Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 23.4.’09
CANTIERI TAV A BOLOGNA: “IMPREVISTI
GEOLOGICI”, AMMETTE RFI.
CHE SUCCEDEREBBE SE SI VERIFICASSERO
A FIRENZE, SOTTO LA FORTEZZA MEDICEA DA BASSO, A POCHISSIMA DISTANZA DALLA
BASILICA DI SANTA MARIA NOVELLA? IDRA
CHIEDE INFORMAZIONI A RFI, CHE NON RISPONDE.
Nel corso degli scavi TAV a
Bologna, che stanno registrando forti ritardi sulla tabella di marcia, “ci sono stati alcuni imprevisti di natura
geologica che sono stati riscontrati
durante l’esecuzione dei lavori”. Lo ha dichiarato ai
microfoni di RaiUno il responsabile di Rete Ferroviaria Italiana ing. Marco
Rettighieri, che è anche referente di progetto per il Nodo Alta Velocità di
Firenze.
Irene Benassi, autrice per “Parallelo 41” dell’inchiesta televisiva “Bologna, TAV: muro contro muro?”
andata in onda lo scorso 4 aprile, ha tentato di capire come si giustifica il
ritardo di almeno tre anni che accusa a oggi il cantiere del
sottoattraversamento TAV a Bologna: “un
cantiere nel cuore della città che scuote la vita di centinaia di bolognesi”,
commenta da studio Franco Di Mare, il conduttore del programma “Sabato &
domenica”, che ha ospitato il servizio della Benassi, oggi anche in
rete. E aggiunge: “Convivere con
le crepe nel muro, i pavimenti che tremano, la polvere, le attività commerciali
che boccheggiano, diventa una amara necessità”. I cittadini bolognesi
interpellati da Idra lo avevano
testimoniato a Firenze già nelle settimane scorse, del resto. La qualità della
vita della popolazione che vive nelle vicinanze dei cantieri è sconvolta:
polveri, inquinamento acustico anche nelle ore notturne, traffico
congestionato, allagamenti, interminabili danni alle fognature, miasmi,
proliferazione di ratti, vistose crepe negli edifici, conseguenti evacuazioni.
Sui lavori TAV nel capoluogo emiliano, l’ing. Rettighieri ammette: “Contiamo di finire il tutto, cioè
consentire il transito dei treni, entro il 2011. Ci sono stati dei ritardi
imputabili a ricerche archeologiche, bonifiche da ordigni bellici e ci sono
stati alcuni imprevisti di natura geologica che sono stati riscontrati durante
l’esecuzione dei lavori”.
Dopo avere
ascoltato e valutato le dichiarazioni del responsabile di RFI, l’associazione fiorentina Idra ha preso carta e penna e ha chiesto
il 9 aprile scorso all’ing. Rettighieri “di
poter ricevere notizie e/o documentazione per quanto possibile circostanziate
sulla natura di questi “imprevisti di natura geologica”, e su quali fossero invece le diverse previsioni che avevano ispirato
la progettazione e/o l’esecuzione dei lavori”. Sarebbe infatti abbastanza
inquietante che uno scenario del genere si riproponesse in una città d’arte
come Firenze.
A oggi, nessuna risposta da parte dell’ing.
Rettighieri.
Nel suo
servizio, Irene Benassi documenta anche la spaventosa mole dei costi pubblici della
TAV in Italia interpellando Ivan Cicconi, direttore dell’Associazione nazionale
delle regioni italiane per la trasparenza su appalti e compatibilità
ambientale. “Quello che ci chiediamo –
osserva Franco Di Mare al riguardo -, che
chiediamo a chi dovrebbe dare delle risposte a tutti i cittadini che pagano le
tasse in questo Paese è: come è possibile che una cosa del genere accada? Come
è possibile che in Italia un tratto ferroviario per km possa costare 6, 7, 8 ,
9 volte in più che nel resto del mondo? È una strana cosa, no? Chiediamo delle
risposte a nome vostro, e a nome di “Parallelo 41”, perché questo è il nostro
dovere, così come è il dovere di chi fa queste cose cercare di spiegare ai
cittadini quali sono i misteri che generano cifre imperscrutabili cone quelle
che Irene Benassi vi ha raccontato”.
Anche
l’associazione Idra protesta, nella
nota inviata il 9 aprile al responsabile di RFI Marco Rettighieri, per il
prolungato silenzio con cui RFI risponde alle richieste di informazione e
trasparenza su un progetto approvato 10 anni fa (!): “A distanza
di oltre otto mesi dalla cordiale conversazione telefonica nella quale Ella ci
annunciava la disponibilità Sua e dell’Amministrazione che Ella dirige a quel
rapporto informativo che abbiamo continuato a chiedere e a sollecitare più
volte con nostre note formali (tutte qui di séguito riportate), ci troviamo
costretti a registrare un rigoroso silenzio e una tenace irreperibilità da
parte Sua. Non ci sembra – scrive il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio - che
un atteggiamento del genere risponda ai requisiti
di trasparenza e di correttezza che i cittadini si attendono, in uno Stato
democratico, dai soggetti - come RFI – la cui attività è legata alla
soddisfazione di interessi pubblici. Renderemo quindi noti, attraverso il
nostro sito web e un comunicato stampa riassuntivo, i contenuti del nostro carteggio
con Rete Ferroviaria Italiana. Riteniamo doveroso infatti da parte Vostra rapportarvi
con i cittadini singoli e associati quando essi vi interpellano, a maggior
ragione quando si tratta di richieste di relazione e di informazione, o di
promozione dell’informazione, su un progetto (il sottoattraversamento AV di
Firenze) che è stato approvato ben 10 anni fa e che risulta ormai sul punto di
essere cantierizzato, dopo che una sua appendice non di poco conto, come lo
Scavalco AV RIfredi Castello, è andata già in cantiere senza che alcuna
adeguata procedura informativa sia stata avviata, per quanto ci risulta, a
beneficio della popolazione della città di Firenze, sul cui territorio il
progetto insiste”.
Foto
scattate durante il sopralluogo di Idra
a Bologna il 16 aprile 2009
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Cantiere stazione AV, 1 (dietro la
barriera, Via Carracci)
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Cantiere stazione AV, 2 (dietro la
barriera, Via Carracci)
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Cantiere stazione AV, 3
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Via Carracci, Affaccio con veduta
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Via Carracci, Pedoni transennati
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Via Carracci, Pet Store
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Il palazzo evacuato, 1
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Il palazzo evacuato, 2
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Il palazzo evacuato, 3
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Il palazzo evacuato, 4
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Il palazzo evacuato, 5
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Via Carracci, Dietro il palazzo
evacuato