Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA 23.7.2008
MONUMENTI DI FIRENZE A RISCHIO TAV? TUTELA IMPOSSIBILE!
LA SOPRINTENDENZA ANNASPA NELL’INDIGENZA: SCARSISSIME LE RISORSE PERSINO
PER LA TUTELA “ORDINARIA”...
Primo incontro la settimana scorsa,
a Palazzo Pitti, fra una delegazione dell’associazione ecologista Idra e la Soprintendente ai Beni
Architettonici e Paesaggistici di Firenze, Prato e Pistoia, arch. Paola Grifoni.
Al centro del colloquio il monitoraggio
e la tutela dei beni storici e architettonici sui quali gravano le previsioni
di impatto per l’escavazione dei due tunnel paralleli progettati sotto la città
di Firenze per i treni ad Alta Velocità.
Questo l’elenco
- fornito nel 2000 dall’allora Soprintendente prof. Mario Lolli Ghetti - degli
edifici a più elevata esposizione in quanto giacciono sulla verticale dei
tunnel:
-
tutto
il complesso degli ex Macelli, in cui è previsto il più consistente intervento
per la realizzazione dell'insieme dei servizi della nuova stazione;
-
l'insieme
dei fabbricati della così detta Squadra Rialzo, e il serbatoio idrico, opere
dell'architetto ferroviario Angiolo Mazzoni;
-
la
Centrale Termica dell'arch. Angiolo Mazzoni;
-
i
Bastioni Rastaglia e Strozzi della Fortezza da Basso (che figura fra i
manufatti coi più elevati indici di rischio);
-
l'Arco
dei Lorena, costruito nel 1737/39 per l'arrivo di Francesco Stefano in Toscana,
su progetto dell'arch. Jador, nell'attuale piazza della Libertà;
-
la
trecentesca Porta S. Gallo;
-
l'edificio
porticato in piazza della Libertà in angolo con viale Don Minzoni, realizzato
su disegno dell'arch. Poggi.
Il Soprintendente sottolineava
inoltre che "nel tratto tra la Fortezza e piazza della Libertà il
tracciato segue il percorso del viale Spartaco Lavagnini, interessato per tutti
i fronti da edilizia otto-novecentesca di valore ambientale". Al convegno
“TAV a Firenze ... Quale Progetto?”, nella Sala “Affreschi” del Consiglio
Regionale a luglio del 2007, peraltro, l’assessore all’Urbanistica del Comune
di Firenze Gianni Biagi ammetteva l’opportunità di un’estensione della fascia di attenzione attorno alla verticale del
tunnel, e un adeguamento delle condizioni di monitoraggio. Un riguardo che
si impone a maggior ragione se si tiene conto dell’importanza storica – per il
mondo intero – del patrimonio edilizio fiorentino!
A fronte di questa rilevante esigenza di monitoraggio
e di tutela, Idra ha dovuto constatare
- in occasione dell’incontro con la Soprintendente Paola Grifoni - una spettacolare carenza di organici e di risorse:
la Soprintendenza risulta oggi essere un organo di controllo e di tutela clamorosamente
depotenziato, a cui mancano persino i denari per le missioni necessarie a
svolgere il lavoro di base: in queste condizioni
la tutela del territorio è di fatto impossibile.
Idra ha lasciato in visione alla Soprintendente
il dossier fotografico compilato per l’UNESCO, nel
quale l’Associazione ha raccolto prove visive particolarmente eloquenti del degrado in cui versa la città. Occorrerebbe in realtà, ha
osservato Idra, una vera e propria task force dedicata al monitoraggio, alla
prevenzione e alla cura quotidiana della salute del tessuto storico-architettonico
urbano. Al contrario, il progetto di sottoattraversamento contro-falda non
metterà solo a repentaglio i difficili equilibri idrogeologici sui quali
poggiano monumenti unici al mondo, ma incrementerà – si teme - i fattori di snaturamento,
disordine e incuria che altre “grandi opere” già esibiscono sul territorio.
Ecco perché, hanno promesso all’arch. Grifoni gli esponenti di Idra, partirà nei prossimi giorni una
lettera dell’Associazione all’indirizzo del nuovo Ministro per i Beni e le
attività culturali Sandro Bondi. Come fu chiesto (vanamente) nel 2000 al ministro Giovanna Melandri, Idra proporrà un
investimento straordinario e strategico, affinché siano affidati da subito a
giovani neo-laureati o laureandi, sotto la supervisione della Soprintendenza, il
rilevamento, la descrizione e la catalogazione dei beni culturali a rischio
Alta Velocità. Ma chiederà anche che sia costituita, presso la Soprintendenza, una squadra operativa ad hoc, un “supporto
tecnico” come quello che l’ARPAT è chiamata ad attrezzare a beneficio dell’Osservatorio
Ambientale (ingloriosamente decaduto da due mesi a
Firenze e mai ancora rinnovato; ma va anche peggio in Mugello, dove manca da
oltre un anno!), in grado di seguire le attività legate al progetto di
cantierizzazione del sottoattraversamento qualora, come pochi ormai in città continuano
ad auspicare, dovesse prendere corpo la sua attuazione.
Idra e la
Soprintendente si sono dati appuntamento per il prossimo 28 luglio: in
programma un approfondimento - nel merito - delle caratteristiche del progetto
Italferr e degli impatti temuti sul patrimonio storico e culturale fiorentino.
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Il parcheggio copri-mura della
Fortezza, alla partenza, aprile 2004
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Il parcheggio copri-mura della
Fortezza, marzo 2008
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A ridosso della dugentesca Porta al
Prato, cantiere Linea 1 della tramvia, luglio 2008
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Tracciati AV Fortezza da Basso,
opzione 1997, opzione 1998