DEL CARLONE, A VAGLIA:
DOPO 5 MESI DI ATTESA IL RUMORE DEL CANTIERE TAV
NON È DIMINUITO, È AUMENTATO.
Con una lettera indirizzata al sindaco del Comune di Vaglia, all'Assessore all'ambiente, al Consiglio Comunale e per conoscenza a Idra, gli abitanti del Carlone protestano: un impegno di intervento da parte del CAVET, annunciato in Consiglio Comunale lo scorso maggio per attenuare il pesante impatto acustico - diurno e notturno - del cantiere TAV del Carlone, non avrebbe avuto alcun seguito. Anzi. Nella lettera si legge che il CAVET, secondo quanto era stato riferito in Consiglio dal vice-sindaco Bartolacci l'8 maggio scorso, si era impegnato a spostare entro due mesi la fonte di rumore proveniente dall'aeratore del tunnel collocato all'imbocco della finestra del Carlone. Ma quel forte rumore non è mai cessato. "Vi facciamo presente, caso mai non aveste provveduto a sopralluoghi presso la finestra dell'A.V. posta davanti alle nostre abitazioni, che l'areatore il cui forte rumore ci disturba ininterrottamente dal dicembre 1999 non è stato, dopo i mesi di sopportazione e dopo 5 mesi dalla promessa fatta, a tutt'oggi spostato, anzi, tale rumore sembra essere adesso superiore a quello da noi lamentato nei primi tempi", scrivono delusi gli abitanti.
All'emergenza rumore si somma l'emergenza polvere, che già ha costretto i vicini di casa abitanti sul territorio del Comune limitrofo di San Piero a Sieve ad abbandonare le proprie case (nessun provvedimento del genere, né alcun indennizzo, risulterebbe invece previsto per i residenti sul Comune di Vaglia). Che fine ha fatto, chiedono i cittadini al sindaco di Vaglia, la lettera scritta il 13 maggio dall'Amministrazione comunale all'ARPAT nella quale si chiedeva una verifica della situazione rumore-polvere presso le abitazioni? "Non ci è pervenuta alcuna Vostra comunicazione ed in merito vi preghiamo di comunicarci l'esito di tale misurazione o almeno gli estremi di un Vostro sollecito", scrivono gli abitanti. Che aggiungono: "Ci sarebbe gradito sapere cosa intende fare codesta Amministrazione per ovviare a questa situazione di forte disagio che ci tormenta ormai da quasi un anno".
Anche Idra ha indirizzato al sindaco di Vaglia una richiesta di informazioni sulla vicenda, che conferma il generale stato di degrado dei rapporti fra cittadini e istituzioni nella gestione delle conseguenze ambientali e sociali del progetto Alta Velocità, imposto spesso senza complimenti a cittadini non informati e sostanzialmente abbandonati al proprio destino.
Idra attende dal sindaco di Vaglia anche altre risposte a una lettera inviata quattro giorni fa, in relazione ai danni alle sorgenti a Monte Morello sul territorio comunale. L'associazione di volontariato ambientale chiede in particolare di poter conoscere:
Idra chiede al sindaco anche copia della documentazione di cui il Comune dispone circa la localizzazione, la portata e il regime delle risorse idriche giacenti sul suo territorio comunale, le eventuali integrazioni di studi prodotte da CAVET, e i dati sul monitoraggio di tali risorse ottenuti dalla campagna realizzata da CAVET.