Associazione di volontariato Idra
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TRE ANNI DI CANTIERI PER RIMODELLARE IL MUGNONE DECISI AD AGOSTO SENZA INFORMARE LA CITTÀ E SENZA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE: PASSANO LE SETTIMANE E ANCORA PALAZZO VECCHIO TACE.
MA TANTA
OPACITÀ ANCHE SU ALTRI FRONTI.
Neppure un misero annuncio stampa da Palazzo Vecchio per informare la
città di Firenze che un nuovo supercantiere la attraverserà da subito per tre anni per rimodellare il più grosso
affluente urbano dell’Arno, il Mugnone. Un progetto approvato l’11 agosto senza valutazione di
impatto ambientale! Quanti membri del Consiglio comunale (organo
di indirizzo e di controllo politico-amministrativo) se ne sono
accorti? Nel conto, altri
alberi destinati all’abbattimento e senza sostituzione, in via Gordigiani e
in via Buonsignori. Ma mancano le risorse per il bypass idraulico del ponte
ferroviario del Romito, senza il quale non ha comunque senso parlare - in
quella zona alluvionata l’ultima volta nel ’92 - di “messa in sicurezza” del
Mugnone.
Da via Gordigiani e via Buonsignori
Palazzo Vecchio intende far passare anche
la linea 2 della tranvia. L’associazione indipendente Idra ha chiesto al sindaco una moratoria delle decisioni e un’assemblea informativa che spieghi
alla cittadinanza come, per quanti anni e con quali impatti, temporanei e
definitivi, dovrà convivere la popolazione. Il vicesindaco Giuseppe Matulli si è impegnato ad agosto con Idra a soddisfare questa richiesta
al rientro dalle vacanze estive. L'Ufficio Progettazione Tranvie del Comune si
è dichiarato disponibile. Ma settembre
sta finendo, e dell’assemblea non si ha notizia.
Da tre settimane Idra ha scritto all’ATAF per chiedere documentazione sulle 42 (!) varianti al
progetto della prima linea della tranvia approvate sempre l’11 agosto dalla
giunta comunale. Anche qui, fino ad oggi, nessuna
risposta.
Ebbene, anche qui, un Palazzo coeso e
solidale: non un commissario,
consigliere o presidente che si sia premurato di informarne, o di invitare come
uditore all’appuntamento, l’associazione che da 13 anni segue palmo a palmo le
vicende disastrose della TAV in Mugello. Una lezione drammatica, quella del
buco nero della tratta appenninica TAV, che a quanto pare - a Firenze - non si
intende in alcun modo evocare!